giuseppe conte

ALTRO CHE PLEBISCITO! GIUSEPPE CONTE È STATO RIELETTO PRESIDENTE DEL MOVIMENTO 5 STELLE CON IL 94,19% DEI SÌ, MA È L'ENNESIMA CONSULTAZIONE FARSA: "GIUSEPPI" HA PERSO QUASI 7MILA VOTI - HANNO VOTATO SOLO 59MILA ATTIVISTI SU 130MILA. QUINDI MOLTO MENO DEL 50,1%, SOGLIA CHE CONTE AVEVA MESSO COME LIMITE PER "FARE UN PASSO INDIETRO". BENE, QUANDO SI DIMETTE? - PEPPINIELLO HA SCULACCIATO CASALINO PER LE MINACCE IN SALSA PUTINIANA...

DAGONEWS

Altro che plebiscito per Conte, il nuovo corso perde acqua, anzi voti, da tutte le parti. 

giuseppe conte 3

L’ennesima votazione farsa per Giuseppi, che riesce a perdere quasi 7mila voti dalla sua ultima votazione.  Giuseppi aveva detto:

 

“Chiedo nuovamente la vostra fiducia, e non mi interessa il 50,1 per centro dei voti. Anzi, vi dico che se il risultato fosse così risicato sarei il primo a fare un passo indietro”. 

 

giuseppe conte beppe grillo 1

Bene, allora Conte adesso può anche dimettersi visto che ha votato per la sua rielezione farsa (pronto già il ricorso di Borrè) meno del 50%: su 130.570 aventi diritto, in totale hanno votato in 59.047. Altro che 50,1%!!! 

 

Non sono bastate le minacce in salsa putiniana per la “condivisione” del video sui social, dispensate da tarocco casalino (sempre più in difficoltà per la gestione di Giuseppi che continua a perdere consenso personale e Like sui social) e dai pulcini di Conte ai parlamentari grillini, alla fine se nella votazione di agosto 2021 i Si per Conte erano stati 62.242, ieri sera i Si sono scesi a 55.618. 

 

di maio conte

Sembra che lo stesso Conte abbia già sculacciato i suoi fedelissimi per avergli fatto fare una figura di merda.

 

Emanuele Buzzi per www.corriere.it

 

Tutto come da copione. Giuseppe Conte torna ad essere presidente del Movimento. Il voto sulla leadership, passaggio obbligatorio dopo l’ordinanza del tribunale di Napoli che ha sospeso i vertici M5S, è andato secondo le previsioni. Hanno votato 59.047 attivisti, e i sì sono stati 55.618 ossia il 94,19%. Gli aventi diritto al voto erano 130.570.

 

Il calo dei voti

Il confronto istintivo è con la «prima volta» di Conte, lo scorso agosto, quando oltre 62 mila militanti su 67 mila lo incoronarono presidente. Rispetto ad allora l’affluenza è calata quasi del 12%.

 

giuseppe conte e rocco casalino

Assieme al presidente (per gli attivisti era impossibile votare solo sulla leadership, bisognava comunque partecipare anche alle altre consultazioni) sono stati definiti i componenti dei nuovi organi M5S.

 

Quindi il Movimento ora è dotato di un comitato di garanzia al completo (con Laura Bottici) e di un rinnovato collegio dei probiviri (eletti Danilo Toninelli, Fabiana Dadone e Barbara Floridia). Tra i nominativi al voto, rispetto ad agosto, oltre al dimissionario Luigi Di Maio non c’era neppure Riccardo Fraccaro, protagonista al tempo delle votazioni per il Quirinale di un «incidente» con Salvini che fece infuriare i vertici M5S.

 

GIUSEPPE CONTE VENDITORE DI CALDARROSTE

La rosa dei nomi in votazione è stata scelta di comune accordo tra Beppe Grillo (che da statuto ha la facoltà di proporre persone di sua fiducia) e Conte. Anzi, secondo le indiscrezioni i pentastellati proposti dal garante sarebbero stati più di una dozzina e quelli scelti per la votazione sarebbero il frutto di una selezione effettuata d’intesa con Conte.

 

Le polemiche

La consultazione è stata seguita con attenzione dall’ala vicina all’ex premier. «Il voto sta andando molto bene», fanno sapere nel pomeriggio dal Movimento, spiegando che è già stata superata quota 50 mila votanti.

 

dino giarrusso a l'aria che tira 8

Ma le polemiche ugualmente non mancano. L’europarlamentare Dino Giarrusso punzecchia: «Mi auguro anche che questa sia l’ultima volta che il popolo del Movimento viene chiamato ad esprimersi per avallare o meno scelte prese altrove». L’avvocato Lorenzo Borré e il gruppo di attivisti napoletani che hanno presentato ricorso ad agosto sono pronti per una nuova contestazione.

 

GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO E IL TAVOLINO MEME

Stavolta saranno un centinaio, i ricorrenti. Quattro i capisaldi su cui si verterà il ricorso: la carenza di poteri in capo a chi ha indetto l’assemblea del 10 e 11 marzo; l’illegittima esclusione degli associati iscritti da meno di sei mesi; la violazione del principio di parità dei diritti degli associati, con riferimento alle condizioni di candidabilità per le cariche apicali e di garanzia (comitato di garanzia e presidente M5S in votazione) e infine la violazione del metodo assembleare.

 

Il conclave

LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE

Intanto ieri si è svolta la prima giornata del «conclave» dei comitati tematici, oggi sarà il giorno del confronto. «Cerchiamo di far emergere e affrontare eventuali questioni che potrebbero risultare divisive — ha detto Conte al termine del primo incontro — . Anche io vi porterò alcune idee e progetti, alcune delle quali ricavate direttamente dal confronto con Beppe ad esempio in materia di contrasto dell’evasione fiscale sull’Iva e di promozione dei pagamenti digitali nonché in materia di infrastrutture digitali». Il presidente M5S ha anche chiarito che il Movimento «è un pilastro di questo governo». «Tanta la voglia di ripartire con Conte per rilanciare il Paese», twitta Paola Taverna. Ma nel partito resta forte l’idea di una lista Conte da presentare a Palermo e Genova.

 

Il tweet

GIUSEPPE CONTE E VLADIMIR PUTIN

«Gli iscritti del M5s mi hanno riconfermato con un’indicazione forte e chiara». Così il leader M5s Giuseppe Conte commenta il risultato del voto degli iscritti. «Un sostegno così importante è anche una grande responsabilità. Ora testa alta, ancor piu’ coraggio e determinazione nelle nostre battaglie. Abbiamo un Paese da cambiare»scrive Conte in un tweet.

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO