papa francesco bergoglio zelensky

DAGOREPORT! ZELENSKY A ROMA. LA DUCETTA HA RIBADITO, PER LA GIOIA DI SALVINI, CONTRARIO A DARE ARMI A KIEV: “CONTINUEREMO CON IL SOSTEGNO MILITARE" – LA TREGUA E CESSATE IL FUOCO PROPOSTO DA BERGOGLIO NON HANNO CONVINTO ZELENSKY: “IL PIANO DI PACE DEVE ESSERE UCRAINO”. IL PAPA HA PRESO ATTO MA, TESTARDO COM’È, NON MOLLA: SI STA BATTENDO PER RIPORTARE A CASA I BAMBINI UCRAINI DEPORTATI IN RUSSIA - ALLA FINE ZELENSKY DOVRÀ ADEGUARSI. PERCHÉ L’UCRAINA PUÒ RESISTERE SOLO GRAZIE ALLE ARMI OCCIDENTALI AD ALTA TECNOLOGIA, BEN SUPERIORI A QUELLE RUSSE – GLI USA CONTRO GLI INGLESI…

volodymyr zelensky giorgia meloni

DAGOREPORT

Zelensky a Roma. La Ducetta ha ribadito: "Scommettiamo sulla vittoria dell'Ucraina”. E poi, per la gioia di Salvini, contrario a dare armi a Kiev, ha aggiunto: “Continueremo con il sostegno militare".

 

L’incontro con il Papa è stato, direbbe un diplomatico, “interlocutorio”. Il piano di pace proposto da Bergoglio (tregua e un cessate il fuoco), non ha convinto Zelensky che ha dato il via nei giorni scorsi alla controffensiva: “Il piano di pace deve essere ucraino”.

 

Il Papa ha preso atto, siamo solo agli inizi di un negoziato ma, testardo com’è, non molla. Con il segretario di Stato Parolin sta perseguendo una linea umanitaria: riportare a casa i bambini ucraini deportati in Russia. Sarebbe un gesto eclatante da parte di Putin. Alla fine, anche Zelensky, dovrà adeguarsi.

 

papa francesco volodymyr zelensky 1

Perché ci troviamo davanti a una ‘’guerra convenzionale’’, stile ‘900, ma ad alta tecnologia. Le armi occidentali fornite a Kiev sono tecnologicamente superiori a quelle russe: un Leopard è un carrarmato che non ha nulla a che vedere con il passato. E se Putin sorpassa il confine della “guerra convenzionale”, non rimane che l’annientamento mondiale.

 

william burns

Che la misura è colma l’hanno finalmente compreso gli Stati Uniti. Biden ha messo in campo il direttore della Cia William J. Burns che ha incontrato in segreto almeno due volte negli ultimi mesi Zelensky a Kiev, ed ora è  impegnato a vedere cosa si può prendere di buono nel piano di pace predisposto dalla Cina, mediatrice in bilico per conto di Putin.

 

Altro passo degli Usa è avvenuto contro il governo di Londra, il più agguerrito contro la Russia, quando ha sconsigliato gli inglesi di dotare di missili a lunga gittata l’Ucraina.

papa francesco volodymyr zelensky 2

 

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…