LA SLOVACCHIA DEI MISTERI – UN GIORNALISTA INVESTIGATIVO E LA COMPAGNA UCCISI A COLPI DI PISTOLA: LUI INDAGAVA SU FRODI FISCALI E SULLA ‘NDRANGHETA – ALTRI DUE CRONISTI INVESTIGATIVI ERANO SCOMPARSI IN PASSATO - IL GOVERNO DI BRATISLAVA OFFRE UN MILIONE DI EURO PER OGNI INFORMAZIONE CHE POSSA CONDURRE ALL'ARRESTO DEL COLPEVOLE
L'omicidio di un giornalista investigativo, in Slovacchia, scuote il paese e l'Europa: il giovane Jan Kuciak, 27 anni, è stato fatto fuori con un colpo d'arma da fuoco nella sua abitazione, e il killer ha ucciso anche la fidanzata, facendo poi perdere le sue tracce. Per gli inquirenti è molto probabile che movente di questa esecuzione sia proprio fermare il lavoro del reporter.
Si tratta del primo omicidio di un giornalista nella storia della Slovacchia e il governo offre un milione di euro per ogni informazione che possa condurre all'arresto del colpevole.
Kuciak era da tre anni reporter del sito Aktuality. sk, e si dedicava soprattutto a procedimenti giudiziari per frodi fiscali, in particolare sui casi di persone vicine al partito di governo del premier Robert Fico. Ma secondo il prestigioso giornale Dennik N., avrebbe collaborato con un giornalista anglosassone anche a inchieste sulla mafia italiana, e sui relativi affari sui fondi europei. La mafia italiana è «presente nell'area est del paese», ricorda il sito della testata, e Kuciak, con il collega, si sarebbe occupato «del sospetto che la mafia ruba i fondi Ue e li rimanda in Italia».
In particolare il giovane si sarebbe occupato di un gruppo criminale legato alla ndrangheta calabrese. I media principali del paese, indignati, hanno ricordato che due giornalisti investigativi sono scomparsi in passato: uno è sparito dieci anni fa, l'altro nel 2015. Entrambi si occupavano degli affari della criminalità organizzata. «Se si dimostrasse che la morte del reporter era connessa al suo lavoro, si tratterebbe di un attacco senza precedenti alla libertà della stampa e della democrazia in Slovacchia», ha dichiarato il premier Fico. Occorre indagare senza indugio, scoprire i colpevoli e punirli, ha aggiunto.
Una ferma condanna è arrivata anche dal presidente Andrej Kiska. Da Bruxelles immediata la reazione del presidente dell'euro parlamento Antonio Tajani: «la Ue non può accettare che un giornalista sia ucciso facendo il suo lavoro... Come con Daphne Caruana Galizia, il parlamento europeo non si fermerà finché non sarà fatta giustizia».
Nella sua attività giornalistica Kuciak si era occupato fra l'altro del sospetto di frode fiscale, che colpiva persone vicine al partito governativo dei democratici sociali (Smer) del premier Fico: in particolare il ministro dell'interno Robert Kalinak e l'ex ministro dell'economia Jan Pociatok. Kuciak aveva scritto anche del controverso imprenditore Marian Kocner, da parte del quale l'anno scorso aveva ricevuto delle minacce: Kocner aveva provato a intimidirlo, affermando che avrebbe compromesso lui e la sua famiglia.
Secondo il quotidiano Dennik N, lo scorso settembre, Kociak ha sporto denuncia contro l'imprenditore, ma la polizia non avrebbe reagito. «Negli ultimi mesi scriveva articoli che toccavano i vertici di questo paese. Si occupava di procedimenti giudiziari legati agli ambienti politici, che riguardano la gente che dietro le quinte manovra il funzionamento del paese», ha detto Matus Kostolny, caporedattore del Dennik N. «La cosa più probabile è che l'assassinio sia legato al lavoro investigativo del giornalista», ha affermato Tibor Gaspar, presidente della polizia slovacca.
La polizia indaga sul duplice omicidio, e lo ritiene premeditato. Kuciak è stato ucciso con un colpo di pistola insieme alla sua fidanzata nel suo appartamento nel comune di Velka Macia nei pressi di Trnava, nell'ovest della Slovacchia. Secondo gli inquirenti, le vittime sono state uccise tra giovedì e domenica scorsa da un professionista: il giornalista con un proiettile al petto, mentre la giovane compagna è stata colpita alla testa. L'arma non è stata ritrovata, e nessuno è stato finora arrestato. Secondo il giornale Pravda, accanto ai corpi senza vita dei due giovani, sono state ritrovate alcune cartucce: forse un avvertimento, indirizzato ad altri giornalisti investigativi.