francesco bellomo

POSTA! - OLTRE CHE PARLARE DI BELLOMO, GRAN MARPIONE, SAREBBE UTILE PER NOI POVERI MORTALI CONOSCERE I NOMI E COGNOMI DI QUELLE SIGNORINE CHE HANNO PARTECIPATO AI SUOI CORSI SONO DIVENTATE MAGISTRATO (E CHE UN GIORNO GIUDICHERANNO NOI...) - RENZI SI FARÀ ELEGGERE AL SENATO PER ABBATTERLO DA DENTRO? NON VOLEVA ABOLIRLO?

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Francesco Bellomo

Oltre che parlare di Bellomo, gran marpione, sarebbe utile per noi poveri mortali conoscere i nomi e cognomi di quelle signorine che hanno partecipato ai suoi corsi e successivamente diventate magistrato.

Umba Dumba

 

Lettera 2

Caro Dago, aumenta un po' l'occupazione,  ma con contratti precari. Come dicono a Napoli: cca nisciuno è fisso.

BarbaPeru

 

Lettera 3

Dear Dago,

Ma Renzi si farà eleggere al Senato per abbatterlo da dentro?  Ricordo male o non era lui che voleva abolire l'elezione dei Senatori?

Vinnie i

Renzi senato

 

Lettera 4

Caro DAGO, il dress code imposto da quel tal Bellomo alle stagiste è esecrabile, e quello imposto dalla Seracchiani ai sottordini no. Perchè? Ah certo, perchè il primo è ad uso del vojeurismo del capo, il secondo a tutela del decoro della funzione. Ma entrambi sanno di autoritarismo, che sta all'autorevolezza come l'asino al destriero.

Saluti Blue Note

 

Lettera 5

Caro Dago, il fatto che Ubs abbia consigliato di acquistare azioni delle Popolari rientra nella sua normale attività di consulenza. Invece il fatto che De Benedetti fosse stato informato in anticipo da Renzi, con assoluta certezza, che il decreto sulle stesse sarebbe passato non è normale.

Leo Eredi

 

Lettera 6

Ma quale e la differenza tra il codice Serracchiani e il codice Bellomo ?

Kana

 

Lettera 7

Caro Dago, Salvini e la Lombardi hanno detto che se vanno al governo toglieranno l'obbligatorietà delle vaccinazioni. Se solo all'epoca ci fosse stato l'obbligo di vaccinare contro la meningite. p.s.: Non è uno spot per il Piddì. Dio me ne scampi.

[Il Gatto Giacomino]

 

Lettera 8

fabrizio cicchitto

Ma allora tutti questi Festival del cinema, Venezia, Roma, Nizza etc a cosa servono se i film italiani non vincono mai e non li va a vedere nessuno? Però tutti vogliono cazzeggiare sul red carpet (c'ero anche io) firmare autografi e atteggiarsi a quello che non sono! Pietosi

Valter

 

Lettera 9

Caro Dago, l'ex apologeta forzista Cicchitto ed il giustiziere di Mani pool-ite Di Pietro da irriducibili nemici a sodali sotto la stessa, 'petalosa' egida: lista Cinica e Processuale.

Giorgio Colomba

 

Lettera 10

Caro Dago, sarà a causa dell'invecchiamento della popolazione, ma in pochi decenni la percezione dell'età, nel nostro paese e non solo, è profondamente cambiata. Quando ero bambino, mia nonna mi spiegava che a quarant'anni si è di mezza età, a cinquanta anziani, a sessanta vecchi; ieri Marco Giusti, adeguandosi ai nuovi canoni, ha scritto, nel suo necrologio di Novello Novelli, che "a sessant'anni sembrava già anziano".

PIERO GRASSO ALL ASSEMBLEA DI LIBERI E UGUALI

 

In effetti oggi si è ragazzi a quarant'anni, a cinquanta-sessanta si staziona in in limbo senza nome, e a settanta si diventa finalmente anziani; in quanto alla vecchiaia, è stata abolita con un tratto di penna politically correct, per la gioia di tutti i Peter Pan. Peccato che non si possa abolire allo stesso modo pure la morte; anche se il golden boy Calenda, in una sua recente intervista, ne ha pronosticato il possibile rinvio a data indeterminata. Dimenticandosi però di aggiungere: solo per i ricchi, of course.

Federico Barbarossa

 

Lettera 11

Caro Dago, a leggere le candidature di Liberi e Uguali (o "Libere" come vorrebbe la presidenta Boldrini) sembra di scorrere gli iscritti alla bocciofila di un dopolavoro Inps. Tutti baldi settantenni che hanno alle spalle fallimentari esperienze di governo e sottogoverno!

Il lato comico è che non avendo nulla da proporre per risolvere i problemi del paese, il loro programma si limita alla...abolizione di norme e leggi molte delle quali varate con loro al governo, vero compagno Bersani?

FB

 

Lettera 12

virginia raggi metro c

Gentile redazione di Dagospia, nei giorni scorsi ho sentito che:

1) sono stati perquisiti l'ufficio e la casa della "tutor" inglese, di origine egiziana, dello sventurato Regeni. Peccato che la persona in questione abbia avuto, qualora sia stato necessario, due anni di tempo per far sparire ogni più piccolo indizio;

 

2) il Comune di Roma non si è costituito parte civile nel processo contro Marra (semplice: "cane non mangia cane" o paura che Marra parli e venga giù tutto?);

 

3) il Comune di Roma non è in grado di raccogliere e smaltire i rifiuti che i cittadini producono. Non sarebbe il caso di processare tutti coloro che hanno amministrato (amministrato?) Roma negli ultimi venti/trenta anni?

Non sembrano anche a voi "cronache marziane" queste?

Condoglianze all'Italia.

Il samurai

BERLUSCONI E CARLO DE BENEDETTI

 

Lettera 13

Caro Dago, Berlusconi ha detto che De Benedetti è stato beccato con le mani nella marmellata, personalmente avrei detto che abbia avidamente mangiato il miele passatogli dal pinocchio fiorentino. Quello che mi lascia perplesso è il silenzio di Francesco Merlo della Repubblica sull’argomento. In passato, anche un alitino di Berlusconi, era un motivo per attaccarlo e denigrarlo, oggi che il suo padrone ha pisciato fuori dal vaso non dice nulla.

Annibale Antonelli 

 

Lettera 14

Mi deve essere sfuggito il cinguettio del (sigh...) Senatore Esposito su De Benedetti, 600.000 euro e le informazioni riservate comunicate; senz’altro si sarà indignato. Non perde occasione per indignarsi. E per cercare di essere ironico. Ma forse questa volta, trattandosi di inezie, ha glissato.

Giuseppe Tubi

 

serracchiani

Lettera 15

Caro Dago, voglio allontanarmi, ancora per un giorno, dalle beghe politiche, per raccontarti una storiella, quasi divertente se non comica. Probabilmente hai letto la notizia legate alla presidente (o presidentessa?  Anche il programma di video scrittura indica l’errore nella declinazione al femminile, avvertite la Boldrini), della regione Friuli, la ex rivoluzionaria ed ora pietosamente imborghesita, Serracchiani.

Sembrerebbe che la succitata presidentessa abbia inviato un manuale di bon ton ai sindaci della regione.

IL DECALOGO DELLE REGOLE BY DEBORA SERRACCHIANI

 

Un tomo di 75 pagine che elenca una serie di regole, comportamentali, legate all’abbigliamento, all’igiene personale, agli accostamenti di cravatte e pochette…

Insomma, una ingerenza nelle abitudini ed educazioni altrui, o solamente una spesa inutile (non credo lo abbia fatto a sue spese), per le casse regionali. Chissà quale stimolo estetico o esperienza terribile abbia costretto una donna, a capo di una regione, a richiamare i propri sindaci (stavo per scrivere sudditi), sui comportamenti in pubblico. A quando il volumetto: “la dieta del sindaco”?

 

Naturalmente a sinistra nessuno fiata, hai visto mai che parta una nota sulla pulizia dei denti; ma, in tempi nei quali, le situazioni economiche e sociali sono alla fine della frutta, leggere notizie simili, ti fa precipitare in un contesto sotto effetto della droga psichedelica per eccellenza, LSD!

DEBORA SERRACCHIANI

 

L’autore del testo, utilissimo ricordiamocelo, è un personaggio che è addentro alle abitudini comportamentali delle istituzioni, quindi sulla validità dell’opera non nutriamo dubbi. Ma l’utilità? Da un ex “pasionaria” della sinistra mi sarei aspettato un volumetto su come non farsi corrompere; su come amministrare la propria città eticamente e per il bene dei cittadini. Niente, nulla, nada.

 

Ormai viviamo di politica molecolare, e quindi l’aria e la schiuma, ci sommergeranno, anche a livello istituzionale. Non abbiamo ancora notizie, a livello casistico, rilevanti, sulla risposta pratica dei primi cittadini. Presupponendo un’età media elevata, una intromissione simile da parte di un tuo “superiore” istituzionale, potrebbe comunque dare fastidio.

 

Probabilmente partirà, da un neo consorzio di sindaci friulani, una contro volumetto rivoluzionario, il cui titolo, per motivi di copyright ancora è segreto. Staremo a vedere. Nel frattempo, incrociamo le dita. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e presidenti di regione molecolari….

DANIELA ROSATI

Saluti

Pegaso Nero

 

Lettera 16

Per certi versi - e ormai sappiamo tutti bene quali: oscenità, schifezze, presenza di botoli e coglionazzi imperituri che inondano questo sito in parte letamaio -,  il D'Agostino fa cadere le braccia tanta è la sua risoluta spudorata apertura al peggio, mentre per altri versi devo ririconoscere che fà leggere anche cose, aspetti e fatti lontani anni luce dalla cacca che qui purtroppo spesso e volentieri ammorba l'aere.

 

L'unico vero problema, caso mai, è il collocare eventi e storie così dissimili tra loro nello stesso sito che ospita anche merdità di peso eccelso. Sia come sia, oggi ad esempio, mi ha colpito la storia - era già nota da tempo, ma ora parrebbe consolidarsi al meglio dal punto di vista di noi cattolici - di Daniela Rosati pubblicata o in via di pubblicazione (non so) su Spy.

 

DANIELA ROSATI E GALLIANI

La storia della nota presentatrice già plurisposata e quindi ben lontana dai canoni di Santa Madre Chiesa (sposata addirittura con un importantissimo rappresentante del Diavolo in corna e ossa, come il crapùn Galliani - qualche tifoso non milanista dirà che proprio per questo si sta facendo suora...) colpisce non solo noi poveri cristi che abbiamo spesso bisogno di conferme e di miracoli, perchè la Fede è sì un dono ma bisogna pure meritarsela e saperla mantenere,ma anche molti miscredenti, che individuano in questi eventi solamente sbandamenti mentali, scorie depressive, etc.

 

Credo invece che ci sia del soprannaturale in questo, come in tanti eventi del genere, e credo che sia giusto da parte della stampa darne ampia notizia. Cosa che invece si guarda bene dal fare perchè il pensiero unico - a parole libertario - è invece un dannato tiranno che tutto piega ipocritamente a sè. Mi viene alla mente anche la conversione di Claudia Koll, l'attrice nota per la sua bellezza ma anche per aver preso parte ai film del maiale Tinto Brass (parlo sempre da vivo), il quale di fronte ad un fatto del genere liquidò la cosa con poche battute ispirate a un sentimento di commiserazione, di compatimento.

DANIELA ROSATI

 

C'è anche il caso della signorina Alessandra Borghese, giornalista e scrittrice, discendente da lombi illustri (Camillo Borghese, suo avo, è stato Papa Paolo V)  che dopo una vita, diciamo così, frizzante ritrova la Fede e con essa cambia completamente strada. 

 

Cito solo queste tre donne - visto che D'Agostino ha pubblicato il pezzo su Rosati - per dire che ancora non tutto è perduto per la Chiesa e che eventi come questi possono dare spinta anche a chi è indeciso, a chi è lontano per farlo riflettere e.... non si sa mai.

Tutto qua, quando si tratta di bastonare lo faccio seppure a malincuore, ma come in questo caso aver inserito la vicenda di Daniela Rosati nel sito è un pò come aver posto un fiore.

 

In onore della grande Santa Brigida, veramente un eccelso personaggio, non solo di Chiesa ma anche una grande donna: peccato che gli svedesi abbiano tradito anche lei cambiando cavallo montando Lutero e compagni di merende. Però non si può mai dire: grandi peccatori, grandi conversioni! Per D'Agostino basterebbe una conversione normale, perchè è peccatore più di pensiero che d'azione! O no?

Luciano

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