
"UNA VOLTA HO FATTO UNA BATTUTA SUL FATTO CHE POTESSE VINCERE IL NAPOLI E LUI TIFA JUVE. MI HA DATO PUGNI AL TORACE" - IL RACCONTO DI UNA DONNA RESIDENTE A TORINO, MALTRATTATA PER VENT'ANNI DAL MARITO CARABINIERE (CHE RISCHIA FINO A TRE ANNI I CARCERE) - I FIGLI DELLA COPPIA HANNO RIVELATO I MALTRATTAMENTI CHE SUBIVANO: "ERO SEMPRE IN ANSIA, UNA VOLTA SI MISE A URLARE PERCHÉ MI ERO VACCINATO CONTRO IL COVID"
Estratto dell'articolo di Giada Lo Porto per www.repubblica.it
«Una volta in tv c’era Juve-Napoli, io avevo fatto una battuta sul fatto che potesse vincere il Napoli, lui tifa Juve. Mi ha dato pugni al torace». Questo — uno degli episodi raccontati in aula da una donna maltrattata per vent'anni dal marito carabiniere del nucleo radiomobile per cui la procura di Torino oggi ha chiesto tre anni di carcere — sarebbe accaduto una decina di anni fa. […] Lui l'avrebbe picchiata dopo il gol di Llorente.
L'uomo aveva provato a difendersi chiamando a testimoniare i colleghi carabinieri. "La mia ex moglie mi voleva avvelenare – aveva raccontato – avevo coliche renali dopo avere mangiato il cibo che preparava". La pm Livia Locci ha trovato della documentazione reperita negli archivi dell'Arma che lo smentisce e dimostra che l'uomo aveva disturbi intestinali dal 1989, parecchi anni prima dell'inizio della relazione. Insomma la cucina della moglie non c'entra nulla.
[…] Secondo la pm inoltre il racconto dei due figli della coppia avvalora la tesi dell'accusa. "Ero sempre in ansia - ha detto uno di loro - perché temevo di continuo che potesse succedere qualcosa. Una volta mio padre si mise a urlare perché mi ero vaccinato contro il Covid: lui era contrario, non credeva al vaccini". La donna è costituita parte civile con l'avvocato Alessandra Lentini.
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