1. VANDALI, UBRIACHI, PORCELLONI E TOSSICI. BENVENUTI NELLA CITTÀ DI DANTE E MATTEO RENZI DOVE TI COMPRI IL DIRITTO DI FARE CIÒ CHE VUOI, DAL SESSO PER STRADA ALLE NOTTATE ALCOLICHE, DAL VANDALISMO CONTRO LE OPERE D’ARTE A TIRARE COCA A MEZZOGIORNO, DI FRONTE A TUTTI, SUL BAULETTO DI UN MOTORINO, A DUE PASSI DA SANTA MARIA NOVELLA 2. A FIRENZE, LO STRANIERO PASSA ECCOME. MA PASSA ANCHE L’IDEA CHE QUI OGNUNO PUÒ FARE CIÒ CHE VUOLE. OVVIAMENTE A FARE NOTIZIA SONO I CASI LIMITE, DALLA COPPIA CHE FA SESSO PER STRADA AL TURISTA NUDO DAVANTI AD UN QUADRO ALLA GALLERIA DEGLI UFFIZI, MA SOTTO LA PUNTA DELL’ICEBERG C’È LA MONTAGNA DEL DEGRADO QUOTIDIANO 3. FIRENZE CONVIVE DA MOLTI ANNI CON L’ONDA LUNGA DEL TURISMO GIOVANILE, CHE PASSA, STUDIA, LASCIA UN SEGNO E SE NE VA. ALLE DUE DI NOTTE, NELLE ZONE DELLA MOVIDA, I CAMION CISTERNA USATI PER LA PULIZIA DELLE STRADE VENGONO UTILIZZATI PER ANNAFFIARE I TURISTI, MOLTI DEI QUALI GIÀ UN PEZZO OLTRE LA SOGLIA CONSENTITA DA QUALSIASI ETILOMETRO

Repubblica.it

degrado a firenze 6degrado a firenze 6

 

Una sniffata all'ora di pranzo, alla luce del sole, di fronte a tutti, i passanti, i turisti, i residenti. Un tiro di coca a mezzogiorno. L'arroganza spudorata di uno spacciatore che "tira" una striscia sul bauletto di un motorino per dimostrare al cliente che sì, quella è roba buona. Pista con vista da Via Palazzuolo.

FIRENZE, SI SNIFFA COCA A MEZZOGIORNOFIRENZE, SI SNIFFA COCA A MEZZOGIORNO

 

È successo davvero e succede ogni giorno. A due passi da un'officina, davanti ad un bar aperto da pochi mesi. Pusher e clienti si muovono indisturbati fra la via a un passo della stazione, via Maso da Finiguerra e via dell'Albero. Entrano ed escono da alcuni dei locali della zona, sostano seduti sui marciapiedi e si scambiano le dosi come in un minimarket della droga, un piccolo suk dello sballo.

degrado a firenze 4degrado a firenze 4

 

degrado a firenze 5degrado a firenze 5

Uno schiaffo alla legalità e uno agli abitanti che, invano, da anni, lanciano allarmi continui e inascoltati su una strada diventata terra di nessuno. Solo ai turisti che come noi l'hanno vissuta in diretta questa scena è apparsa come uno strappo nella rete. La bellezza di Santa Maria Novella è a due passi, eppure qui la Firenze da cartolina è solo un miraggio. Qui c'è un pezzo di città alla deriva. (di MARIO NERI)

 

 

VANDALI, UBRIACHI E PORCELLONI. FIRENZE ROTTAMATA DAI GIOVANISSIMI TURISTI STRANIERI

Enrico Paoli per “Libero Quotidiano”

 

degrado a firenzedegrado a firenze

Benvenuti nella Disneyland del turismo dove pagando un biglietto normale (troppo alto per qualcuno, ma il dato è soggettivo) ti compri il diritto di fare ciò che vuoi, dal sesso per strada alle nottate alcoliche, dando libero sfogo anche alla grafomania. Che colpisce senza limiti. L’importante è lasciare il segno del proprio passaggio nella città di Dante e Matteo Renzi. Perché nell’era dei rottamatori al governo, Firenze non ha più un solo brand, ma deve fare necessariamente i conti con gli effetti prodotti dalla politica di Lo- Renzi il Magnifico. «I like florence», dice sorridendo un turista giapponese, «I know Renzi».

MATTEO RENZI FA LO STARTER ALLA FIRENZE MARATHONMATTEO RENZI FA LO STARTER ALLA FIRENZE MARATHON

 

SESSO IN PIAZZA SANTA CROCE A FIRENZESESSO IN PIAZZA SANTA CROCE A FIRENZE

Bravo, anche noi. Il bello, però, finisce qui. Il brutto inizia quando sui muri che fanno da sfondo alla lunga coda dei visitatori in fila per visitare l’Accademia delle Belle Arti del capoluogo toscano o sulla balaustra del piazzale Michelangelo, una terrazza dalla quale osservi Firenze che ti ricambia baciandoti in fronte, l’arte moderna dei turisti produce graffiti e firme che offendono il cuore e colpiscono gli occhi.

 

firenze   sesso in piazza ognissantifirenze sesso in piazza ognissanti

E per quanto gli operatori del Comune si dannino l’anima per ripulire muri e balaustra, i graffitari di tutto il mondo colpiscono senza sosta. Probabilmente se avessero davanti a sé cambiali e assegni, invece di un muro o di una balaustra, non avrebbero la stessa grafomania.

 

E potrebbe anche essere un’idea quella di dotarli di post it da firmare e poi lasciare sui luoghi canonici del turismo. Una passata di mano e via, tutto resterebbe lindo e pulito. «Invece dobbiamo fare i conti con la follia dei graffiti e delle firme», ammette Claudio Bianchi, presidente della Confesercenti di Firenze, «la voglia di lasciare un segno del proprio passaggio non tiene conto del luogo. E dire che nel corso di questi anni siamo riusciti ad aggredire il problema delle carte gettare per terra ottenendo ottimi risultati».

degrado a firenze degrado a firenze

 

Certo, educare al rispetto per la città di Dante (e Renzi) i turisti di tutto il mondo non è certo compito degli operatori commerciali, ma con piccoli accorgimenti i cosiddetti «bottegai» sono riusciti a fare la loro parte. Perché sulle rive dell’Arno l’industria del turismo vive e prospera grazie agli stranieri. «Se non ci fossero loro», dice ancora Bianchi, «sarebbe un problema. Il movimento interno è calato del 20% e i segnali non sono confortanti».

MATTEO RENZI NEL CANDIDATO SINDACO A FIRENZE MATTEO RENZI NEL CANDIDATO SINDACO A FIRENZE

 

A Firenze, insomma, lo straniero passa eccome. Ma passa anche l’idea che qui ognuno può fare ciò che vuole. Ovviamente a fare notizia sono i casi limite, dalla coppia che fa sesso per strada al turista nudo davanti ad un quadro alla Galleria degli Uffizi,ma sotto la punta dell’iceberg c’è la montagna del degrado quotidiano. Firenze convive da molti anni con l’onda lunga del turismo giovanile, che passa, studia, lascia un segno e se ne va. La maggior parte di loro è attratta dalle bellezze della città, ma anche dalla vita notturna del capoluogo toscano. Una movida alimentata da locali concentrati in poche piazze,di là d’Arno si dice a Firenze, e vissuta senza limiti.

 

MATTEO RENZI E CARLO DE BENEDETTI A LA REPUBBLICA DELLE IDEE A firenze MATTEO RENZI E CARLO DE BENEDETTI A LA REPUBBLICA DELLE IDEE A firenze

In piazza Santo Spirito, cuore di questa marea che inizia a salire la sera e si ritrae la mattina all’alba, è un’abitudine ritrovarsi a camminare fra un mare di bottiglie. Per questa ragione il Comune ha deciso di adottare la strategia dell’idrante. In pratica alle due di notte, nelle zone della movida, i camion cisterna usati per la pulizia delle strade vengono utilizzati per annaffiare i turisti stranieri, molti dei quali già un pezzo oltre la soglia consentita da qualsiasi etilometro.

Abbronzarsi a Firenze Abbronzarsi a Firenze

 

Insomma, a quell’ora scatta il coprifuoco. «È un modo per dire a tutti che a quell’ora la festa è finita», spiega Bianchi della Confesercenti, «e che ci sono anche i residenti». Il fenomeno del Pub crawl a Firenze è meno evidente rispetto ad altre città, colpisce molto di più la concentrazione in luoghi ben precisi e segnalati dalle guide. Ed è lì che gli stranieri danno libero sfogo alle proprie voglie.

 

degrado a firenze 3degrado a firenze 3

Anzi,agli istinti repressi,visto che possono fare ciò che a casa loro non riescono a fare. Perché questa è la Disneyland del turismo. E come in un parco giochi a tema libero c’è chi sceglie di fare sesso per strada,considerando la cosa del tutto normale, al punto che i telefonini raccontano tutto. «Okey, okey, no problem... », dice il giovane Casanova preso da una irrefrenabile passione poco prima della mezzanotte nel pieno centro di Firenze. Forse ha più birra in corpo lui che una spina di un pub.

 

ATAF IN SCIOPERO TRAFFICO IN TILT A FIRENZE ATAF IN SCIOPERO TRAFFICO IN TILT A FIRENZE RENZI IL MOSTRO DI FIRENZE RENZI IL MOSTRO DI FIRENZE

Ma vuoi mettere l’effetto che fa? Certo il Comune di Firenze potrebbe intensificare i controlli (in alcune aree, tipo Piazzale Michelangelo, non esiste alcun tipo di sorveglianza odi controllo) e punire severamente chi commette questo genere d’idiozia. Le leggende sui turisti italiani che venivano multati in Svizzera per le carte delle caramelle gettate a terra potremmo trasformarle in realtà. Ma all’incontrario però, voi pagate, noi incassiamo...

 

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN SALMAN E STARMER) PER UN CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI: IL “MACELLAIO” DI MOSCA (CIT. BIDEN) VOLEVA I NEGOZIATI SUBITO, NON LA TREGUA, CHE INVECE RICALCA LE RICHIESTE DI ZELENSKY – “MAD VLAD” SI STA RENDENDO CONTO CHE IN GIRO C’È UNO PIÙ PAZZO DI LUI: L’INSOSTENIBILE BIPOLARISMO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO È LOGORANTE ANCHE PER MOSCA. UNO CHE DOPO AVER ANNUNCIATO DI AVER SOSPESO ARMI E CIA A KIEV, OPLÀ!, ORA HA RINCULATO. E MINACCIA “SANZIONI DEVASTANTI” SE PUTIN NON ACCETTERÀ L’ACCORDO…

wanna marchi stefania nobile davide lacerenza

CRONACHE DI CASA MARCHI – QUANDO WANNA DICEVA AL “GENERO” LACERENZA: “PORCO, TI DOVRESTI VERGOGNARE, MERITI SOLO LA MORTE” – TRA LE INTERCETTAZIONI DELL’ORDINANZA DI ARRESTO DEL TITOLARE DELLA ''GINTONERIA'' E DI STEFANIA NOBILE, SONO CUSTODITE ALCUNE FRASI STRACULT DELL’EX TELE-IMBONITRICE – LA MITICA WANNA RACCONTA UNA SERATA IN CUI DAVIDONE “TIRA FUORI LA DROGA”: “L’HA FATTA DAVANTI A ME, IO HO AVUTO UNA CRISI E MI SONO MESSA A PIANGERE” – LA DIFESA DI FILIPPO CHAMPAGNE E LA “PREVISIONE”: “IO CREDO CHE ARRIVERÀ UNA NOTIZIA UNO DI ‘STI GIORNI. ARRIVERÀ LA POLIZIA, LI ARRESTERANNO TUTTI. PERCHÈ DAVIDE ADDIRITTURA SI PORTA SEMPRE DIETRO LO SPACCIATORE..."

volodymyr zelensky bin salman putin donald trump xi jinping

DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI SONO STATI IL MASSICCIO LANCIO DI DRONI DI KIEV SU MOSCA, CHE HA COSTRETTO A CHIUDERE TRE AEROPORTI CAUSANDO TRE VITTIME CIVILI, E LA MEDIAZIONE DI BIN SALMAN CON TRUMP - E' BASTATO L’IMPEGNO MILITARE DI MACRON E STARMER PER DIMOSTRARE A PUTIN CHE KIEV PUÒ ANCORA FARE MOLTO MALE ALLE FRAGILI DIFESE RUSSE - NON SOLO: CON I CACCIA MIRAGE FRANCESI L'UCRAINA PUÒ ANDARE AVANTI ALTRI SEI-OTTO MESI: UN PERIODO INACCETTABILE PER TRUMP (ALL'INSEDIAMENTO AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LA GUERRA “IN 24 ORE”) – ORA CHE MOSCA SI MOSTRA “SCETTICA” DAVANTI ALLA TREGUA, IL TYCOON E IL SUO SICARIO, JD VANCE, UMILIERANNO PUBBLICAMENTE ANCHE PUTIN, O CONTINUERANNO A CORTEGGIARLO? - LA CINA ASPETTA AL VARCO E GODE PER IL TRACOLLO ECONOMICO AMERICANO: TRUMP MINIMIZZA IL TONFO DI WALL STREET (PERDITE PER 1000 MILIARDI) MA I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI LO HANNO GIÀ SCARICATO…

elly schlein nicola zingaretti donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CHE FIGURA DI MERDA PER IL PD MALGUIDATO DA ELLY SCHLEIN: A BRUXELLES, TOCCATO IL FONDO, IL PD HA COMINCIATO A SCAVARE FACENDOSI SCAVALLARE ADDIRITTURA DAL PARTITO DI GIORGIA MELONI – SE FDI NON POTEVA NON VOTARE SÌ AL PROGETTO “REARM EUROPE” DELLA VON DER LEYEN, I DEM, CHE ADERISCONO AL PARTITO SOCIALISTA, SI SONO TRASFORMATI IN EURO-TAFAZZI: 10 HANNO VOTATO A FAVORE, 11 SI SONO ASTENUTI (E SOLO GRAZIE ALLA MEDIAZIONE DEL CAPOGRUPPO ZINGARETTI I FEDELISSIMI DI ELLY, DA TARQUINIO A STRADA, NON HANNO VOTATO CONTRO URSULA) – I FRATELLINI D’ITALIA, INVECE, DOPO AVER INGOIATO IL SI', PER NON FAR INCAZZARE TRUMP, SI SONO ASTENUTI SULLA RISOLUZIONE SULL’UCRAINA. LA SCUSA UFFICIALE? "NON TIENE CONTO" DELL’ACCORDO A RIAD TRA USA E UCRAINA. INVECE GLI EURO-MELONI PRETENDEVANO UN RINGRAZIAMENTO DEL  PARLAMENTO EUROPEO A "KING DONALD" PER IL CESSATE IL FUOCO TRA MOSCA E KIEV (CHE, TRA L'ALTRO, PUTIN NON HA ANCORA ACCETTATO...)

philippe donnet andrea orcel francesco gaetano caltagirone

DAGOREPORT: GENERALI IN VIETNAM - LA BATTAGLIA DEL LEONE NON È SOLO NELLE MANI DI ORCEL (UNCREDIT HA IL 10%), IRROMPE ANCHE ASSOGESTIONI (CHE GESTISCE IL VOTO DEI PICCOLI AZIONISTI) - AL CDA DEL PROSSIMO 24 APRILE, ORCEL POTREBBE SCEGLIERE LA LISTA DI MEDIOBANCA CHE RICANDIDA DONNET (E IN FUTURO AVER VIA LIBERA SU BANCA GENERALI) – ALTRA IPOTESI: ASTENERSI (IRREALE) OPPURE POTREBBE SOSTENERE ASSOGESTIONI CHE INTENDE PRESENTARE UNA LISTA PER TOGLIERE VOTI A MEDIOBANCA, AIUTANDO COSI’ CALTA (E MILLERI) A PROVARE A VINCERE L’ASSEMBLEA - COMUNQUE VADA, SI SPACCHEREBBE IN DUE IL CDA. A QUEL PUNTO, PER DONNET E NAGEL SARÀ UN VIETNAM QUOTIDIANO FINO A QUANDO CALTA & MILLERI PORTERANNO A TERMINE L’OPA DI MPS SU MEDIOBANCA CHE HA IN PANCIA IL 13% DI GENERALI…

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...