michael oleary o leary o'leary ryanair lufthansa ita airways

IL RICATTO DI RYANAIR – LA “TASSA” D’IMBARCO DA 50 CENTESIMI A PASSEGGERO, INTRODOTTA CON LA MANOVRA PER TUTTI I MAGGIORI AEROPORTI ITALIANI, FA INFURIARE LA COMPAGNIA LOW COST, CHE MINACCIA RITORSIONI IN VISTA DEL GIUBILEO: “È UNA DECISIONE MIOPE E REGRESSIVA. QUESTO AUMENTO DELLA TASSAZIONE COSTRINGERÀ CI COSTRINGERÀ RIVEDERE  NOSTRI PIANI PER L'ITALIA NEL 2025” – QUALCUNO RICORDI AI VERTICI DI RYANAIR CHE LE COMPAGNIE LOW COST INCASSANO SOVVENZIONI DALLO STATO ITALIANO PER OLTRE 300 MILIONI L'ANNO...

Estratto dell’articolo di A. Bas. per “Il Messaggero”

 

michael o leary

A una persona ragionevole la domanda potrebbe apparire oziosa. Può un aumento di soli cinquanta centesimi su un volo intercontinentale proveniente da Paesi extra europei, e che generalmente costa centinaia di euro, mettere a rischio il Giubileo della Chiesa Cattolica? Verrebbe quasi da sorridere.

 

Eppure la norma inserita nella manovra del governo e che riguarda pochissimi aeroporti, solo quelli che fanno registrate un traffico annuale superiore a 10 milioni di passeggeri, ha mandato in tilt il management di Ryanair [...]

 

Il vettore ha definito la decisione «miope e regressiva». Minacciando che «questo aumento della tassazione costringerà le compagnie aeree, come Ryanair, a rivedere i propri piani per l'Italia nel 2025, con gravi conseguenze per la connettività, il turismo e i posti di lavoro, in particolare a Roma dove è necessaria una maggiore connettività aerea per sostenere il turismo in entrata nell'Anno Giubilare».

 

ryanair check in

Per Ryanair, invece, bisognerebbe seguire l'esempio della Svezia, dell'Ungheria, della Polonia, o per non andare troppo lontano della Calabria e del Friuli-Venezia Giulia che hanno preso la decisione «lungimirante» di abolire la tassa sugli imbarchi ottenendo in cambio più aerei e rotte […]

 

 L'aeroporto di Trieste, dove la Regione grazie alla sua autonomia ha potuto cancellare il balzello, si sta sviluppando a scapito di quello di Venezia. I passeggeri insomma, sono dirottati dove è più conveniente (si può immaginare che ci siano in giro più turisti interessati a visitare la città della laguna che Trieste).

ryanair 2

 

Man mano che le compagnie a basso prezzo hanno preso il sopravvento su quelle tradizionali, hanno capito di avere il coltello dalla parte del manico, soprattutto in un Paese come l'Italia dove i voli sono contesi da 38 aeroporti di interesse nazionale spesso uno vicino all'altro.

 

Le compagnie low cost, Ryanair in testa, sono attratte a colpi di sovvenzioni. L'Autorità dei trasporti le aveva quantificate in oltre 300 milioni l'anno. Il biglietto, insomma, costerà poco (e non sempre, visto che poi durante i periodi di punta i prezzi schizzano guidati dagli algoritmi), ma a pagare lo sconto sono spesso i cittadini italiani. Pure quelli che un aereo non l'hanno mai preso. Il ruolo di difensore del contribuente italiano a Ryanair, si addice veramente poco.

ryanair check in

 

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…