volodymyr zelensky vladimir putin kursk

RIUSCIRÀ L’OFFENSIVA UCRAINA NELLA REGIONE DI KURSK A COSTRINGERE I RUSSI A FERMARE L’AVANZATA NEL DONBASS? SE MOSCA DOVESSE MUTARE LA SUA STRATEGIA SOTTO LA PRESSIONE DI KIEV SIGNIFICHEREBBE CHE PUTIN NON HA RISERVE A SUFFICIENZA E IL SUO ESERCITO È MOLTO PIÙ DEBOLE DI QUANTO VORREBBE FARE CREDERE - GLI UCRAINI HANNO ANCORA PARECCHIE CARTE DA GIOCARE: BLOCCARE O ADDIRITTURA RICACCIARE INDIETRO I RUSSI NEL DONBASS PORTA A INDEBOLIRE I PIANI DI PUTIN – ZELENSKY: "STIAMO RAGGIUNGENDO I NOSTRI OBIETTIVI STRATEGICI. NON CI FERMIAMO…"

1. COSTRINGERE PUTIN A SPOSTARE FORZE A KURSK PER SALVARE IL DONBASS: LA SCOMMESSA UCRAINA

Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

VLADIMIR PUTIN - KURSK

In questa fase della guerra la domanda chiave diventa: riuscirà l’offensiva ucraina nella regione di Kursk a costringere lo Stato maggiore russo a fermare la sua avanzata nel Donbass per inviare truppe a tappare le falle? Se i russi dovessero mutare le loro strategie sotto pressione di Kiev, significherebbe fondamentalmente tre cose: 1) Putin non ha riserve a sufficienza e il suo esercito è molto più debole di quanto vorrebbe fare credere;

 

SOLDATI RUSSI CATTURATI DAGLI UCRAINI NELLA REGIONE DI KURSK

2) gli ucraini hanno ripreso l’iniziativa, dettano il passo, utilizzano al meglio le loro forze e hanno ancora parecchie carte da giocare; 3) bloccare o addirittura ricacciare indietro i russi nel Donbass porta a indebolire i piani annessionistici di Putin e a rimettere sul tavolo dei negoziati la questione di tutti i territori ucraini occupati.

In verità, ancora non sappiamo però se i comandi russi siano davvero pronti a ridispiegare il meglio delle loro unità per concentrarle su Kursk. […]

 

volodymyr zelensky con i primi f 16

Secondo l’esperto ucraino di cose militari, Roman Svitan: «Per i comandi di Kiev la situazione a Donetsk resta drammatica. I russi sono molto più forti, avanzano e gli ucraini non hanno modo di fermarli». E aggiunge: «Putin da tempo si era posto come obbiettivo principale quello di conquistare l’intero Donbass entro la fine dell’estate.

 

Intende raggiungere i confini regionali e quindi trincerare le sue truppe per poi attendere la fine dell’inverno. Lui privilegia il Donbass a Kursk, che ai suoi occhi resta un piccolo pezzo di terra russa che si può liberare più avanti senza grande sforzo». A quel punto l’azzardo ucraino rischia di rivelarsi perdente, a causa del dispendio di uomini e mezzi a Kursk. […]

AVANZATA DELLE TRUPPE UCRAINE IN RUSSIA - AGOSTO 2024

 

Su questi temi ragiona anche il generale 78enne Vincenzo Camporini, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica e della Difesa. «Mi sorprende che siano già trascorsi otto giorni (nove oggi, ndr ) e ancora manchi una efficiente risposta russa all’avanzata ucraina a Kursk. Mi sarei aspettato una reazione veloce.Non sembra che le truppe di Mosca abbiano forze adeguate, forse hanno sottovalutato il pericolo. L’area ormai è molto vasta, non sappiamo quanti soldati ucraini siano coinvolti, ma è chiaro che non si tratta affatto di un blitz veloce. Tutto questo si potrebbe tradurre in oggetto di un serio negoziato nel futuro. […]».

 

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

Conseguenze? «L’offensiva sta avendo risultati positivi per gli ucraini, che a loro volta impongono con durezza la richiesta del ritiro russo dai propri territori. Ma va aggiunto che questa posizione rispecchia i principi del diritto internazionale contrari all’acquisizione di territori con l’uso della forza». Camporini non si tira indietro nell’affrontare il dibattito che investe le posizioni del governo italiano sull’uso delle nostre armi in territorio russo in chiave offensiva. «Chi teme il rischio di escalation non sa di cosa parla. Sono convinto che i piani russi al momento non contemplino il ricorso alle armi nucleari tattiche. Interessante invece che il Cremlino sguarnisca Kaliningrad per mandare truppe a Kursk. Gli ucraini hanno la piena legittimità nell’utilizzare le armi fornite da noi occidentali per bloccare gli attacchi russi a Kursk, con buona pace di chi tra noi alleati è contrario. […] Ovvio che gli ucraini oggi hanno tutto il diritto di attaccare in territorio russo per difendersi».

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

 

2. ZELENSKY: «NON CI FERMIAMO» DRONI CONTRO GLI AEROPORTI RUSSI

Estratto dell’articolo di L.Cr. per il “Corriere della Sera”

Le colonne di soldati ucraini avanzano in territorio russo, nonostante tutto e smentendo i comunicati diffusi da Mosca. A nove giorni oggi dall’inizio dell’invasione della regione frontaliera di Kursk, gli ucraini si dimostrano in grado di tenere a bada la reazione nemica.

GLI UCRAINI RECENSISCONO I RISTORANTI DI KURSK IN RUSSIA

 

«La nostra avanzata a Kursk sta andando bene. Stiamo raggiungendo i nostri obiettivi strategici e siamo riusciti a fare prigionieri da scambiare coi nostri soldati», dichiara Volodymyr Zelensky. Ieri il presidente ucraino ha tenuto una riunione con i suoi maggiori collaboratori e il capo delle forze armate, generale Oleksandr Syrskyi, con l’intenzione di creare un’amministrazione temporanea incaricata di governare le zone occupate. […]

volodymyr zelensky - vertice nato a washington

Secondo gli analisti, le truppe ucraine impegnate nell’area sarebbero oltre 10.000; non si hanno informazioni sulla consistenza delle forze russe.

 

Tre giorni fa, ancora Syrskyi aveva dichiarato di controllare circa 1.000 chilometri quadrati. Se fosse confermato, ciò significherebbe che in meno di una settimana gli ucraini avrebbero occupato un territorio vasto più o meno quanto quello invaso dai russi tra gennaio e luglio scorsi.

Mosca ammette di avere perso una parte della regione, ma molto più limitata di quanto non affermi Kiev. Intanto cresce il numero dei civili russi sfollati dalle zone dei combattimenti. […]

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSKvolodymyr zelensky - vertice nato a washingtonattacco ucraino a kursk, in russia 5attacco ucraino a kursk, in russia 1GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSKvladimir putin GLI UCRAINI RECENSISCONO I RISTORANTI DI KURSK IN RUSSIA

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”