TRIA UNA BRUTTA ARIA – IL MINISTRO DELL’ECONOMIA PROVA A RASSICURARE GLI INVESTITORI AL FORUM DI “BLOOMBERG”: “NON VIENE MENO RIDUZIONE DEL DEBITO”, E POI L’IDEONA: “RIDURRE IL CARICO FISCALE SULLA CLASSE MEDIA” – E SUBITO VIENE ASFALTATO DA DI MAIO: “UN MINISTRO SERIO I SOLDI LI TROVA. LO PRETENDO”. IN MATTINATA ERA ARRIVATO IL PIZZINO DI BORGHI: “L’IVA NON SI TOCCA, IO VOTO PER FARE PIÙ DEFICIT”
1 – TRIA: "RIDURRE IL CARICO FISCALE SULLA CLASSE MEDIA". DI MAIO IN PRESSING: "UN MINISTRO SERIO TROVA LE RISORSE"
"Bisogna andare oltre la flat tax riducendo il carico fiscale sulla classe media". Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, rilancia il piano di riduzione del carico fiscale intervenendo al Forum Bloomberg a Milano.
"Siamo ad uno studio molto avanzato - ha spiegato - che ridurrà il carico fiscale sulla classe media mantenendo il budget gestibile". Intanto però deve guardarsi dal pressing crescente di uno dei due azionisti del governo, il vicepremier Luigi Di Maio: "Nessuno ha chiesto le dimissioni del ministro Tria", ha detto il leader del M5s all'Ansa sulle tensioni per scrivere la Manovra, non sforando - come vuole il titolare del Tesoro - i paletti Ue.
"Ma pretendo che il ministro dell'Economia di un governo del cambiamento - incalza Di Maio - trovi i soldi per gli italiani che momentaneamente sono in grande difficoltà. Gli italiani in difficoltà non possono più aspettare, lo stato non li può più lasciare soli e un ministro serio i soldi li deve trovare".
Nella prossima Manovra, la Lega in particolare ha puntato su una riproposizione di aliquote agevolate per le Partite Iva, desistendo dalla formula iniziale di revisione della tassazione generale che avrebbe portato a un conto eccessivo.
E' stata anche presa in considerazione l'ipotesi di abbassare la prima aliquota Irpef dal 23 al 22 per cento, poi abbandonata perché avrebbe disperso troppe risorse per dare benefici di pochi euro.
"Vogliamo realizzare una crescita solida e sostenibile", ha aggiunto il titolare delle Finanze alla comunità finanziaria milanese, per il quale "gli investimenti pubblici debbono tornare ad essere il 3% del Pil nel breve". Secondo un recente studio della Confartigianato, in Italia siamo invece fermi al 2% del prodotto e 0,8 punti sotto la media europea.
Il Governo, poi, deve "recuperare un 30% di investimenti pubblici venuti meno negli ultimi anni. E' impegnato - ha dettagliato Tria - nell'orizzonte di una legislatura di 5 anni, con una implementazione graduale della riforme".
Per il ministro "l'economia italiana sta continuando a crescere, ma ad un ritmo più lento" e "la nostra performance è inferiore a quella di altri paesi europei che pure a loro volta hanno rallentato il passo. Il Governo punta quindi a eliminare il gap di crescita dell'1% che ci separa dai Paesi dell'Eurozona".
Per alimentare la crescita, Tria ha indicato come necessario "bilanciare azioni differenti guardando al quadro più grande" attraverso una "composizione del budget tra entrate fiscali e spese". Per il ministro la chiave è la "digitalizzazione e l'implementazione dell'agenda digitale".
"Lavoriamo per progettare una crescita sostenibile - ha aggiunto - e per ricostruire una forte capacità tecnica nelle nostre amministrazioni attraverso pubblici investimenti e partnership tra il pubblico e i privati".
SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA
Tria è tornato comunque a rassicurare i mercati dicendo che "le misure di cui ho parlato" in vista della legge di Bilancio "non cambieranno l'impegno del governo sulla riduzione del debito". Una intenzione sulla quale si agitano in maniera sempre più forte le rivendicazioni degli azionisti di governo.
Intanto la maggioranza di governo ha trovato un'accordo sul provvedimento che dovrebbe tagliare le cosiddette pensioni d'oro. "E' stata raggiunta un'intesa nella maggioranza, dopo che è stata accolta la nostra richiesta di specificare nel testo il limite di 4500 euro netti, per non dare adito a interpretazioni capziose", ha detto il capogruppo Lega alla Camera Riccardo Molinari.
"Andremo a tagliare le pensioni superiori ai 4.500 Euro non giustificate dai contributi versati a chiunque, ad oggi, abbia preso anche solo un centesimo in piu' di quanto effettivamente dovuto", ha commentato invece il vicepresidente della commissione lavoro alla Camera, Davide Tripiedi.
2 – BORGHI (LEGA) A TRIA, IVA NON SI TOCCA, FAVOREVOLE AD AUMENTO DEFICIT
(Agenzia Nova) - Di base l'intento è quello di arrivare ad un'aliquota fiscale unica, l'ho detto da tempo. Il sistema deve puntare alla massima semplificazione. Così, sulla flat tax, intervenendo alla trasmissione televisiva "Agorà", su Rai Tre, il deputato della Lega, Claudio Borghi, presidente della commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione di Montecitorio.
SCAZZO A IN ONDA TRA CLAUDIO BORGHI E CARLO COTTARELLI
"A quel punto", ha proseguito il parlamentare, "tutte le deduzioni e le detrazioni dovrebbero sparire, a meno di voler salvare qualcosa di assolutamente necessario". Alla domanda se il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, avesse mai pensato di aumentare l'Iva, Borghi ha replicato che l'imposta "non si tocca.
Questo spero sia chiaro. Noi nel contratto di governo abbiamo scritto chiaramente che non aumenta. Io penso che i cittadini non gradirebbero affatto vedere, come prima misura, alzare un tributo che impatta in maniera abbastanza pesante sulla vita delle persone ed anche sui consumi di base".
Quanto, infine, alla necessità o meno di aumentare il deficit rispetto al Prodotto interno lordo, l'esponente del Carroccio ha detto: "Io, personalmente, voto per fare più deficit, stando entro il tetto del 3 per cento".