Alessia Strinati per "www.leggo.it"
Allerta per la birra in Brasile. Nel paese Sud Americano sono stati registrati 22 casi di sospetto avvelenamento, di cui quattro fatali, dopo aver consumato una birra. La bevanda, secondo le prime ipotesi, sarebbe stata contaminata da glicole dietilenico, una sostanza organica ma tossica per l'organismo umano.
A riportare la notizia è Food Safety News che segnala la presenza della sostanza in 32 lotti di 10 diverse birre a marchio Backer (Belorizontina, Capixaba, Capitão Senra, Pele Vermelha, Fargo 46, Backer Pilsen, Brown, Backer D2, Corleone e Backer Trigo). Le 22 persone avvelenate, 19 uomini e tre donne, vivono nello stato del Minas Gerais, a Sud-Est della capitale Brasilia.
Le persone intossicate ancora in vita sono sotto stretto controllo e sono subito scattate le indagini da parte delle autorità. Il primo caso si è verificato a metà dicembre, quando un paziente si è presentato in ospedale con grave insufficienza renale e sintomi neurologici legati all’avvelenamento da glicole dietilenico che iniziano a manifestarsi dopo 72 ore dall’assunzione e comprendono poi anche nausea, vomito e dolore addominale.
A capo della contaminazione sarebbe l'acqua utilizzata per la birra. Le autorità brasiliane hanno immediatamente ritirato il prodotto, avviato un'indagine e invitato tutti gli utenti a non consumare quella birra e a riportarla nei punti vendita. È importante, infatti, che le birre non vengano gettate per evitare ulteriore contaminazione dell'ambiente.