mcmaster e trump

TRUMP S’AFFIDA AI MILITARI – SCELTO IL CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA NAZIONALE. E’ MCMASTER, IL “GENERALE ICONOCLASTA” (IN ATTIVITA') – LO HA SPONSORIZZATO MATTIS, MINISTRO DELLA DIFESA E PURE LUI IN DIVISA FINO A POCO TEMPO FA – ATTESE SCINTILLE ALLA CASA BIANCA FRA IL NUOVO ARRIVO E BANNON, IL RASPUTIN DI DONALD

 

Giuseppe Sarcina per il Corriere della Sera

 

TRUMP FLYNNTRUMP FLYNN

Donald Trump sceglie il generale Herbert Raymond McMaster come Consigliere per la sicurezza nazionale: una delle cariche più delicate della Casa Bianca. McMaster, 54 anni, è un alto ufficiale stimato in modo trasversale negli ambienti politici e tra le gerarchie militari. Ha partecipato alle principali operazioni degli ultimi venticinque anni, nella Guerra del Golfo, in Afghanistan, in Iraq.

 

gen McMastergen McMaster

Una figura solida, indipendente, molto diversa dal suo predecessore, Michael Flynn, generale in pensione, sostenitore ultrà anche in campagna elettorale di Donald Trump. Il soprannome di McMaster, invece, è «il generale iconoclasta»: nel 1997 scrisse un libro, Dereliction of Duty , in cui criticò duramente le strategie di guerra nel Vietnam, adottate dal presidente Lyndon Johnson e dal segretario alla Difesa Robert McNamara. Non basta: distrusse anche le icone dei generali che all' epoca non osarono contraddire i vertici politici di Washington.

trump e james mattis trump e james mattis

 

Ora la mossa di Trump sembra il tentativo di riportare un po' di ordine nello Studio Ovale. Il clima è ancora turbato dalle indiscrezioni sui rapporti tra lo staff di Trump e il Cremlino. Ieri si è aggiunta un' altra rivelazione: Michael Cohen, uno degli avvocati del tycoon, avrebbe lavorato a un piano segreto per risolvere il conflitto in Ucraina, trattando con Mosca e personaggi ucraini, come Andrii Artemenko, legati all' ex presidente Viktor Yanukovic, cacciato da Kiev nel febbraio 2014.

 

james mattisjames mattis

Il compito di McMaster si presenta impegnativo. E' un personaggio non omogeneo con il resto dello staff di vertice e dovrà confrontarsi con le spinte estremiste del consigliere strategico Steve Bannon. La candidatura di McMaster era spinta dal segretario alla Difesa, il generale James Mattis. I due si conoscono, ma non fanno parte di una cordata.

 

Semplicemente Mattis puntava su di lui dopo la rinuncia della sua prima scelta, l' ammiraglio in pensione Robert Harward.

 

steve bannonsteve bannon

Trump avrebbe, dunque, ascoltato il suo ministro della Difesa e questo è un segnale importante per capire come stanno evolvendo gli equilibri nella capitale. Intanto, sempre ieri, il movimento anti-Trump è tornato nelle strade d' America. Migliaia di persone si sono ammassate sulla Quinta Avenue di New York, a poca distanza dalla Trump Tower, transennata e protetta dalla polizia. Anche a Chicago manifestazione davanti alla Torre costruita dal presidente. Nella lista pubblicata su Facebook sono elencate proteste in 25 città: da New York a Los Angeles.

 

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