1. IL VERO PATTO FRA RENZI, BERLUSCONI E VERDINI È UNO E SOLO UNO: PALAZZO CHIGI AL SINDACO IN CAMBIO DI GARANZIE PERSONALI PER IL FUTURO AL FIDANZATO DI FRANCESCA PASCALE. E’ QUESTO IL SENSO DELL’ACCORDO SULLA LEGGE ELETTORALE: FORZA ITALIA SI ACCONTENTA DI PERDERE PER SALVARE IL BOSS DI ARCORE E I FEDELISSIMI 2. LE “EVOLUZIONI” GIUDIZIARIE IN ARRIVO SULL’ASSE NAPOLI/MILANO PER IL PADRONE DI FORZA ITALIA INFATTI SONO TANTE E I SUOI AVVOCATI GLI RICORDANO IL CASO PARMALAT DI CALISTO TANZI CHE, NONOSTANTE LA EX CIRIELLI, ANDÒ IN PRIGIONE E NON AI DOMICILIARI 3. IL CAV. ESPLODE CON FITTO: COMANDO IO E INSEDIO TOTI, SE NON TI VA QUELLA È LA PORTA 4. NEL TRANSATLANTICO TUTTI DANNO LA COLPA A DARIO FRANCESCHINI DEL PASTICCIO IMU-BANKITALIA: SE È VERO, LUI LO FA PER INCASINARE LE ACQUE A FAVORE DI RENZI 5. BAGARRE IN COMMISSIONE SULLA LEGGE ELETTORALE, ALTRO CHE PERCORSO CONDIVISO

DAGOREPORT
Più il testo dell'accordo che formalmente è sulla legge elettorale viene radiografato, più ne emerge il significato reale: si tratta di una sconfitta elettorale a tavolino che Berlusconi si rassegna ad accettare caricandola sul volto e sulle spalle di Toti Giovanni, ma con la garanzia che nessuna "vendetta" o nessuna "persecuzione" il prossimo Governo consumerà ai suoi danni, ai danni della sua azienda o della sua famiglia e che i suoi fedelissimi a partire proprio da Verdini Denis, attraverso le liste bloccate, potranno vedersi assicurati 5 anni (se la legislatura dura per intero) di immunità parlamentare mentre Renzi sarà tranquillamente impegnato a governare, salvando o rottamando l'Italia da Palazzo Chigi.

La domanda è: quando accadrà tutto ciò? Tutto sommato, a Berlusconi interessa poco se a maggio, a giugno, a ottobre, o nella primavera del 2015.

Non è la stessa cosa nei pensieri di Denis Verdini, il quale ha sempre sostenuto apertamente di perseguire con caparbietà una sola linea senza subordinate: elezioni subito, al più presto, al più presto possibile: nei tempi brevi lo zoccolo berlusconiano regge ancora bene e può raggiungere un risultato superiore al 20%, ma nei tempi medi, anche solo l'orizzonte di un anno, tutto diventa incerto e lo zoccolo per la molteplicità degli accadimenti che possono intervenire nel tempo rende tutto nebuloso.

Il Cavaliere ha però l'ossessione di essere lui il capo di un partito unico che in prospettiva gli possa servire come forte scudo per qualunque tipo di evoluzione giudiziaria, le quali non sono poche e sono tutte insidiose sull'asse Milano/Napoli.
Dopo la condanna definitiva a 4 anni di reclusione per frode fiscale la sua fedina penale rischia di appesantirsi non poco. A Milano Berlusconi ha totalizzato recentemente condanne per dodici anni in tre procedimenti.

I quattro anni del processo Mediaset, i 7 anni in primo grado per concussione e prostituzione minorile nel dibattimento Ruby e poi un anno di reclusione per concorso in rivelazione di segreto d'ufficio in seguito alla pubblicazione sul Giornale dell'intercettazione Fassino/Consorte che è caduta in prescrizione. Sul processo Ruby si è in attesa dell'appello e potrebbe approdare in Corte d'Appello intorno a Pasqua per chiudersi in poche udienze. Entro fine anno, dunque, la Corte di Cassazione potrebbe emettere la sentenza definitiva e se dovesse confermare la condanna a 7 anni e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici Berlusconi dovrebbe affrontare in totale 11 anni di carcere.

Perderebbe infatti i benefici dell'indulto (che ha ridotto da 4 a 1 anno la pena da scontare per la frode fiscale) e dunque ai 7 anni del processo Ruby se ne aggiungerebbero altri 4. Nel frattempo l'11 febbraio si apre il processo di Napoli nel quale il leader di Forza Italia è accusato di corruzione insieme a Valter Lavitola per la compravendita di senatori che portarono la caduta del Governo di Prodi Romano nel 2008. Mentre altre indagini continuano come quello sulla corruzione in atti giudiziari del Ruby-ter.

In questo quadro giudiziariamente così complesso, è stato spiegato a Berlusconi dai suoi avvocati, che paradossalmente egli potrebbe esser vittima di una legge ad personam che la sua maggioranza parlamentare approvò nel 2005, la ex Cirielli: il condannato ultrasettantenne può scontare la pena agli arresti domiciliari, dice può non deve. E c'è almeno un esempio illustre: Tanzi Calisto condannato per la bancarotta della Parmalat, è di soli due anni più giovane di Berlusconi.

Presentarsi a questi appuntamenti da capo del partito unico dell'opposizione può quanto meno, tornare utile sotto molti punti di vista....

2. Fra Berlusconi e Fitto Raffaele sono volate parole grosse a via del Plebiscito. Un Berlusconi insolitamente risoluto ha detto chiaro e tondo all'ex giovane pugliese che la linea la decide lui, che Toti è designato ad esser il suo unico plenipotenziario e chi non è d'accordo puo' infilare la porta. Ed il povero Fitto sta facendo anche i conti con il suo gruppetto di parlamentari che orami lo contestano apertamente da quando si è lasciato strumentalizzare quale capo degli estremisti all'epoca della scissione di Alfano e C. senza ottenere nulla se non il risultato di essere utilizzato dai Verdini e dalle Santadichè e poi abbandonato a se stesso.

In realtà l'ostilità del Cavaliere verso Fitto non è una cosa nè recente, ne superficiale: lo ritiene espressione della vecchia politica e non a caso senza fargli neppure una telefona gli ha inflitto davanti ai suoi 5000 sostenitori baresi sabato scorso una pesante umiliazione. Intanto, il Presidente della commissione Affari costituzionali della Camera Sisto ha ormai abbandonato la corrente di Fitto perchè reclutato fra le fila verdiniane

3. Dario Franceschini, dicono apertamente nel Transatlantico di Montecitorio, è il vero responsabile del pasticcio del decreto IMU Banca d'Italia. Non è la prima volta che il neo renziano costringe la Camera o il Senato a dei tour de forces all'ultimo minuto utile, dell'ultimo giorno utile prima della scadenza di decreti. Tanto che in molti ritengono che ormai lo faccia apposta perchè sta con abilità sobillando l'azione del Governo di Enrico Letta perchè in fondo ha la necessità di rifarsi - e forse si illude molto - una nuova verginità agli occhi di Renzi aiutando fortemente il percorso verso le elezioni politiche anticipate.

4. Non si è mai visto che il testo di una proposta di legge, come sta avvenendo con quella elettorale, sia portato in Aula senza che vi sia stato un voto legittimo e democratico da parte della Commissione sia sul testo base sia sul mandato al relatore. In una canea impossibile il presidente della commissione, Sisto, ha fatto finta di far effettuare una doppia votazione che in realtà non vi è mai stata consumando una forzatura che è un grave vulnus al procedimento legislativo e che la dice lunga sul tentativo di mini golpe che si sta cercando di portare avanti per fare approvare dalla Camera un testo di legge fra forzature e incongruenze.

Ma non si era detto che le regole andavano scritte insieme in modo ordinato e trasparente? In realtà ormai la fretta sembra esser la parola d'ordine perchè in diversi perseguono un solo obiettivo: elezioni, elezioni, elezioni a qualunque costo. Renzi da lontano sorride e tacitamente ringrazia. E tutto sembra andare per il verso giusto a meno che nei prossimi giorni una clamorosa frattura all'interno di Forza Italia di deputati e di senatori di cui già si vedono tanti indizi non farà naufragare un accordo che di per se è costruito sull'argilla sia sul piano politico che ancor più sul piano tecnico. Scambio tra Palazzo Chigi e tutele al Grande Condannato a parte, ovviamente.

 

 

RENZI E BERLUSCONI PROFONDA SINTONIA Berlusconi stringe la mano a Denis Verdini coordinatore del PDL IL CAPODANNO DI SILVIO BERLUSCONI E FRANCESCA PASCALE RENZI E LETTA ALL ASSEMBLEA NAZIONALE PDfassino sfondo consorte da IlSole24OreFOTOMONTAGGIO RUBY TRIBUNALE DI MILANO - DA QUINKraffaele fitto silvio berlusconi FRANCESCHINI ALLA LEOPOLDA FRANCESCO PAOLO SISTO TWITTATO DA CRUCIANIfrancesco paolo sisto

Ultimi Dagoreport

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO" TUTTO COCA, CHAMPAGNE E ESCORT, CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN SALMAN E STARMER) PER UN CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI: IL “MACELLAIO” DI MOSCA (CIT. BIDEN) VOLEVA I NEGOZIATI SUBITO, NON LA TREGUA, CHE INVECE RICALCA LE RICHIESTE DI ZELENSKY – “MAD VLAD” SI STA RENDENDO CONTO CHE IN GIRO C’È UNO PIÙ PAZZO DI LUI: L’INSOSTENIBILE BIPOLARISMO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO È LOGORANTE ANCHE PER MOSCA. UNO CHE DOPO AVER ANNUNCIATO DI AVER SOSPESO ARMI E CIA A KIEV, OPLÀ!, ORA HA RINCULATO. E MINACCIA “SANZIONI DEVASTANTI” SE PUTIN NON ACCETTERÀ L’ACCORDO…

wanna marchi stefania nobile davide lacerenza

CRONACHE DI CASA MARCHI – QUANDO WANNA DICEVA AL “GENERO” LACERENZA: “PORCO, TI DOVRESTI VERGOGNARE, MERITI SOLO LA MORTE” – TRA LE INTERCETTAZIONI DELL’ORDINANZA DI ARRESTO DEL TITOLARE DELLA ''GINTONERIA'' E DI STEFANIA NOBILE, SONO CUSTODITE ALCUNE FRASI STRACULT DELL’EX TELE-IMBONITRICE – LA MITICA WANNA RACCONTA UNA SERATA IN CUI DAVIDONE “TIRA FUORI LA DROGA”: “L’HA FATTA DAVANTI A ME, IO HO AVUTO UNA CRISI E MI SONO MESSA A PIANGERE” – LA DIFESA DI FILIPPO CHAMPAGNE E LA “PREVISIONE”: “IO CREDO CHE ARRIVERÀ UNA NOTIZIA UNO DI ‘STI GIORNI. ARRIVERÀ LA POLIZIA, LI ARRESTERANNO TUTTI. PERCHÈ DAVIDE ADDIRITTURA SI PORTA SEMPRE DIETRO LO SPACCIATORE..."

volodymyr zelensky bin salman putin donald trump xi jinping

DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI SONO STATI IL MASSICCIO LANCIO DI DRONI DI KIEV SU MOSCA, CHE HA COSTRETTO A CHIUDERE TRE AEROPORTI CAUSANDO TRE VITTIME CIVILI, E LA MEDIAZIONE DI BIN SALMAN CON TRUMP - E' BASTATO L’IMPEGNO MILITARE DI MACRON E STARMER PER DIMOSTRARE A PUTIN CHE KIEV PUÒ ANCORA FARE MOLTO MALE ALLE FRAGILI DIFESE RUSSE - NON SOLO: CON I CACCIA MIRAGE FRANCESI L'UCRAINA PUÒ ANDARE AVANTI ALTRI SEI-OTTO MESI: UN PERIODO INACCETTABILE PER TRUMP (ALL'INSEDIAMENTO AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LA GUERRA “IN 24 ORE”) – ORA CHE MOSCA SI MOSTRA “SCETTICA” DAVANTI ALLA TREGUA, IL TYCOON E IL SUO SICARIO, JD VANCE, UMILIERANNO PUBBLICAMENTE ANCHE PUTIN, O CONTINUERANNO A CORTEGGIARLO? - LA CINA ASPETTA AL VARCO E GODE PER IL TRACOLLO ECONOMICO AMERICANO: TRUMP MINIMIZZA IL TONFO DI WALL STREET (PERDITE PER 1000 MILIARDI) MA I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI LO HANNO GIÀ SCARICATO…

elly schlein nicola zingaretti donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CHE FIGURA DI MERDA PER IL PD MALGUIDATO DA ELLY SCHLEIN: A BRUXELLES, TOCCATO IL FONDO, IL PD HA COMINCIATO A SCAVARE FACENDOSI SCAVALLARE ADDIRITTURA DAL PARTITO DI GIORGIA MELONI – SE FDI NON POTEVA NON VOTARE SÌ AL PROGETTO “REARM EUROPE” DELLA VON DER LEYEN, I DEM, CHE ADERISCONO AL PARTITO SOCIALISTA, SI SONO TRASFORMATI IN EURO-TAFAZZI: 10 HANNO VOTATO A FAVORE, 11 SI SONO ASTENUTI (E SOLO GRAZIE ALLA MEDIAZIONE DEL CAPOGRUPPO ZINGARETTI I FEDELISSIMI DI ELLY, DA TARQUINIO A STRADA, NON HANNO VOTATO CONTRO URSULA) – I FRATELLINI D’ITALIA, INVECE, DOPO AVER INGOIATO IL SI', PER NON FAR INCAZZARE TRUMP, SI SONO ASTENUTI SULLA RISOLUZIONE SULL’UCRAINA. LA SCUSA UFFICIALE? "NON TIENE CONTO" DELL’ACCORDO A RIAD TRA USA E UCRAINA. INVECE GLI EURO-MELONI PRETENDEVANO UN RINGRAZIAMENTO DEL  PARLAMENTO EUROPEO A "KING DONALD" PER IL CESSATE IL FUOCO TRA MOSCA E KIEV (CHE, TRA L'ALTRO, PUTIN NON HA ANCORA ACCETTATO...)