“SONO ANTIFASCISTA, LA MIA BATTAGLIA NON È ASSOLUTAMENTE FINITA…” – IL VIDEO DI ILARIA SALIS, CANDIDATA ALLE EUROPEE DA VERDI-SINISTRA, AI DOMICILIARI IN UNGHERIA PER AVER PARTECIPATO A DUE AGGRESSIONI NEI CONFRONTI DI TRE MILITANTI DI ESTREMA DESTRA – LA "CACCIATRICE DI NAZISTI" CIANCIA DI DIRITTO ALL’ISTRUZIONE DI QUALITÀ (E POI VA IN GIRO PER L’EUROPA A MENARE LE MANI) E DI INGIUSTIZIA (COSA DOVREBBERO DIRE LE PERSONE PICCHIATE DA LEI?) – “IL MIO OBIETTIVO E’ CONTRASTARE LE DESTRE RADICALI E LE LORO POLITICHE DISCRIMINATORIE”. COME? CON PUGNI E CALCI? - VIDEO
Eppoi rompono er cazzo ar generale pic.twitter.com/hOwBMLvEn8
— Esercito di Cruciani (@EsercitoCrucian) June 6, 2024
Estratti da ilfattoquotidiano.it
“Un enorme ringraziamento” a tutti coloro che l’hanno sostenuta, la consapevolezza che la sua battaglia non è ancora finita. Ilaria Salis ha pubblicato il suo primo video su Instagram mentre si trova ancora ai domiciliari in Ungheria. L’insegnante, fino a pochi giorni fa in carcere, è candidata alle Elezioni Europee con Alleanza Verdi-Sinistra.
“Io oggi purtroppo sono ancora qui in Ungheria – dice Salis nel video – sono agli arresti domiciliari, devo indossare questo braccialetto elettronico che devo tenere collegato alla corrente alcune ore al giorno, e il processo contro di me va avanti e rischio 24 anni di carcere per cui direi che la mia battaglia non è assolutamente finita, il pozzo ha cambiato forma ma io sono ancora lì dentro“.
La 39enne antagonista italiana spiega che “in realtà io non sono una politica di professione, io ho sempre fatto politica in altri contesti, dal basso, io sono un’insegnante precaria, come tutti sapete sono antifascista e nell’ultimo anno e mezzo purtroppo questa vicenda dell’arresto ha sconvolto completamente la mia vita”. Questo, dice, l’ha spinta a candidarsi: “Vorrei che tutte le persone che si trovano in Europa a sopportare situazioni di ingiustizia di questo tipo non siano lasciate da sole”.
“Ho intenzione di battermi anche per il diritto a un’istruzione di qualità, per cambiare radicalmente le condizioni materiali di vita, e per contrastare le destre radicali e le loro politiche discriminatorie. E avendolo provato sulla mia pelle – conclude -, vorrei che fosse la solidarietà e non la paura il faro che guida l’Europa. Spero di abbracciarvi il prima possibile in Italia”.
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