Aldo Grasso per “Oggi”
Quando muore un personaggio importante nelle redazioni dei giornali e delle televisioni scatta la gara a chi l'ha conosciuto meglio e, di solito, i pezzi di commemorazione finiscono per parlare più dello scrivente che dell'illustre scomparso. È successo tante volte, è successo anche con Franco Battiato: «Mi ricordo quella volta che mi disse...», «Una sera Franco mi prese e mi confidò...», «Ho scritto con lui il testo di una canzone...», «Franco non era solo il cantante che tutti conoscono, per me era un amico», «Ho conosciuto Franco quando era un illustre sconosciuto...», e così via.
Tra i primi a commentare la scomparsa è stato Dario Franceschini, il ministro della Cultura: «Ci ha lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d'autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne».
E uno subito immagina Franceschini che canta «Cuccurucucu paloma/Ahia-ia-la-lai cantava/ Cuccurucucu pa/oma/ Ahia-ia-ia-lai cantava». «Ciao Stranizza d'amuri, Maestro di molti. Oggi piangiamo in tanti», scrive Levante su Instagram citando uno dei più noti brani in dialetto siciliano dell'artista. Più sobrio Marco Mengoni: «Che grande tristezza. Sono senza parole».
Per Roby Facchinetti «il mondo della musica ha perso un grande e impareggiabile artista. La tua sensibilità artistica e umana, ha saputo con nobiltà, trasmettere a noi tutti la grande bellezza della musica. Grazie e buon viaggio artista vero». Poi è toccato ai televisivi. «A te caro Franco, con il cuore colmo di tristezza dedico il mio silenzio nel ricordo delle emozioni e dei sorrisi che mi hai regalato», scrive Fabio Fazio. «Se ne va il più grande poeta contemporaneo. Dopo tante sofferenze, che la terra ti sia lieve», gli fa eco Simona Ventura.
«Addio Maestro, che dispiacere! Ti ricorderemo sempre attraverso la tua meravigliosa musica, di cui avremo cura», dice Stefania Orlando. Ombretta Colli: »Franco Battiato è stato un amico del cuore, un compagno inseparabile fin dai primi anni della mia carriera musicale. Si presentò la prima volta alla porta di casa alle prime ore del mattino buttandomi giù dal letto. Non so cosa mi spinse ad aprire, so solo che poche ore dopo avevamo consolidato un'amicizia che mai si sarebbe allentata o scalfita».
Ma anche Caterina Caselli: «Battiato? L'ho scoperto io insieme a Guccini. Facevamo meditazione trascendentale». Ma il commiato più incredibile l'ha firmato Povia, il cantante più lontano che esista dalle sensibilità di Battiato. Ha straziato la canzone La cura, promettendo di prendersi cura dello scomparso. Se andate su YouTube ne avrete la prova.
povia con bandiera della serenissima sbagliata POVIA POVIA