matteo salvini ponte sullo stretto di messina meme vignetta

UN PONTE SENZA FONDO – SENZA CLAMORE, NEL DECRETO "TERRE RARE" IL GOVERNO HA FATTO UN REGALO ALLA SOCIETÀ “STRETTO DI MESSINA” E AL CONSORZIO EUROLINK: SARÀ POSSIBILE PORTARE I COSTI DI REALIZZAZIONE OLTRE IL TETTO PREVISTO DI 14 MILIARDI DI EURO, PROCEDERE CON I LAVORI A “STRALCI”, CIOÈ A PEZZETTI, E ASSUMERE 50 PERSONE IN PIÙ – E LE SOCIETÀ PRIVATE POTRANNO CHIEDERE PENALI FINO AL 10% DEL MANCATO GUADAGNO NEL CASO IN CUI L’OPERA NON VENGA TERMINATA…

Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per “la Repubblica”

 

matteo salvini con il plastico del ponte sullo stretto di messina

Nuove assunzioni, la possibilità di aumentare i costi a vantaggio dei privati e addirittura il via libera all'approvazione «a stralci», cioè a pezzetti, del progetto esecutivo della grande opera. Consentendo ai privati di avviare i lavori anche senza che l'iter autorizzativo sia completato e di chiedere penali fino al 10 per cento del mancato guadagno per gli stralci che non saranno realizzati.

 

Peccato che non parliamo di una strada, che può diventare percorribile e quindi di pubblico utilizzo a pezzetti, ma di un ponte: anzi del Ponte che non c'è per antonomasia, quello sullo Stretto.

 

MATTEO SALVINI E IL PONTE SULLO STRETTO - MEME

«Il governo con questo decreto ha deciso di trasformarsi in un bancomat di Stato senza avere garanzia che il Ponte a campata unica possa realizzarsi, considerati gli imponenti rilievi tecnici mossi sull'opera anche da organismi dello Stato», dice il deputato di Alleanza verdi e sinistra Angelo Bonelli, firmatario dell'esposto che ha fatto aprire una indagine in procura a Roma sul piano "Salvini" per il Ponte.

 

Senza fare molto clamore nel decreto "terre rare" approvato in Consiglio dei ministri il governo Meloni fa un grande regalo alla società Stretto di Messina, rimessa in piedi per volere di Matteo Salvini, e soprattutto ai privati del consorzio Eurolink. Un regalo che modifica innanzitutto il decreto del 2023 per venire incontro alle difficoltà incontrate nell'iter autorizzativo di un'opera progettata ormai quasi venti anni fa […]

 

progetto ponte sullo stretto di messina

Ecco dunque che con il decreto appena varato in Cdm viene cancellato il riferimento al 31 luglio 2024 come termine per l'approvazione del progetto esecutivo. Il progetto potrà essere approvato anche per «stralci funzionali». In sostanza i privati, in base al vecchio contratto, potranno subito avere il via libera per un primo stralcio e se poi il secondo stralcio non andrà in porto potranno chiedere il 10 per cento del valore della parte non realizzata: in sostanza con questa norma la Stretto di Messina potrà pagare i privati senza alcuna garanzia che l'opera verrà realizzata nel suo complesso perché magari, come si potrebbe scoprire, nei fondali si trovano sorprese.

MATTEO SALVINI E IL PLASTICO DEL PONTE SULLO STRETTO

 

Ma c'è di più: con il decreto "terre rare" non solo si consente alla Stretto di Messina di assumere altre cinquanta persone rispetto alle cento già autorizzate (con aumento dei costi per la spa pubblica di almeno 2 milioni di euro all'anno) ma si alza il tetto di spesa che era stato fissato a 14 miliardi di euro nella manovra di bilancio. Come? Inserendo dopo la frase «in base alle tariffe vigenti nell'anno 2023», la frase «laddove applicabili».

 

progetto ponte sullo stretto di messina 3

E chi stabilisce che nei contratti con i privati (al momento segretati e non pubblici) sia corretto aumentare i costi a carico dello Stato? Esperti nominati dal ministero delle Infrastrutture e non un organismo terzo dello Stato come la Corte dei conti o il Cipess. […]

 

PONTE SULLO STRUTTO - BY EMILIANO CARLI

ponte sullo stretto di messina dataroom

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...