marisa laurito

"CON L’EX CALCIATORE FRANCO CORDOVA IL MATRIMONIO DURÒ SOLO TRE MESI. ERA MOLTO SECCATO DALLA MIA FAMA” – AMORI E BOLLORI DI MARISA LAURITO CHE SI CONFESSA A "GENTE": “HO SEMPRE AVUTO UN SACCO DI PROBLEMI CON GLI UOMINI: AMANDO IO LA LIBERTÀ E AVENDO QUASI SOLO AMICI MASCHI, LORO SI SONO SEMPRE SENTITI IMPOTENTI" - UN PENSIERINO SU LUCIANO DE CRESCENZO? "PER CARITÀ, MAI! E MANCO LUI E ARBORE MI HANNO MAI FATTO LA CORTE" - L’AMORE CON L’IMPRENDITORE BRESCIANO PIERO PEDRINI CHE “CAPISCE TUTTO E NON ROMPE MAI..."

Maria Elena Barnabi per Gente - Estratti

marisa laurito

 

Le avventure di una vita con gli amici fraterni Renzo Arbore e Luciano De Crescenzo, gli inizi a teatro con Eduardo De Filippo, la passione per la cucina ereditata da mamma e papà, l’amore maturo con l’imprenditore bresciano Piero Pedrini che, finalmente, «capisce tutto e non rompe mai, del resto non potrebbe essere altrimenti», come dice lei. Quando parli con Marisa Laurito – un tornado di erre moscia, accento napoletano e risate – capisci subito che davanti a te c’è una donna libera, che ha sempre fatto quel che voleva.

 

Dal 25 marzo è in tv nelle vesti di giudice nella trasmissione Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì, alle 19.10) insieme con Borghese e lo chef pluristellato Riccardo Monco. A sfidarsi tra i fornelli, coppie formate da star più o meno “omogenee” con il pallino della cucina: Barbara Bouchet e Corinne Clery, Carlo Lucarelli e Pablo Trincia, Alessandra Celentano e Garrison... 

marisa laurito alessandro borghese

 

(...)

E lei si diverte? 

«Moltissimo. Io mi intendo molto di cucina e sono appassionata, quindi come giudice sono senza pietà. Se una cosa fa schifo, non ho problemi a dirlo». 

 

I suoi colleghi giudici come sono?

«Alessandro Borghese è un ragazzo con i piedi ben piantati a terra, nonostante il successo. È straordinariamente bravo in cucina, i piatti che fa sono pazzeschi. In più è uno showman nato, ha un grande dono. Riccardo è uno chef raffinatissimo, è un grande tecnico della cucina, dice delle cose che non sono confutabili. E ha imparato a fare la tv». 

 

Chi le ha insegnato a cucinare? 

«A casa mia cucinavano tutti: mio nonno, mio padre, mamma. Ogni tanto cucinavo anche io, un gesto naturale». 

marisa laurito Piero Pedrini

 

Le sue cene sono famose.

«Iniziai a farle quando da Napoli mi trasferii a Roma: avevo poco più di 20 anni e andai a vivere con Marina Confalone (famosa attrice teatrale, ndr). Mettemmo su una comune: eravamo spiantate, ma ospitavamo tutti. Nessuno sapeva cucinare e allora iniziai a farlo io». 

 

Chi viveva in questa comune? 

«Un sacco di giovani artisti squattrinati della Roma Anni 70: per dire Franco Javarone (altro attore teatrale, ndr) dormiva nella vasca. Sergio Castellitto, che faceva l’impiegato e sognava di diventare un attore famoso, veniva sempre a cena. E poi passavano Roberto Benigni, Massimo Ranieri, Domenico Modugno: cucinavamo, parlavamo, ci divertivamo. Bei tempi». 

 

(...)

 

marisa laurito

E poi arrivò la grande botta di successo in tv con Quelli della notte del suo grande amico Renzo Arbore. Come vi conosceste? 

«Ci presentò Luciano De Crescenzo, che avevo incontrato nel 1976 sul set di un film con Nino Manfredi e Ugo Tognazzi. Diventammo tre amici inseparabili: Pasqua e Natale insieme, viaggi bellissimi, serate, cene... Insomma, amici veri, di famiglia, salvavita». 

 

Erano due uomini di successo, corteggiatissimi, spiritosi. De Crescenzo era bellissimo. Non ci ha mai fatto un pensierino? 

«Per carità, mai! E manco loro mi hanno mai fatto la corte. Ora che ci penso, ho avuto più amici maschi che femmine, e dire che le donne mi piacciono tanto». 

 

Secondo lei perché? 

«Probabilmente perché ho sempre avuto un andamento più maschile che femminile, anche da ragazza. Gli uomini vogliono venire sempre prima di tutto. E io ho sempre preferito la libertà piuttosto che sottostare alle regole della famiglia, del matrimonio, dei maschi. Quando ero giovane io, gli uomini comandavano per davvero la vita delle donne. Io scelsi di andarmene da casa». 

marisa laurito de luca

 

Poi però nel 2001 si sposò con l’ex calciatore Franco Cordova. Durò solo tre mesi... 

«Il mio ex marito era molto seccato dalle mie amicizie ingombranti e dalla mia fama. E infatti ci siamo lasciati subito. Ho sempre avuto un sacco di problemi con gli uomini: amando io la libertà e avendo quasi solo amici maschi, loro si sono sempre sentiti impotenti». 

 

Con il suo attuale compagno sta da 24 anni. Le cose sono cambiate. 

«Certo: è un uomo di grande successo, è stato un capitano d’industria, ha vissuto in America e in giro per il mondo, ha una mente molto aperta, e quindi di queste cose non gliene frega niente. Va d’accordo con i miei amici, io con i suoi figli». 

marisa laurito

 

Avete due case, una a Roma e una a Brescia. Come vivete?

«Un po’ insieme, un po’ separati, un po’ qui, un po’ là. È la nostra dimensione». 

 

E lei come era vista dalle compagne dei suoi amici? 

«Da alcune bene, da altre male. Dipende dal carattere, dalla testa. Dalla cultura». 

 

Fuori i nomi. 

«Ma non ci penso neppure! Posso solo dire chi mi viveva bene: Mariangela Melato (compagna storica di Arbore, ndr). Mariangela aveva carattere e cultura. E aveva una grande grazia. Non saprei come altro definirla. Io amo le donne intelligenti, che non rompono le scatole, che sono al di là del servilismo, che sono indipendenti». 

 

Il trio composto da lei, Mara Maionchi e Sandra Milo in Quelle brave ragazze era perfetto. 

marisa laurito renzo arbore gianni mina

«Cara Sandra. Quando se n’è andata, ci sono rimasta male. Io e Mara la vedevamo stanca, ma siccome era un po’ più grande di noi, pensavamo fosse normale. Non sapevamo che fosse ammalata. Ce l’ha detto quando eravamo già partite. E questo la dice lunga su quanto fosse una donna speciale. Forte, intelligente e volitiva»

COPERTINA DI GENTE

 

 

 

marisa laurito marina confalonemarisa laurito luciano de crescenzomarisa laurito gigi proiettimarisa laurito celentanomarisa laurito 2marisa laurito giulio andreotti pippo baudomassimo lopez marisa laurito ricky tognazzi foto di baccomassimo lopez marisa laurito foto di baccomarisa laurito luciano de crescenzo renzo arbore marisa laurito renzo arbore marisa laurito ciccio cordova 2marisa laurito renzo arbore quelli della notte marisa laurito ciccio cordova 2marisa laurito con il compagnomarisa laurito quelli della notte

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…