povia battiato

E IO MI PRENDERO’ CURA DI FRANCO BATTIATO – ALDO GRASSO: "QUANDO MUORE UN PERSONAGGIO IMPORTANTE SCATTA LA GARA A CHI L'HA CONOSCIUTO MEGLIO. IL COMMIATO PIÙ INCREDIBILE L'HA FIRMATO POVIA, IL CANTANTE PIÙ LONTANO CHE ESISTA DALLE SENSIBILITÀ DI BATTIATO. HA STRAZIATO LA CANZONE "LA CURA", PROMETTENDO DI PRENDERSI CURA DELLO SCOMPARSO. SE ANDATE SU YOUTUBE NE AVRETE LA PROVA" – VIDEO

 

Aldo Grasso per “Oggi”

 

giuseppe povia

Quando muore un personaggio importante nelle redazioni dei giornali e delle televisioni scatta la gara a chi l'ha conosciuto meglio e, di solito, i pezzi di commemorazione finiscono per parlare più dello scrivente che dell'illustre scomparso. È successo tante volte, è successo anche con Franco Battiato: «Mi ricordo quella volta che mi disse...», «Una sera Franco mi prese e mi confidò...», «Ho scritto con lui il testo di una canzone...», «Franco non era solo il cantante che tutti conoscono, per me era un amico», «Ho conosciuto Franco quando era un illustre sconosciuto...», e così via.

 

Tra i primi a commentare la scomparsa è stato Dario Franceschini, il ministro della Cultura: «Ci ha lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d'autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne».

 

E uno subito immagina Franceschini che canta «Cuccurucucu paloma/Ahia-ia-la-lai cantava/ Cuccurucucu pa/oma/ Ahia-ia-ia-lai cantava». «Ciao Stranizza d'amuri, Maestro di molti. Oggi piangiamo in tanti», scrive Levante su Instagram citando uno dei più noti brani in dialetto siciliano dell'artista. Più sobrio Marco Mengoni: «Che grande tristezza. Sono senza parole».

giuseppe povia

 

Per Roby Facchinetti «il mondo della musica ha perso un grande e impareggiabile artista. La tua sensibilità artistica e umana, ha saputo con nobiltà, trasmettere a noi tutti la grande bellezza della musica. Grazie e buon viaggio artista vero». Poi è toccato ai televisivi. «A te caro Franco, con il cuore colmo di tristezza dedico il mio silenzio nel ricordo delle emozioni e dei sorrisi che mi hai regalato», scrive Fabio Fazio. «Se ne va il più grande poeta contemporaneo. Dopo tante sofferenze, che la terra ti sia lieve», gli fa eco Simona Ventura.

 

povia

«Addio Maestro, che dispiacere! Ti ricorderemo sempre attraverso la tua meravigliosa musica, di cui avremo cura», dice Stefania Orlando. Ombretta Colli: »Franco Battiato è stato un amico del cuore, un compagno inseparabile fin dai primi anni della mia carriera musicale. Si presentò la prima volta alla porta di casa alle prime ore del mattino buttandomi giù dal letto. Non so cosa mi spinse ad aprire, so solo che poche ore dopo avevamo consolidato un'amicizia che mai si sarebbe allentata o scalfita».

 

franco battiato

Ma anche Caterina Caselli: «Battiato? L'ho scoperto io insieme a Guccini. Facevamo meditazione trascendentale». Ma il commiato più incredibile l'ha firmato Povia, il cantante più lontano che esista dalle sensibilità di Battiato. Ha straziato la canzone La cura, promettendo di prendersi cura dello scomparso. Se andate su YouTube ne avrete la prova.

franco battiato

povia con bandiera della serenissima sbagliataPOVIAPOVIA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…