BATTAGLIA ANTITRUST O GUERRA PRIVATA? - LINA KHAN, PRESIDENTE DELL'AUTORITÀ ANTITRUST AMERICANA, SI SCAGLIA CONTRO AMAZON: HA AVVIATO UNA CAUSA LEGALE, INSIEME AD ALTRI 17 STATI, CONTRO L'AZIENDA DI BEZOS ACCUSANDOLA DI MONOPOLIO ONLINE - LA 34ENNE KHAN È UNA NEMICA GIURATA DEI COLOSSI DELLA TECNOLOGIA: LA SUA TESI ALL'UNIVERSITA' ERA DEDICATA ALL'INEFFICACIA DELLE REGOLE ANTITRUST PER CONTENERE AMAZON...
Estratto dell'articolo di Arcangelo Rociola per “la Stampa”
L'accusa è pesante. […] Amazon, secondo l'Antitrust […] ha costruito il suo impero su pilastri illegali: un monopolio online che avrebbe dato all'azienda il potere di decidere i prezzi, impedisce sconti o incrementare, danneggiando sia i consumatori che i venditori presenti sulla piattaforma. Un potere così grande da rendere inoltre impossibile la nascita di concorrenti. La Federal Trade Commission martedì ha depositato una causa insieme ad altri 17 Stati con l'obiettivo di smantellare questo monopolio. […]
Trentaquattro anni, Khan è la nemica numero uno delle "big tech". Ha Amazon nel mirino fin dai tempi dell'università. La sua tesi di laurea in legge (2017) l'ha dedicata ai motivi che hanno reso incapace l'autorità antitrust americana di regolare Amazon. Ora l'autorità la presiede lei.
«L'azione legale che abbiamo deciso oggi mira a chiedere conto ad Amazon delle sue pratiche monopolistiche ea ripristinare la promessa perduta di una concorrenza libera e leale. I venditori pagano un dollaro su dovuto ad Amazon», ha dichiarato Khan. Una causa che arriva al termine di controlli durati anni.
[…] Amazon vale 1.300 miliardi di dollari. […] Ma avrebbe - questa l'accusa - acquisito una posizione tale da poter decidere anche i prezzi. […] impedendo ai commercianti di offrire sconti su altre piattaforme concorrenti di Amazon, costringendoli inoltre a spedire i prodotti con i suoi mezzi di logistica per rientrare nella categoria di spedizioni ultra rapide con Amazon Prime.
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Accuse simili sono state rivolte dalla Ftc guidata da Kanh anche nei confronti di Meta. Altre cause stanno colpendo Google. Tutto lascia intendere che sia finito il decennio di crescita senza freni dei colossi tecnologici. Ma tutto comunque dipende dall'esito dell'azione legale decisa da Khan. Se vincerà, dimostrerà – come nella sua tesi di laurea - che le agenzie governative se vogliono possono affrontare i colossi digitali. Amazon potrebbe essere costretta a dividersi in società più piccole. L'azienda contesta l'azione. Sostiene che la causa comporterà prezzi maggiori e minori scelte per gli utenti. Se le accuse non verranno archiviate prima, ci vorranno comunque anni prima di arrivare in tribunale. Amazon non ha fretta. Lina Khan sì.