
COSTA SENZA CONCORDIA - SI DIMETTE TRA I VELENI L’INVISIBILE MINISTRO ENRICO COSTA, IN RIAVVICINAMENTO A BERLUSCONI: “FACCIO UN PASSO INDIETRO, PERCHÉ LE CONVINZIONI VENGONO PRIMA DELLE POSIZIONI” - IL DENTE AVVELENATO DI ALFANO: “DIMISSIONI TARDIVE. NOI ABBIAMO IDEE E CORAGGIO. MA CHI NON CE LA FA…”
Alessandro Di Matteo per www.lastampa.it
I renziani lo chiedevano ormai tutti i giorni e lui, del resto, l’aveva promesso: il ministro per gli Affari regionali Enrico Costa si è dimesso, dopo lo stop allo “Ius soli” e dopo aver avviato il percorso di riavvicinamento a Forza Italia. In una lettera al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, Costa spiega: «A chi mi consiglia di mantenere comodamente il ruolo di governo, dando un colpo al cerchio e uno alla botte, rispondo che non voglio equivoci, né ambiguità. Allungherò la lista, peraltro cortissima, di ministri che si sono dimessi spontaneamente».
Costa, prima della decisione di Gentiloni di rinviare il provvedimento a dopo l’estate, in una intervista alla Stampa aveva definito lo “Ius soli” una «forzatura inaccettabile». Nei giorni successivi, poi, il ministro aveva esplicitamente parlato della necessità di ricostruire un «ponte» verso Silvio Berlusconi, per riunire il centrodestra.
Oggi, nella lettera, il ministro trae le conseguenze: «Non posso far finta di non vedere la schiera di coloro che scorgono un conflitto tra il mio ruolo ed il mio pensiero. E siccome non voglio creare problemi al governo, rinuncio al ruolo e mi tengo il pensiero. Faccio un passo indietro, perché le convinzioni vengono prima delle posizioni».
Un gesto subito apprezzato da Gentiloni, che lo ha ringraziato ed ha assunto l’interim degli affari regionali. Si complimenta anche il renziano Andrea Marcucci, che ancora in un’intervista di questa mattina sollecitava il passo indietro: «Le dimissioni sono coerenti. Non si può stare al governo e al tempo stesso solidarizzare con opposizione».
Critico invece Angelino Alfano: «Le dimissioni di Enrico Costa sono inevitabili e tardive. Credevo lo facesse già un paio di giorni fa. Noi vogliamo costruire un’area autonoma, una forza indipendente da destra e da sinistra. Abbiamo idee, forza e coraggio per fare qualcosa di grande. Comprendiamo che chi non ce la fa, faccia scelte diverse».