
ROMA, IL VENTRE MOLLE DELLA DIFESA EUROPEA: FOSSE PER GLI ITALIANI, PUTIN SI SAREBBE PRESO L’UCRAINA DA TEMPO – IL SONDAGGIO DI ALESSANDRA GHISLERI: “PER IL 51,9% L’AIUTO MILITARE A KIEV DOVREBBE CESSARE. CON LO STESSO MOOD IL 53,8% DEI CITTADINI È CONTRARIO A PORTARE AL 2% DEL PIL LA SPESA MILITARE” – LE DIFFERENZE TRA PARTITI: GLI ELETTORI DI CENTRODESTRA SONO PIÙ PROPENSI AD ABBANDONARE ZELENSKY, QUELLI DI CENTROSINISTRA MENO - I TIMORI PER L’ISOLAMENTO DELL’UE IN SEGUITO A UN ACCORDO TRA PUTIN E TRUMP (53,5%) E L’ARRIVO DI UNA GUERRA COMMERCIALE (IL 59% NE È CONVINTO)
Estratto dell’articolo di Alessandra Ghisleri per “La Stampa”
SONDAGGIO SU RIARMO E POLITICA INTERNAZIONALE - EUROMEDIA PER LA STAMPA - 23 MARZO 2025
Un italiano su due è convinto che un accordo stretto tra Trump e Putin senza il coinvolgimento dell'Europa sancirebbe il vero isolamento della Ue (53.5%).
In questo dato, rilevato da Euromedia Research per la trasmissione Porta a Porta, non emergono importanti differenze politiche tra gli elettorati, perché la maggioranza dell'opinione pubblica è persuasa che non siano solo cause legate alla geopolitica, ma soprattutto ragioni strettamente connesse alla percezione del ruolo europeo nel mondo.
Sulla politica internazionale, sulla gestione della crisi ucraina e sulla proposta di riarmo della Ue la maggioranza del Paese valuta non unita e coesa sia l'alleanza di governo (56.5%), sia le opposizioni (67.0%).
[…] Gli italiani, in generale, si trovano in una posizione ambivalente riguardo la guerra in Ucraina: da un lato, in molti comprendono la minaccia che la Russia rappresenta per i confini europei, dall'altro sono in maggioranza contrari all'invio di soldati e armi.
In sostanza prevalgono i toni moderati, il pragmatismo economico, una certa sfiducia nelle strategie occidentali e la paura di un escalation. Esiste una forte componente politica e mediatica che propone una visione più sfumata del conflitto, attribuendo responsabilità anche all'Occidente e spingendo per negoziati piuttosto che per l'invio di armi.
VOLODYMYR ZELENSKY - GIORGIA MELONI - CONSIGLIO EUROPEO - FOTO LAPRESSE
Da qui il riconoscimento a Donald Trump da parte dei cittadini per aver velocizzato i processi di pace, o meglio di aver messo al centro la parola "tregua" – anche se non proprio rispettata- al posto di "guerra".
Questa narrazione ha trovato terreno fertile in una parte dell'opinione pubblica, soprattutto tra coloro che diffidano delle istituzioni occidentali. Per un italiano su due (51.9%) l'aiuto militare all'Ucraina dovrebbe cessare, mentre per il 34.9% dovrebbe essere mantenuto, ed è interessante scoprire che la maggioranza dell'elettorato di centro destra vorrebbe fermare il sostegno, mentre tra le file del Partito Democratico (65.3%), Azione (86.6%) e Italia viva (80.7%) il sostegno dovrebbe rimanere.
AIUTO MILITARE ALL UCRAINA - SONDAGGIO EUROMEDIA PER LA STAMPA - 23 MARZO 2025
Con lo stesso mood il 53,8% dei cittadini è contrario a portare al 2.0% dei Pil la spesa militare dell'Italia in ambito Nato. In questo caso tra i sostenitori dell'aumento della spesa si collocano Forza Italia (63.6%), Azione (66.9%) e Italia Viva (69.2%).
Da italiani abbiamo dato per scontata la pace, tuttavia la realtà è che la libertà e la sicurezza devono essere difese. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, si è costruito un sistema basato su regole e compromessi internazionali che proteggono i Paesi più piccoli dai più forti.
Se si accetta che uno stato possa invadere un altro senza conseguenze, il mondo diventerebbe –tornerebbe ad essere- un far west, in cui i più potenti impongono la loro volontà senza limiti. Questo metterebbe in pericolo anche l'Italia e l'Europa.
[…] Un mondo più instabile significa più guerre, più crisi economiche e più insicurezza anche per l'Italia. I richiami alla politica dei dazi americani in questo senso non aiutano. Non a caso nelle previsioni dei cittadini il 59.0% è convinto che nei prossimi anni il mondo sarà teatro di una guerra commerciale ed economica, l'11.8% teme dei conflitti militari e il 10.1% potremo essere ricattatati da attacchi con l'Intelligenza Artificiale. Solo il 6.7% legge nel futuro una pace duratura.
Di fronte a questo pessimismo di massa far comprendere agli italiani l'importanza di investire in tutela, che non sia solo militare, ma tecnologica e scientifica – spazio e cyber - significherebbe spiegare che la difesa dell'Ucraina non è solo una questione lontana, ma riguarda direttamente il nostro futuro e della pace globale.
INTENZIONI DI VOTO - SONDAGGIO EUROMEDIA PER LA STAMPA - 23 MARZO 2025
Forse sarebbe necessario impostare in maniera diversa la richiesta di protezione partendo dalle esigenze reali di ogni nazione e non dalle cifre - 800 miliardi - così importanti che appaiono come "sparate" a caso e non dettagliate, altrimenti il rischio è quello di fare interpretare la mossa come una modalità per rendere sempre più forte il centralismo di Bruxelles e sempre più deboli e dipendenti gli Stati dell'Unione.
GIORGIA MELONI VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP
SAN VALENTINI BY TRUMP E MELONI - VIGNETTA BY GIANNELLI
GIORGIA MELONI TRA DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA DI GIANNELLI
GIORGIA MELONI, TRUMP E VENTOTENE - VIGNETTA BY ALTAN