urbano cairo berlusconi

VADE RETRO, CAIRO! - DENTRO FORZA ITALIA LA SUGGESTIONE DI URBANO CAIRO AL POSTO DEL BANANA VIENE ACCOLTA CON CORDIALE FREDDEZZA (EUFEMISMO) - COSI'IL CAVALIERE, COMMENTO' L'ANNUNCIO DI UNA LEGGE SUL CONFLITTO DI INTERESSI DI LUIGI DI MAIO: “TUTTI PENSANO CHE M5S LA VOGLIA FARE PER ME... MA SI SBAGLIANO, IL LORO OBIETTIVO È CAIRO” – IL FUTURO DI FORZA ITALIA MOLTO DIPENDERÀ DAL RISULTATO DELLE EUROPEE

urbano cairo silvio berlusconi

Alessandro Di Matteo per ''La Stampa''

 

Ha anche lui una squadra di calcio, una tv, un giornale.

Si è "fatto da solo", ha risanato aziende, ha un curriculum perfetto per prendere il testimone di Silvio Berlusconi. Eppure, dentro Forza Italia la suggestione di Urbano Cairo in politica viene accolta perlopiù con cordiale freddezza. 

 

L' idea di un "papa straniero" che possa mettere pace tra le mille correnti del partito in lotta per raccogliere l' eredità politica del Cavaliere non convince quasi nessuno, al di là dei formali attestati di stima per il patron del Torino e editore de La 7 e del Corriere della Sera.

 

berlusconi galliani allo stadio con urbano cairo in fondo

Lui, peraltro, ufficialmente nega ogni progetto politico, lo ha fatto anche di recente, ma questo non significa molto: il copione prevede che si neghi tutto fino all' ultimo momento. Raccontano che proprio il Cavaliere, commentando l' annuncio di una legge sul conflitto di interessi di Luigi Di Maio, una decina di giorni fa, aveva detto: «Tutti pensano che M5s la voglia fare per me... Ma si sbagliano, il loro obiettivo è Cairo».

ANNA FALCHI ANDREA RUGGIERI

 

Del resto, molto dipenderà anche dal risultato delle Europee: per una Forza Italia in fibrillazione, scendere sotto la soglia del 10 per cento sarebbe uno scossone che potrebbe mettere a rischio la tenuta del partito, con Giovanni Toti che tutti descrivono pronto a traslocare in un polo sovranista con Giorgia Meloni. In questo quadro, si aprirebbero praterie per un' iniziativa di Cairo.

 

«Il problema non si pone - dice il deputato Andrea Ruggieri - perché noi domenica faremo un grande risultato. Poi, qualunque futuro sviluppo deve deciderlo e architettarlo Silvio Berlusconi». Maurizio Gasparri addirittura consiglia a Cairo di evitare la politica, perché non bastano le tv e i soldi per fare come Berlusconi: «Lo conosco, è una persona validissima. Ma se fossi in lui continuerei a fare l' imprenditore.

non e' l'arena massimo giletti tenta di placare maurizio gasparri 2

 

Certo, ha avuto successo in vari campi e potrebbe averlo anche in politica, ma non è così semplice che si ripeta la storia di Berlusconi». Anche perché «lo spazio politico è già coperto, i voti che escono da Forza Italia già vanno alla Lega... Se Cairo stesse pensando davvero di fare politica gli suggerirei di venire con me a fare campagna elettorale "on the road"... Credo che dopo una settimana rinuncerebbe».

giorgio mule

 

Per il deputato Osvaldo Napoli «Cairo ha carisma e sa come raggiungere gli obiettivi».

Ma anche lui avverte che sarebbe un errore l' idea di un' opa ostile: «Fi un leader ce l' ha e qualsiasi tipo di eredità credo che la debba decidere Berlusconi». Inoltre «uno che arriva spaccando non sarebbe un vero leader» e un partito di Cairo, in competizione con Fi, «corre il rischio di frammentare ancora di più il quadro, certamente al centrodestra non farebbe bene».

 

URBANO CAIRO NELLA PUBBLICITA' DI AMART SUL CORRIERE DELLA SERA

Molto freddo anche Giorgio Mulè: «Dopo il 27 maggio ci sarà da fare una riflessione di grande respiro su Fi e sull' assetto del centrodestra, per me il leader è Berlusconi. Poi, che ci siano soggetti esterni che abbiano voglia e passione di mettersi in gioco, ben vengano.

Che si chiamino Cairo o Rossi. Ma un leader c' è». Anche Roberto Occhiuto è convinto che «domenica i profeti di sventura saranno smentiti. Berlusconi ci sta stupendo, risorgendo mille volte. E poi Fi ha una classe dirigente di qualità, penso a Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, che avrebbero i numeri».

annalisa chirico urbano cairo

 

Il politologo Alessandro Campi conosce bene il centrodestra e spiega: «Cairo ha tutto quello che servirebbe per replicare l' esperienza di Berlusconi, ma non so se abbia la capacità visionaria del Cavaliere. Non bastano i soldi». E la resistenza del gruppo dirigente di Fi non va sottovalutata: «Non credo che accetterebbero Cairo, a meno che non sia un' operazione pilotata da Berlusconi stesso. E non so quanto spazio ci sia per un partito moderato, in un' epoca in cui gli elettori sono polarizzati e radicalizzati».

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...