SI VEDE CHE SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE: ORA MASTELLA DICE DI “STIMARE” CARLO CALENDA! - MA COME? NEGLI ULTIMI MESI GLI HA DETTO DI TUTTO: “E’ UN BURINOTTO”, “PICCOLO TRUMP PARIOLINO”, “HA UN COMPLESSO DI INFERIORITA’”, “FIGLIO DI PAPÀ”, “SPOCCHIOSITA’ PARIOLINA”, “NON E’ MAI STATO UN LEADER”, “E’ SOLO UN GREGARIO” - SOLO CHE ORA BISOGNA METTERE INSIEME IL CENTRINO ALLEATO DEL PD E PER SUPERARE I VETI, IL CEPPALONICO USA TUTTA LA SUA DIPLOMAZIA…
Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”
«L'unica formula è quella di una coalizione larga ma senza Cinquestelle, come in Campania e in Puglia. E soprattutto niente ossessioni: rendono Meloni una martire.
Il Pd non pensi di fare le liste dividendo i posti tra le correnti o ha già perso. Coinvolga i sindaci. Enrico Letta tiri fuori il carattere o molto presto sarà un altro ex segretario del Pd».
Clemente Mastella, oggi sindaco di Benevento, a lungo in Parlamento, ministro nei governi di Berlusconi, di D'Alema e di Prodi, nelle campagne elettorali si esalta. Non si candiderà, resta a fare il sindaco, ma ha appena presentato il nuovo simbolo di «Noi di centro».
Anche questa campagna elettorale breve, che nasce da una caduta traumatica del governo, si gioca al centro?
«Come sempre. E il centrosinistra può vincere a patto di non porre veti ma nello stesso tempo fissare un perimetro. Il Pd ha l'autorevolezza per tracciarlo».
clemente mastella con la moglie sandra foto di bacco
I sondaggi, però, danno il centrodestra in vantaggio.
«Il centrodestra ormai è più una destra. Il partito di Berlusconi prende la metà dei voti di Salvini e un terzo di quelli di Meloni. Peraltro al Nord, dove di più è stata sofferta la caduta del governo Draghi, industriali, commercianti, piccoli imprenditori che votavano Lega ora sono molto arrabbiati. Si asterranno. Con un progetto di solidarietà nazionale, il centrosinistra se la gioca».
E lei è pronto.
«Noi rappresentiamo una realtà territoriale importante. Ho commissionato qualche sondaggio: in Campania, Noi di centro può raccogliere il 9%, in Puglia il 5, in Basilicata il 4, in Molise il 5. L'identità democristiana e parademocristiana è forte. Siamo un punto di riferimento solido. Possiamo attirare consensi sul centrosinistra».
Che dice degli altri centristi? Di Calenda?
«A Benevento ho vinto contro il candidato di sinistra e contro quello di destra. Sono per un'alleanza larga ma il mio simbolo può vincere anche da solo, al Senato. In Campania prendo certamente più voti di Di Maio e forse di quel che resta del M5S. Non so se Calenda possa avere le stesse aspettative».
Anche lui sembra disposto ad andare al voto da solo.
«Vedremo dove arriva da solo con la sua idea di sfidare il Pd nel collegio di Roma 1. Stimo Calenda, ma dovrebbe essere più umile».
SILVIO BERLUSCONI E GIORGIA MELONI
Lei è stato ministro di un governo di centrodestra: vuole dare un suggerimento alla possibile leader dello schieramento, Giorgia Meloni?
«Giorgia, non ti illudere, non succederà: Salvini e Berlusconi ti fregheranno comunque».