elly schlein fabio tamburini al festival dell economia di trento

LA SCHLEINOMICS? UNA GRANDE SUPERCAZZOLA – AL FESTIVAL DI TRENTO, ELLY SCHELIN HA PRESENTATO LA SUA VISIONE DELL'ECONOMIA, USANDO TONI DA ASSEMBLEA D'ISTITUTO AL LICEO: “IO NON SONO UNA LUDDISTA, SONO UNA NERD ANNI ’90. DOBBIAMO SCRIVERE LE NUOVE REGOLE DEL LAVORO DIGITALE” – CAMICIA OPTICAL E DOPPIOPETTO COLOR BORGOGNA (CHE FATICA PER L'ARMOCROMISTA), LA SEGRETARIA MULTIGENDER CITA FITOUSSI, AMARTYA SEN, STIGLITZ E LA SPAGNA DI PEDRO SANCHEZ: “IL PIL È IMPORTANTE, MA...” – VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Francesco Rigatelli per www.lastampa.it

 

ELLY SCHLEIN AL FESTIVAL DELL ECONOMIA DI TRENTO

«Io non sono una luddista, sono una nerd anni ’90. Credo che il progresso tecnologico abbia portato benefici incredibili alle nostre vite e ai processi produttivi, ma servono politiche che li redistribuiscano. Come possiamo accettare che lavoratori e lavoratrici delle piattaforme siano sfruttati a cottimo? Dobbiamo scrivere le nuove regole del lavoro digitale».

 

La segretaria del Pd Elly Schlein sceglie il Festival dell’economia di Trento, e il pubblico di studenti, pensionati e curiosi che dopo un po’ di timidezza iniziale la applaude più volte, per mettere in fila le sue idee su crescita, debito, Pnrr, imprese, lavoro e tasse. Per dirla con una parola impronunciabile, ma cara alla narrazione obamiana in cui lei stessa si è fatta le ossa, la «Schleinomics».

 

ELLY SCHLEIN AL FESTIVAL DELL ECONOMIA DI TRENTO

Intervistata dal direttore de Il Sole24Ore Fabio Tamburini Schlein, camicia optical e doppiopetto color borgogna, mostra di essere consapevole che la sua grande sfida […]

 

Il modello, citato almeno un paio di volte insieme alle analisi di Jean Paul Fitoussi, Amartya Sen e Joseph Stiglitz (ma pure alle ricette del «professor Prodi» a cui Schlein è legata fin dai tempi di Occupy Pd), è la Spagna di Pedro Sanchez.

 

L’orizzonte è l’agenda Onu 2030 per cui «il Pil è una priorità ed è importante ma bisogna tenere conto dell’impatto sociale, ambientale, economico e di genere delle misure che mettiamo in campo». Anche per questo «siamo estremamente preoccupati sull’attuazione del Pnrr. Il governo invece che lamentarsi delle scadenze europee dovrebbe chiedere maggiori risorse per una transizione più giusta».

 

FABIO TAMBURINI ELLY SCHLEIN AL FESTIVAL DELL ECONOMIA DI TRENTO

Quanto al capitolo debito pubblico, pur riconoscendo la necessità di ridurlo pensando alle generazioni future, per Schlein bisogna «lavorare sul denominatore, cioè sulla crescita, perché sono state sbagliate le politiche tutte incentrate sul rigore, e anche in Europa oggi c’è questa consapevolezza».

 

Ma la segretaria dem, dopo aver definito il macro-perimetro del suo programma economico, coglie l’occasione per criticare l’esecutivo Meloni su altre questioni molto attuali. «Per noi la priorità è contrastare quello che sta facendo il governo sul decreto lavoro - spiega, ricordando la sua uscita dal Pd all’epoca del Jobs Act -. Sotto a un taglio del cuneo fiscale, che purtroppo non è strutturale ma dura solo alcuni mesi, c’è nascosta una norma che rende strutturale la precarietà».

 

ELLY SCHLEIN FABIO TAMBURINI AL FESTIVAL DELL ECONOMIA DI TRENTO

Sul fisco il fronte è sia nazionale che europeo. In Italia si «strizza l’occhio a chi non paga le tasse con i condoni e alzando il tetto del contante» mentre per combattere l’evasione «la priorità assoluta è l’incrocio delle banche dati digitali». Per avere una tassazione più equa bisognerebbe poi «riorganizzare le patrimoniali» e puntare a «un sistema ad aliquota continua». Il contrario, insomma, della flat tax, dietro la quale, per Schlein, «c’è l’idea che faccio mancare servizi alle persone che non se li possono permettere da sole».

 

Due i fari, progressività fiscale e redistribuzione, «a partire dalla riforma del catasto in un senso più equo» e dal fatto che in Italia «c’è una delle tassazioni sulle successioni più iniqua e più bassa». […]

 

ELLY SCHLEIN FESTIVAL ECONOMIA DI TRENTO

Prima di spostarsi ad ascoltare un incontro sulla crescita sostenibile, dove il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni l’ha invitata a sedersi in prima fila, Schlein risponde anche a una domanda sulle correnti del Pd. «È l’unico partito plurale rimasto in Italia - rivendica- . E comunque non ci potrebbe mai essere una corrente di schleiniani, anche solo perché è difficile da pronunciare». Una battuta. L’unità del partito, nei prossimi mesi, si misurerà proprio sulla «Schleinomics».

elly schlein ascolta paolo gentiloni al festival dell economia di trentoELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI elly schlein maurizio landinielly schlein maurizio landini ELLY SCHLEIN SU VOGUE elly schlein elly schlein in braccio a un operaio alla fincantieri di castellammare di stabia MEME SUL SERVIZIO DI VOGUE SU ELLY SCHLEIN - MEME BY EMILIANO CARLI ELLY SCHLEIN SU VOGUE MEME SUL SERVIZIO DI VOGUE SU ELLY SCHLEIN elly schlein con la giacca da operaio allo stabilimento fincantieri di castellammare di stabia elly schlein nelle zone alluvionate

 

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…