IN GRECIA L’EVASIONE FISCALE CREA LAVORO! - TSIPRAS ASSUMERÀ PER DUE MESI CASALINGHE E STUDENTI COME “ISPETTORI” INCARICATI DI PRESENTARSI COME CLIENTI NELLE AZIENDE E NEI NEGOZI E CAPIRE CHI EVADE O NON BATTE GLI SCONTRINI

Ettore Livini per “la Repubblica”

 

tsipras varoufakis tsipras varoufakis

L’emergenza liquidità torna a far salire la tensione attorno alla Grecia. E il governo Tsipras mette in campo gli 007 fai-date anti-evasori (pescando agenti segreti tra «casalinghe, turisti e studenti») per provare a convincere l’Europa ad allargare i cordoni della Borsa. L’istituzione di un battaglione di spioni dilettanti contro i “furbetti dello scontrino” è l’apice creativo delle sette riforme di Atene che lunedì saranno sul tavolo dell’ennesimo delicatissimo Eurogruppo.

 

tsipras varoufakis tsipras varoufakis

Il “nero” in Grecia rappresenta circa un quarto dell’economia nazionale e per combattere questa piaga – recita la lettera inviata a Jeroen Dijsselbloem - «verranno assunti a tempo determinato per due mesi ispettori dilettanti incaricati di presentarsi come clienti nelle aziende e negli esercizi pubblici del Paese».

 

Gli agenti segreti di Yanis Varoufakis – dopo un breve corso introduttivo - saranno muniti di microspie e cimici e «solo la notizia di migliaia di misteriosi segugi del fisco in azione in ogni angolo della nazione – garantisce la missiva – convincerà la gente a cambiare abitudini». Il piano di interventi del governo ellenico prevede pure l’istituzione di un’autorità indipendente per monitorare la spesa pubblica e di un’altra per vigilare sulla raccolta tributaria, un piano anti-burocrazia che dovrebbe portare alla completa digitalizzazione dell’amministrazione statale, nuove concessioni per i giochi online in grado di garantire 500 milioni di entrate e il progetto di rateizzazione fino a 100 mesi per gli arretrati con l’erario.

Evasione FiscaleEvasione Fiscale

 

In cima alla lettera c’è la richiesta per aprire subito il dibattito sul “Contratto per il rilancio della crescita” (il terzo piano di aiuti, dicono le malelingue). In coda ci sono parte delle misure umanitarie promesse prima delle elezioni. L’austerity ha costretto il premier Alexis Tsipras a limitarle con una sorta di spending review: l’impegno ora è dare la luce a 150mila famiglie che non l’anno più (costo 22 milioni), 100 euro al mese per il cibo per le 300mila famiglie più povere (137 milioni), e agevolazioni per la prima casa per 40,5 milioni.

 

La lettera, a dire il vero, non scende molto nel dettaglio. Atene però spera che questo set di riforme basti ad ammorbidire i creditori convincendoli a sborsare in anticipo almeno parte dell’ultima tranche da 7,2 miliardi di aiuti. I soldi, in questo momento, sono il vero problema del Paese.

 

Evasione FiscaleEvasione Fiscale

Il malumore di un uomo misurato come Mario Draghi alla conferenza stampa del consiglio Bce («Il governo ellenico ha un problema di comunicazione») è la fotografia dell’irritazione di buona parte dell’estabilishment europeo per l’aggressività e la cacofonia dell’esecutivo ellenico. Eurotower ha aumentato di 500 milioni le linee di emergenza alle banche del Partenone, garantendo così i fondi per rimborsare 600 milioni di prestiti al Fondo Monetario.

 

MARIO DRAGHI E ANGELA MERKEL MARIO DRAGHI E ANGELA MERKEL

Il governo però sta raschiando il fondo del barile: non può emettere nuovi titoli di Stato oltre a quelli che rinnova (e all’ultima asta è intervenuta la Banca centrale per evitare un drammatico flop) e nelle ultime ore ha messo mano ai conti correnti di fondi pensione ed enti pubblici per tenere in piedi la macchina dello Stato. «La Bce ci ha messo la corda al collo», ha detto in un’intervista a Der Spiegel Tsipras, costretto ad adattare le sue promesse elettorali e le sue ambizioni ideali a una situazione finanziaria da bancarotta. I greci, tra l’altro, non l’aiutano visto che i mancati pagamenti di tasse e il peggioramento della situazione economica in coincidenza con le elezioni hanno creato un buco di 1,5 miliardi nei conti dello Stato nei primi due mesi dell’anno.

antonis samaras  2507bf0000000578 2925262 image m 6 1422180255848antonis samaras 2507bf0000000578 2925262 image m 6 1422180255848

 

«L’Eurogruppo di lunedì è vitale e deve andare bene», ha detto un allarmato Yannis Stournaras, ex ministro delle Finanze di Antonis Samaras e ora governatore della Banca di Grecia. Il problema è che la lista delle sette riforme è stata consegnata in ritardo e arriva a Bruxelles senza il visto di Bce e Fmi. Ragion per cui ben difficilmente dopodomani sarà possibile sbloccare i soldi per Atene. Ogni giorno che passa – in attesa delle ronde anti-evasori - l’allarme liquidità è sempre più rosso. E il rischio che i guai della Grecia e dell’euro tornino all’improvviso sotto i riflettori (qualcuno è tornato a parlare di controlli ai capitali) è sempre più alto.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...