cher memoir

CHER UNA VOLTA – LA CANTANTE RACCONTA NELLA SUA STRAORDINARIA BIOGRAFIA IN UN DUE VOLUME LA VITA SULLA MONTAGNE RUSSE. DALL’INFANZIA CON UNA MADRE CHE ARRIVÒ A SPOSARSI SETTE VOLTE CON UOMINI ANCHE VIOLENTI (“ANCORA OGGI NON SOPPORTO IL RUMORE DELLA CINTURA CHE SI SFILA DAI PASSANTI DEI PANTALONI”) AL SUO INCONTRO CON IL MUSICISTA SONNY BONO A 16 ANNI (“MENTIVO SULL’ETÀ) – POI IL SUCCESSO, I PARTY PRIVATI CON JACKIE KENNEDY E SALVADOR DALÍ: “AVEVO VISTO UN OGGETTO A FORMA DI PESCE E LUI MI SPIEGÒ CHE ERA UN VIBRATORE, CAPII SUBITO CHE C'ERA APPENA STATA UN'ORGIA” – IL NAUFRAGIO DEL MATRIMONIO E DELLA CARRIERA E… VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Andrea Palazzo per il "Messaggero"

 

cher 3

«È mille volte più difficile tornare al top, che arrivarci la prima volta». Così scrive Cher (78) nel primo volume dell'autobiografia in uscita il 3 dicembre (CherIl memoir, parte prima, HarperCollins), commentando i suoi innumerevoli comeback trionfali, seguiti da momenti di declino che sembravano senza ritorno.

 

[…] Nata Cherilyn Sarkisian nel '46, l'infanzia è dickensiana: un microcosmo in cui la violenza, la miseria e l'adulterio sembravano ineluttabili. Ha ereditato la voce da cantante da sua madre, Jackie, che da bambina si esibiva per pochi spiccioli nei luridi saloon di Oklahoma City. Da neonata, Cher era stata affidata per un periodo a un orfanotrofio cattolico, cosa che - scrive - «mi ha lasciato per sempre la paura di essere abbandonata».

cher memoir

 

«In famiglia tutti dipendevano da sostanze» aggiunge, parlando del padre armeno, eroinomane e giocatore d'azzardo. Dopo di lui, la mamma ne sposerà altri sette. Il più gentile dei patrigni era un ubriacone e ancora oggi Cher ricorda: «Non sopporto il rumore della cintura che si sfila dai passanti dei pantaloni».

 

[…] Dopo un flirt a 15 anni con Warren Beatty, l'incontro con l'uomo della sua vita, il musicista Sonny Bono, a 16 («ma mentivo sull'età», scrive).

 

cher con sonny bono

[…] All'inizio la relazione era platonica e lei aveva bisogno di un posto dove dormire, in cambio cucinava e faceva le pulizie.

«Non sei per niente attraente, hai zero curve», lui le diceva.

 

[…] Nel '65 con I got you babe scalzarono i Beatles dalla cima delle classifiche.

Del periodo, la cantante ricorda le copertine su Vogue, grazie alla fashion editor, Diana Vreeland e i party privati per Jackie Kennedy o Salvador Dalí: «Avevo visto un oggetto a forma di pesce e lui mi spiegò che era un vibratore, capii subito che c'era appena stata un'orgia».

 

Nel '69, la nascita della figlia Chas (ora è un transgender chiamato Chaz, ma la madre gli ha chiesto il permesso di usare il vecchio nome nel libro) e il mondo musicale che stava cambiando, con l'ondata di artisti impegnati nei diritti civili. Sonny & Cher sembravano, ormai, fuori moda. Finirono a esibirsi nei teatrini davanti a 100 persone ma, con il tempo, idearono un nuovo show che ruotava intorno a battute, barzellette e siparietti canori.

 

cher 1

 

La gente ricominciò ad affluire e la coppia tornò al successo in Tv grazie a questo format, nel The Sonny & Cher comedy hour. In parallelo, la vita coniugale era faticosa e Sonny viene descritto come dispotico, vendicativo e manipolatore. Cher racconta: «Guardavo giù dal balcone di notte e volevo buttarmici. Poi ho capito che bastava lasciarlo».

 

La celebre comica, Lucille Ball, gliel'aveva urlato - «Mandalo a quel paese, sei tu quella col talento» - e il lungo tempo che Cher ha impiegato a prendere consapevolezza di sé è, di fatto, l'arco narrativo dell'autobiografia. Il divorzio nel '75 fu inevitabile. La cantante scoprì di non avere più un soldo: lui possedeva il 95% di una società di cui lei era un'impiegata, senza aver mai ricevuto lo stipendio. Ma Cher evita vittimismi e ci tiene, soprattutto, a ricordare quanto sia stata dura la strada delle donne nel secolo scorso.

cher con liberace

 

Anche per questo, racconta il suo sofferto aborto durante il secondo matrimonio con il musicista Gregg Allman, che le nascondeva di essere eroinomane: «Mi sembrava strano che anche a letto indossasse le maniche lunghe». Alla fine di questo primo volume non si è ancora arrivati al suo Oscar, ma esce già fulgido il ritratto di uno spirito libero […]

cher 4cherCher e Alexander Edwardscherelvis presley e cherchercherchercherchercher cher 2

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO