big renzi veltroni

UOLTER HA DETTO “SI” - VELTRONI A FAVORE DEL REFERENDUM: E’ IL MALE MINORE - PER GRILLO, INVECE, SI COMPLETA IL DISEGNO DI LICIO GELLI, E INSISTE SUI BROGLI DEL VOTO ALL’ESTERO, MENTRE LA FARNESINA GARANTISCE “RIGORE” - FRA 10 GIORNI CASSAZIONE DECIDE SULL’ULTIMO RICORSO CONTRO LA CONSULTAZIONE

VELTRONIVELTRONI

 

Silvio Buzzanca per la Repubblica

 

Nello scontro quotidiano fra il Sì e il No, ieri i favorevoli alla riforma hanno incassato l’appoggio esplicito di Walter Veltroni. «Non mi piace questo clima da guerra civile e temo l’instabilità politica che potrebbe aprirsi se dovesse vincere il No, perché un momento di instabilità sarebbe molto pericoloso per l’Italia», ha detto l’ex segretario del Partito democratico per motivare la sua scelta, sciogliendo anche i dubbi espressi qualche mese fa.

 

Veltroni ha anche aggiunto: «Non penso che questa riforma sia la panacea di tutti i mali, ma penso che sia la scelta che favorisce l’innovazione. E poi diciamocelo, se non passa la riforma, se ne riparlerà tra tanti anni». Lo scontro sul voto all’estero intanto continua e si sposta addirittura sull’allarme brogli. Beppe Grillo e il suo blog attaccano. In un post firmato Vito Crimi si legge, infatti, che siamo di fronte ad uno «scenario reale che rischia di inficiare un voto di importanza vitale per il paese, come quello sul referendum costituzionale del 4 dicembre».

renzi boschi referendumrenzi boschi referendum

 

Il senatore grillino denuncia «il rischio che le schede non vengano consegnate agli aventi diritto e che le stesse siano intercettate da qualcuno e usate per esprimere il voto all’insaputa del votante». Crimi aggiunge alla sua protesta anche una denuncia dell’ambasciatrice Cristina Ravaglia che nel 2013, dopo le politiche avrebbe scritto al Quirinale e al Viminale segnalando «procedure incostituzionali di modalità di voto dall’estero non garantite da libertà e segretezza».

 

Il post del senatore grillino fa parte di una pagina che si apre con un articolo di Aldo Giannuli in cui si afferma che la riforma Boschi-Renzi altro non è che il compimento del progetto di Licio Gelli. Un escalation che fa parte di uno sforzo collettivo dei grillini fra la gente che si dovrebbe concludere con una grande manifestazione, forse a Roma, a San Paolo fuori le Mura, il 26 novembre, presente Grillo.

VITO CRIMI CON IL MEGAFONO VITO CRIMI CON IL MEGAFONO

 

Ai timori del leader M5S risponde una nota della Farnesina dove si assicura che «il ministero degli Esteri è come di consueto impegnato con serietà e rigore per garantire ai cittadini italiani residenti all’estero o che si trovano temporaneamente fuori dai confini nazionali di votare secondo le modalità previste dalla legge». Il governo ha anche preso le distanze dall’invio in Israele delle lettere con l’indirizzo “Gerusalemme-Palestina”, spiegando che negli elenchi elettorali non è presente la parola Palestina. Infine ieri è iniziato in Cassazione la discussione del ricorso presentato dal Codacons contro il quesito referendario. Il Pg della Cassazione ha chiesto di respingerlo. La decisione fra dieci giorni.

LETTERE AGLI ITALIANI ALL ESTERO PER IL REFERENDUMLETTERE AGLI ITALIANI ALL ESTERO PER IL REFERENDUM

 

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...