ruby luca risso messico rubacuori

TU RUBY, IO VERSO MILIONI - I PM TROVANO LA PROVA DEI SOLDI DEL BANANA ALLA RUBACUORI. TUTTA COLPA DELL'EX FIDANZATO LUCA RISSO, CHE LE SCRIVE: ''LUI HA PAGATO PER FAR TACERE TE, NON ME'', E SI È FATTO VERSARE 400MILA EURO DALLA SVIZZERA AL MESSICO. PER L'ACCUSA, RUBY PRESE TRE MILIONI E RISSO DUE. I DUE NEL FRATTEMPO SI SONO LASCIATI E ORA LUI VIVE…

 

Gianni Barbacetto per il “Fatto quotidiano

 

Si sa che l' idillio, se c' è mai stato, è finito da tempo. I rapporti tra Karima El Mahroug, detta Ruby Rubacuori, e l' ex compagno Luca Risso, padre di sua figlia Sofia Aida, è pessimo. Lo dimostrano anche le chat tra i due, finite nelle mani dei pm della Procura di Milano: "Ha pagato per far tacere te, non me", scrive Risso in risposta a Ruby che lo incalza con una raffica di richieste e accuse.

 

RUBY E LUCA RISSO IN MESSICO

È la prova che chiude il cerchio: "Ha pagato". E "per fare tacere te". I due parlano di Silvio Berlusconi, che è sotto processo per corruzione in atti giudiziari con l' accusa di aver pagato Ruby e ad altri 27 testimoni, per farli mentire davanti ai giudici, per addomesticare i loro racconti sulle "cene eleganti" del 2010 ad Arcore, nell' estate del bunga-bunga.

 

I soldi. Sono tanti quelli usciti dalle tasche di Berlusconi e finiti a Ruby, alle altre ragazze e agli ospiti che partecipavano alle feste di Villa San Martino.

Almeno una decina di milioni, secondo i pm della Procura di Milano Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, oltre ad auto, case, regali.

 

RUBY E LUCA RISSO IN MESSICO

Ora una rogatoria arrivata dalla Svizzera fornisce la prova definitiva che è proprio di Risso il conto dove arrivavano i soldi partiti dalla Svizzera e approdati in Messico, dove Risso si è trasferito da Genova dopo lo scoppio dello scandalo, insieme a Karima, che però è poi tornata in Italia. La rogatoria riguarda tre versamenti per un totale di circa 400 mila euro. Sono inviati dalla Pkb Privatbank sa di Lugano, in Canton Ticino, dove il 2 marzo 2011 viene aperto un conto denominato 1.0.26007-Fashion di cui è "titolare e avente diritto economico" "Risso Luca, nato il 20 aprile 1969 e abitante a Genova".

 

RUBY E LUCA RISSO IN MESSICO

Nelle carte mandate a Milano dal procuratore pubblico di Lugano, Fiorenza Bergomi, c' è anche un biglietto scritto a mano da Risso e inviato al direttore della Pkb Privatbank, Oberto della Torre di Lavagna: "Gentilissimo dottore Della Torre", scrive l' ex compagno di Ruby, "la prego cortesemente di voler bonificare, con cortese urgenza, sul mio conto presso la Monex di Playa del Carmen, numero 018273801 la somma di euro 60.000 (sessantamila). Il conto è lo stesso utilizzato per il bonifico precedente".

 

RUBY IN MESSICO CON LUCA RISSO

Risso ha fretta: "La pregherei di farmi il bonifico entro giovedì perché in data successiva sarei costretto a pagare una penale per il mancato inizio dei lavori nella mia proprietà, qui a Playa. In allegato le invio tutti i dati richiestomi nel precedente. Ringraziandola, le porgo i migliori saluti". Dunque i soldi viaggiano dalla Pkb Privatbank di Lugano fino alla Monex di Playa del Carmen, dove Risso ritira i contanti.

 

I documenti arrivati per rogatoria sono stati depositati da Siciliano e Gaglio nel procedimento detto Ruby 3, in cui Berlusconi è imputato di corruzione in atti giudiziari con l' accusa di aver dato soldi a Ruby e ad altri 27 testimoni, per farli mentire davanti ai giudici.

RUBY CON LUCA RISSO A PORTOFINO

 

Alcuni degli imputati sono accusati di falsa testimonianza e di corruzione in atti giudiziari, in concorso con Berlusconi.

Altri solo di falsa testimonianza. Il dibattimento è stato sospeso, su richiesta dell' avvocato di Berlusconi, Federico Cecconi, per permettere all' ex presidente del Consiglio di partecipare alla campagna elettorale per le europee. Riprenderà a Milano il 10 giugno. In quella data, i pm riprenderanno il filo per dimostrare che i pagamenti ci sono stati. Alcuni sono stati ammessi da Berlusconi, che ha spiegato lo stipendio mensile che per un periodo ha passato alle ragazze come un contributo offerto generosamente a chi, per aver partecipato alle sue feste, aveva perso il lavoro e "aveva avuto la reputazione macchiata e la vita rovinata da magistrati e giornalisti".

 

Luca Risso, però, che secondo l' accusa avrebbe dovuto controllare l' imprevedibile Ruby, nella sua chat segreta le dice chiaramente che i soldi sono stati dati "per far tacere te".

Ruby e il fidanzato Luca Risso

 

In questa storia non ci sono solo movimenti bancari, ma anche giri di contante. Nelle carte che Siciliano e Gaglio mostreranno in aula dopo il 10 giugno c' è anche il racconto di un incontro quasi magico. Genova, esterno giorno. Un' auto blu di grossa cilindrata arriva e si ferma davanti al padre di Luca Risso. Ne scende un uomo vestito di un completo scuro che infila una busta nel taschino di Risso senior. A casa, sarà Ruby ad aprirla, estrarre un pacco di banconote ed esclamare: "Sono 80 mila euro".

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI. LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UNA FRECCIATA-AVVERTIMENTO ALL’AMICO LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)