QUI RADIO COLLE: BASTA TIRARE PER LA GIACCHETTA MATTARELLA – UGO MAGRI: “CHI A GRAN VOCE GLI CHIEDE DI STOPPARE LA LEGGE SULL'AUTONOMIA DIFFERENZIATA, COMMETTE UNA QUANTITÀ DI STRAFALCIONI. PRESUPPONE CHE SERGIO MATTARELLA ANCORA NON SAPPIA IL DA FARSI; IGNORA CHE UN ESAME ACCURATO È GIÀ LA PRASSI COSTANTE AL QUIRINALE; DÀ LA FALSA IMPRESSIONE CHE IL CAPO DELLO STATO SI MOBILITI SU ‘INPUT’ DEI PARTITI, IN QUESTO CASO DEL M5S” – LA FRECCIATINA ALLA SINISTRA: “L’AUTONOMIA È UNA LEGGE APPLICATIVA DEL FAMOSO TITOLO V…”
STEFANO PATUANELLI FRANCESCO SILVESTRI
1. IL FARO DEL COLLE SULLA RIFORMA TEMPI LUNGHI PER L’ESAME
Estratto dell’articolo di Marzio Breda per il “Corriere della Sera”
Data la delicatezza della materia e il clamore che da mesi segna il dibattito politico, le pressioni sul garante della Costituzione erano prevedibili. Ma non così istantanee e dai toni ultimativi.
Sergio Mattarella ha avuto appena il tempo di vedersi recapitare il disegno di legge sull’autonomia differenziata, che si è subito sentito chiedere di rinviarlo alle Camere, opponendo un suo rifiuto a firmarla.
sergio mattarella e giorgia meloni
E gli è stato ricordato […] che l’articolo 74 della Carta costituzionale contempla proprio questa prerogativa. Solo che lo schema di lavoro in quel palazzo non funziona in questa maniera e di sicuro lassù non si approva, o boccia, una misura votata dal Parlamento con la fretta con cui si liquida una pratica fastidiosa.
Tanto più se si tratta di una legge di sistema. Serve […] un’analisi rigorosa fino alle virgole. Per la quale agli uffici giuridici del Colle e allo stesso capo dello Stato non possono bastare pochi giorni. Non solo. La riforma […] sta ormai mettendo in allarme per contrapposte ragioni l’opinione pubblica del Nord e del Sud. Per cui è dato comunque per sicuro un referendum […] e un ricorso alla Consulta […].
STEFANO PATUANELLI FRANCESCO SILVESTRI
Ma restando al Quirinale, se uno cercasse di capire come la pensa Mattarella basterebbero i commenti del governatore del Veneto Luca Zaia.
Commenti ispirati a una ragionevole sicurezza che la legge andrà in porto, dopo lo scambio simultaneo tra premierato e, appunto, autonomia. Di quest’ultima, tra l’altro, si tende a dimenticare che si tratta di una legge applicativa del famoso Titolo V.
Negli ultimi trent’anni solo tre leggi sono stante rinviate alle Camere: da Ciampi una per mancata copertura finanziaria, da Napolitano quella sul caso Eluana, da Mattarella quella sulle mine anti uomo.
2. AUTONOMIA IL FARO DEL QUIRINALE
Estratto dell’articolo di Ugo Magri per “La Stampa”
Chi tira il presidente della Repubblica per la giacca, e a gran voce gli chiede di stoppare la legge sull'autonomia differenziata, commette una quantità di strafalcioni. Presuppone che Sergio Mattarella, da quasi dieci anni sul Colle, ancora non sappia il da farsi e debba farselo suggerire; ignora che un esame accurato e senza sconti dei provvedimenti è già la prassi costante al Quirinale; dà la falsa impressione che il capo dello Stato si mobiliti su «input» dei partiti, in questo caso del M5S.
I cui capigruppo, Francesco Silvestri e Stefano Patuanelli, sollecitano il presidente a esercitare le proprie prerogative (scolpite all'articolo 74 della Costituzione) e a rinviare alle Camere il testo della riforma per una nuova deliberazione che peraltro, con la maggioranza attuale, già si intuisce come andrebbe a finire.
BANDIERE DELLE REGIONI ALLA CAMERA DOPO L APPROVAZIONE DELL AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Sarà per queste ragioni o per altre ancora che ieri, nonostante fosse domenica, fonti presidenziali hanno messo in chiaro alcuni concetti. Il presidente, è stato puntualizzato tramite l'Agenzia Ansa, dedicherà alla legge appena giunta sulla sua scrivania «lo stesso scrupolo e la stessa attenzione riservata a ogni altro provvedimento». Traduzione: non è che di regola Mattarella mortifica il proprio ruolo limitandosi a fare da passacarte e invece stavolta […] vi presterà più cura del solito. Come sempre il testo verrà passato ai raggi x.
SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI
Altra precisazione raccolta dall'Ansa negli ambienti del Quirinale: la legge approvata alla Camera ha una struttura complessa, si richiama al cosiddetto Titolo V della Costituzione riscritto nel 2001 dalla maggioranza politica di allora e definisce in 11 articoli il quadro normativo delle intese tra lo Stato centrale e quelle Regioni che, eventualmente, chiederanno l'autonomia differenziata in una o più delle 23 materie consentite.
SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI
La riforma Calderoli prevede ricaschi importanti per le finanze pubbliche, da prendere anch'essi in considerazione. Il presidente della Repubblica […] «si riserva di prendere il giusto tempo» per valutare e decidere prima di promulgare la legge. Ma questo approfondimento è «appena incominciato», perciò non si possono pretendere verdetti fulminei, in quattro e quattr'otto.
Quanto alle eventuali criticità del testo, sul Colle le bocche sono cucite. Nulla filtra al riguardo, né sarebbe corretto. Cosicché gli unici punti di riferimento […] sono costituiti, per adesso, dal suoi numerosi interventi pubblici in materia di autonomia, peraltro sempre rispettosi del Parlamento e senza alcuna intenzione di interferire con le sue decisioni.
SERGIO MATTARELLA ALL ACCADEMIA DEI LINCEI
Il presidente ha sempre mostrato rispetto per le varie articolazioni della Repubblica, definendo anche di recente le Regioni una grande conquista democratica; nello stesso tempo ha più e più volte ribadito quanto sia importante l'equilibrio territoriale, oltre che la necessità di perseguire lo sviluppo nazionale «nel suo insieme», senza accentuare gli storici divari tra il Nord il Sud e, soprattutto, senza spaccare il Paese.
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