Andrea Montanari per Milano FInanza
Il tempo stringe. Mercoledì 7 luglio Camera e Senato indicheranno i nomi dei quattro consiglieri, espressione di Lega, Pd, Forza Italia e M5S, del nuovo cda Rai. Poi, il 12 luglio, l' assemblea della tv di Stato procederà alla nomina del board e soprattutto dei nuovi vertici.
Ma ancora oggi non si è trovata la quadratura del cerchio. Tanto più che l' ultima parola sulla scelta di presidente e amministratore delegato Rai spetta al premier Mario Draghi, che, come già avvenuto per altri incarichi definiti di recente, ascolterà il consigliere economico Francesco Giavazzi, professore della Bocconi di Milano.
Se il Parlamento accetterà la decisione di Draghi senza discutere, senatori e deputati vorranno dare il gradimento sul presidente, che sarà una figura scelta nell' ottica dell' alternanza. Così i ragionamenti più importanti si stanno facendo sul candidato al ruolo di capo-azienda. Il premier sta pensando a una figura dal solido profilo finanziario che abbia quale compito principale il riordino dei conti sul modello di quanto fatto da Luigi Gubitosi (oggi ad di Tim).
A chi corrisponde un simile identikit? Per esempio a Franco Bernabè, che però è già stato coinvolto in Ilva e dunque non potrebbe essere indicato anche per viale Mazzini. A meno che si decida di fargli già lasciare Taranto per Roma.
franco bernabe otto e mezzo mario draghi al senato