renzi visco mattarella

CONTINUA LA DISCESA DI RENZI VERSO L'ABISSO MOLLANDO UNO SCHIAFFONE A MATTARELLA - IL CAZZARO NON VA AL QUIRINALE PER GLI AUGURI DI NATALE: PREFERISCE RESTARE A GIOCARE A FLIPPER A RIGNANO – E’ INCAZZATO CON IL COLLE PER AVER VOLUTO CONFERMARE VISCO IN BANKITALIA

 

Marco Conti per il Messaggero

 

renzi visco gentiloni mattarella

Sei ore di audizione del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan non bastano ad evitare l'ennesimo titolo sulla sottosegretaria Maria Elena Boschi. La commissione d'inchiesta sulle banche, che Matteo Renzi continua a difendere insieme alla ricandidatura della Boschi, sta diventando una sorta di calvario per il Pd, al momento senza uscita e senza che vengano aggiunti tasselli in grado di chiarire le responsabilità di molti default.

 

I NESSUNO

«Forse - sostengono al Nazareno - proprio l'obiettivo di coloro che hanno fatto di tutto per trasformare la commissione-banche in commissione-Boschi». Un modo per «nascondere» responsabilità e «mancati controlli» su un sistema che per decenni è stato affidato alle casseforti delle fondazioni dominate da ras locali, più o meno inamovibili, provenienti per lo più dal sottobosco della prima Repubblica.

 

renzi mattarella gentiloni

Padoan prova a difendere la collega di governo spiegando ai commissari di non aver dato incarichi e che la gestione delle crisi bancarie è stata effettuata solo dal Mef e che non ci sono state intromissioni. Nessun ruolo da parte di nessuno, tantomeno della Boschi, sostiene il ministro che in serata è costretto ad ulteriori precisazioni sul contenuto della sua audizione forse proprio per una certa dose di insoddisfazione maturata al Nazareno. «Un millantato credito», osserva caustico il senatore di Idea o piuttosto - come ha sempre sostenuto la sottosegretaria - semplici scambi di informazioni tra rappresentanti dei vertici di Consob e Bankitalia e una deputata di Arezzo, divenuta ministro, che per questo non aveva bisogno di autorizzazioni», come sostiene Lorenzo Guerini .

 

RENZI MATTARELLA

«La Vigilanza poteva fare meglio», sostiene Padoan in Commissione. Il ministro dell'Economia dosa le parole cercando in tutti i modi di non aprire uno scontro con il vertice di Bankitalia che ha da poco contribuito a rinnovare, d'intesa con palazzo Chigi e Quirinale, e con la netta contrarietà di Renzi. Se la decisione di confermare Ignazio Visco alla guida di Bankitalia per il responsabile del Mef è avvenuta «per dare una continuità istituzionale» e «un segnale di stabilità ai mercati», è ovvio che Padoan più di tanto non può spingersi. E così i commissari di provenienza Dem dovranno attendere l'audizione dello stesso Visco, prevista per oggi, per tentare di sapere «perché Bankitalia spingesse per l'acquisto di Etruria da parte della Popolare di Vicenza».

 

MATTARELLA RENZI

Un'operazione che - secondo il Nazareno - se fosse andata in porto, avrebbe fatto della banca vicentina già in difficoltà, un altro gigante del credito in stile Mps. Aggregazioni per non morire. Operazioni discutibili e «scandali coperti», si sostiene al Nazareno, sui quali «sarà difficile fare piena chiarezza anche per la continuità che è stata assicurata a Bankitalia con la conferma di Visco». Un difficile equilibrio, quello del ministro Padoan, tra la voglia di difendere la Boschi considerando del tutto ininfluenti i suoi incontri, e l'esigenza di non cambiare i protagonisti dello storytelling della Commissione sostituendo la Boschi con Vegas e, peggio ancora, con Visco.

 

TROPPO GRANDE

divorzio renzi padoan

Renzi ieri, oltre ad aver duramente attaccato i pentastellati che non escludono l'uscita dall'euro, ha lavorato a lungo su programma e candidature. E' molto probabile che il segretario del Pd si candidi nel collegio di Firenze1, dove spera di incrociare Matteo Salvini.

 

Sempre più incerto il destino di Maria Elena Boschi. Malgrado la difesa di tutti i big del Pd e l'intenzione espressa dallo stesso Renzi, la ricandidatura della sottosegretaria continua ad essere in bilico per il peso che la vicenda Etruria sta avendo sui sondaggi del partito e sulla stessa base. Anche se la sottosegretaria si rimette al partito, tocca a lei valutare il possibile passo indietro. L'audizione di oggi del governatore di Bankitalia, e domani dell'ex ad di Unicredit Federico Ghizzoni in commissione d'inchiesta, rischiano di non allentare la presa anche perchè al primo verrà chiesto perchè la sottosegretaria - come ha già raccontato l'interessata - ha incontrato il vicedirettore di Bankitalia Fabio Panneta. 

MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI VICINI VICINI

 

Renzi per qualche giorno resterà nella sua casa di Rignano e oggi non sarà al Quirinale per lo scambio di auguri di Natale tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le alte cariche dello Stato. Nessuna tensione con il Capo dello Stato, assicurano i suoi, ma pesa il mancato segno di discontinuità nell'attività di Bankitalia e, salvo novità, anche della Consob.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…