ROSI E ROSICONI - TUTTI SI ACCANISCONO CONTRO ROSI MAURO, E IN SUO SOCCORSO ARRIVANO LE FEMMINISTE (BIPARTISAN) - PAOLA CONCIA: “I CAPETTI MACHISTI E MISOGINI DELLA LEGA LE SI SCAGLIANO CONTRO SOLO PER RIPULIRSI LA COSCIENZA” - FLAVIA PERINA: “BRUCIATA SUL ROGO COME LE FATTUCCHIERE DI SALEM” - MARGHERITA BONIVER: “FAR DIMETTERE ROSI MAURO EVOCA CON INTOLLERABILI ACCENTI MASCHILISTI LA NECESSITÀ DI UNA CAPRA ESPIATORIA” - UNA ‘’CAPRA’’ FEMMINA, OVVIAMENTE…

Da "la Repubblica"

Rosy Mauro trattata come una strega, usata come capro espiatorio, vittima del maschilismo che impera nel mondo politico. Tre donne politicamente e culturalmente diverse come Flavia Perina, Paola Concia e Margherita Boniver decidono di spendere una parola in difesa della vicepresidente leghista del Senato finita sulla graticola per le spese "allegre" del Caroccio. Ecco allora la Perina scrivere che la Mauro è stata «bruciata sul rogo come le fattucchiere di Salem per purificare la comunità padana».

«Trovo vergognoso il modo con cui i "capetti della Lega" assetati di sangue, si sono accaniti come un branco di selvaggi nei confronti della Mauro, che pure ben conoscono e che oggi le si scagliano contro solo per ripulirsi la coscienza», aggiunge la Concia. Che ancora scrive: «Del resto non possiamo certo dimenticare che stiamo parlando di quegli stessi leghisti, campioni di inciviltà, che da un ventennio ci regalano esempi di machismo, misoginia, omofobia, razzismo e xenofobia».

Infine la deputata democratica tocca anche il tema delle dimissioni della senatrice leghista dalla carica di vicepresidente del Senato. Ma fa notare che se deve lasciare la carica deve farlo solo per «un eventuale illecito, l'utilizzo di finanziamenti pubblici per fini privati e non certo una presunta relazione con il suo capo scorta, che la senatrice ha del resto smentito».

Se fosse questa la motivazione, conclude la Concia, «ho la netta sensazione che dovrebbero dimettersi molti colleghi uomini, visto che si tratta di una pratica molto in uso». Infine a difesa della senatrice leghista arriva la Boniver. «Opportunità politica a parte, far dimettere Rosi Mauro evoca con intollerabili accenti maschilisti la necessità di una capra espiatoria», dice la presidente del Comitato Schengen.

Più cauto il giudizio dell'ex ministro Mariastella Gelmini. Ad ogni modo, spiega la dirigente del Pdl, «se le accuse che le sono rivolte sono false e ha gli strumenti per dimostrarlo credo che la sua resistenza abbia un senso, diversamente sarebbe un grave errore».

 

ROSI MAUROPAOLA CONCIA FOTO AGF REPUBBLICA jpegMARGHERITA BONIVER Flavia Perina MARIASTELLA GELMINI

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