matteo salvini

SALVINI COME MARIO VANNI AL PROCESSO PACCIANI: ''RITORNEREMO!'' - ''VIGLIACCHI, M5S E PD SI SONO MESSI D'ACCORDO PER NON FAR VOTARE GLI ITALIANI. IL GOVERNO DELL'ODIO È QUELLO CHE STA PER NASCERE. MA IO DICO: SPARTITEVI LE POLTRONE, METTETE DA PARTE GLI ULTIMI SOLDI, PERCHÉ TORNEREMO PRESTO. PRESTO VINCEREMO, VINCEREMO E VINCEREMO. DI DI MAIO NON POSSO PARLARE MALE PERCHÉ…''

 

MARIO VANNI: ''RITORNEREMO!''

 

 

 

 

Pietro Senaldi per ''Libero Quotidiano''

 

«Vigliacchi, M5S e Pd si detestano ma si sono messi d' accordo per non far votare gli italiani. Fino a due settimane fa si insultavano furiosamente l' uno con l' altro. Il governo dell' odio è quello che sta per nascere. Sono orgoglioso di essere rimasto fuori da questo mercato delle vacche indegno». Matteo Salvini ha un tono calmo mentre pronuncia parole di fuoco.

MATTEO SALVINI SMARTPHONE

 

È pentito di avere aperto la crisi?

«L' unica colpa che ho è di essere stato ingenuo, ritenevo di vivere in un Paese democratico. I miei genitori mi hanno educato con sani principi. Ho sottovalutato la voglia di poltrone dei grillini e la loro mancanza di dignità.

 

Del Pd lo sapevo, ma non mi aspettavo che i Cinquestelle fossero diventati peggio della casta che hanno sempre giurato di voler combattere. I grillini ormai sono il partito delle poltrone».

 

Ma se come prima mossa Di Maio ha detto che il nuovo governo taglierà i parlamentari

«Tutti sanno che questo esecutivo nasce per far tornare i Dem al potere e per non mandare a casa cento parlamentari grillini, cosa che sarebbe avvenuta se avessero consentito agli italiani di votare».

 

Di Maio l' ha delusa?

«L' ho visto in tv, non mi sembrava avesse l' aspetto del vincitore. Di lui non dirò mai male, come di tutti i grillini con i quali ho lavorato bene. Certo, lo vedo in difficoltà».

DENIS VERDINI MATTEO SALVINI GIANCARLO GIORGETTI

 

Che ne sarà dei grillini dopo l' abbraccio con il Pd?

«Sono morti: diventeranno una costola di Leu e della Boldrini, neppure del Pd. Che brutta fine».

 

Non teme di perdere consensi per la sua mossa?

«Ricevo solo incoraggiamenti ad andare avanti. C' è perfino gente che mi scrive dicendo di non essere mai stata leghista ma che ora è con me e mi esorta a non mollare. La Lega è di gran lunga il primo partito in Italia, un elettore su tre è con me. Se fossi in crisi di consensi, ci farebbero votare. La realtà è opposta. L' ultimo sondaggio dice che il 90% degli elettori leghisti è a favore della rottura: la mossa ha compattato il nostro popolo».

 

La accusavano di voler instaurare un regime

«E per difendere la democrazia impediscono il suo esercizio, ma non possono farlo per sempre. Prima o poi torneremo a votare. Conte ha governato con me e ora dice che sono un pericoloso fascista; ma allora lo era anche lui. I soli fascisti pericolosi per la democrazia sono quanti hanno paura del voto: cosa dovrei dire ora io di lui e della sua operazione?».

meme sull'incontro tra sergio mattarella e matteo salvini

 

Non perdona al premier le accuse che le ha rivolto in Parlamento?

«Si è trasformato da avvocato degli italiani in avvocato della Merkel e di Macron. Che vergogna, ma non infierisco: si fa una brutta vita a piegare la schiena».

 

Cosa farà da domani?

«Già il prossimo mese si vota in Umbria, sempre che non decidano di sospendere la democrazia anche nelle Regioni, visto che dopo lo scandalo che ha travolto il Pd, la roccaforte rossa rischia di cadere. Il 15 settembre c' è Pontida, dopo di che girerò l' Umbria, perché i cittadini di quella Regione non si meritano di essere governati ancora dai democratici».

 

Dica la verità: perché ha rotto?

«Ho capito che non mi avrebbero fatto abbassare le tasse come avevo promesso agli italiani e che i grillini si erano accordati con l' Europa per una manovra anti-italiana».

Doveva staccare prima...

«Visto quel che è successo, non sarebbe cambiato nulla».

 

È stato tirato per la giacca?

matteo salvini saluta il personale prima di lasciare il viminale 2

«Non ho preso un' insolazione a Milano Marittima. Tutta la Lega mi chiedeva di rompere, e con lei gli imprenditori, le persone che incontravo, la società. I grillini sono ancora contro la Tav e la Gronda di Genova, non era possibile andare avanti».

 

Colpi di sole. Perché tutti ce l' hanno con lei per la sua estate in spiaggia a torso nudo?

«Scusi, lei in spiaggia va in smoking? La mia estate ha indignato i radical-chic. Il fatto che uno cantasse in spiaggia ha ferito la loro spocchia. È surreale, sono terrorizzati dal popolo, tant' è che scappano dal voto. Un politico che va in riviera sotto l' ombrellone fa paura perché la sinistra non sopporta le idee chiare e la semplicità».

 

È amareggiato?

«Non sono triste né depresso né deluso. È un momento positivo, stiamo gettando le basi per il ritorno della Lega al governo, stavolta con un esecutivo che possa fare qualcosa. Quello gialloverde, aveva esaurito la propria funzione, era bloccato da mesi. Tranne che su immigrazione e sicurezza, dove io bombardavo tutti i giorni».

 

Ora che ne sarà di quei fronti?

«Non avevo ancora lasciato il Viminale e già dieci navi incrociavano al largo di Lampedusa. I grillini dicono che terranno la mia linea dura, ma non ci riusciranno, non è nel loro dna e il Pd cercherà di tornare alle frontiere aperte. Io però mi batterò perché non venga smontato il mio lavoro».

matteo salvini bacia il rosario mentre parla giuseppe conte

Quanto la spaventa il governo del Pd con Cinquestelle...

«A M5S e Pd dico: spartitevi le poltrone, mettete da parte gli ultimi soldi, perché torneremo presto. Presto vinceremo, vinceremo e vinceremo».

 

È sorpreso dall' esito della votazione su Rousseau, un plebiscito a favore dell' alleanza M5S-Pd?

«Per nulla, era prevedibile: il ribaltone è stato ben organizzato. Mi ha rattristato un po' ascoltare i toni enfatici con i quali M5S ha celebrato il sì di 60mila persone su una piattaforma privata. Io volevo far votare il governo da sessanta milioni di italiani».

 

Quanto dura questo esecutivo?

matteo salvini bacia il rosario mentre parla giuseppe conte 2

«Non faccio il gufo. Mi limito a notare che M5S e Pd non sono d' accordo su nulla se non nell' odio verso di me, l' amore verso la Merkel e l' attaccamento al potere e alle poltrone. Non ci sono i presupposti politici perché questo governo vada lontano, è l' esecutivo che nasce con il minor sostegno popolare della storia. Perfino Monti ne aveva di più. Sono minoranza nel Paese e non hanno neppure l' appoggio di tutti i loro elettori».

 

È stato un errore chiedere pieni poteri, l' hanno attaccata tutti per quella frase e l' hanno sfruttata per far partire il governo M5S-Pd?

«È stata strumentalizzata, intendevo pieni poteri nel rispetto della Costituzione. Volevo un governo operativo, non bloccato dai veti, come ormai era quello M5S-Lega».

 

Perché ha provato a tornare indietro e rifare un' intesa con M5S?

MATTEO SALVINI NELL ORTO

«Non sono tornato indietro. Ho solo provato a vedere se una parte di M5S preferiva i Sì ai No ed era disposta a cambiare certi ministri che non funzionavano e bloccavano il Paese.

Mi riferisco alle Infrastrutture, all' Economia, all' Ambiente e alla Giustizia, che mi allarma particolarmente».

 

Perché proprio la giustizia?

«Mi preoccupa il mix di giustizialismo grillino e sudditanza dem alla magistratura. Ho paura che diventeremo come l' URSS».

 

Lei ha aperto le porte ai grillini delusi: qualcuno ha già bussato?

«Sì, ma non è una priorità ora».

 

Quando si è rotto il rapporto con i grillini?

«Con la campagna elettorale per le Europee i grillini sono passati agli insulti personali verso me e i miei. Non si riusciva a distinguerli da Saviano».

 

Con la Lega all' opposizione il centrodestra si compatterà?

Salvini Di Maio

«Lavoro per allargare la coalizione. Alle Regionali ci presenteremo uniti. Ma mi lasci dire: visti gli ultimi accadimenti non ha più senso parlare di centrodestra. Ormai c' è un partito degli italiani e uno degli stranieri. M5S, votando in Europa con Merkel e Macron, si è iscritto al secondo. Il cosiddetto centrodestra che io guido si identifica con il primo».

 

Quando parla di allargare intende anche a Forza Italia?

«Certo, a patto che Forza Italia smetta di essere ambigua e attaccarmi. Una parte degli azzurri vuole seguire Renzi. Berlusconi faccia chiarezza nel suo partito: chi guarda a Renzi e Macron non può stare con me».

 

E la Meloni?

«Lei mi sembra faccia parte del partito degli italiani».

Lo ammetta, con il rosario ha esagerato...

«È una battaglia identitaria».

Sì, ma lei lo ha scoperto dopo 25 anni di politica...

«Il rosario è di tutti, non appartiene solo alla Chiesa. La gente mi chiede di portarlo per testimoniare l' orgoglio di appartenere alla civiltà cristiana».

 

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...