fibra internet copertura banda larga open fiber cavo cavi fibra ottica

ITALIA, SEI CONNESSA?-  LA COPERTURA DELLA PENISOLA CON INTERNET SUPERVELOCE TRAMITE FONDI PUBBLICI PROCEDE A RILENTO, TRA RITARDI SULLE SCADENZE E SCAZZI TRA GOVERNI E OPERATORI, MA DI QUESTO PASSO SI RISCHIA DI PERDERE GLI 1,8 MILIARDI DI EURO DI FONDI DEL PNRR – ENTRAMBI I PIANI DI BANDA ULTRA LARGA SONO IN RITARDO: IL PRIMO, PARTITO NEL 2016, DOVEVA PORTARE INTERNET VELOCE A TUTTI GLI ITALIANI NON ANCORA COPERTI ENTRO IL 2020, MA AD OGGI SI È ARRIVATI SOLO AL 54% - IL SECONDO INVECE, DEL 2022, SARÀ COMPLETATO CON ALMENO UN ANNO DI RITARDO (GIUGNO 2026) A CAUSA DI…

Estratto dell’articolo di Alessandro Longo per “la Repubblica”

cavi fibra ottica

 

[…] Come va la copertura dell’Italia con Internet super veloce, tramite fondi pubblici? Non tanto bene, purtroppo. Lo dicono gli esperti, lo riconosce il governo, incolpando quello precedente e gli operatori. E adesso lo certificano i numeri. […]. A rischio ci sono anche 1,8 miliardi di euro di fondi europei. Li possiamo perdere se non completiamo il piano di copertura.

 

Due sono i piani banda ultra larga dell’Italia, su rete fissa, al momento. E sono entrambi in ritardo. Il primo riguarda le aree bianche ( a totale fallimento di mercato). Partito nel 2016 (governo Renzi) doveva portare internet veloce a tutti gli italiani non ancora coperti entro il 2020. […] il bilancio 2023: questo piano è a quota 54% di avanzamento. Il governo – si legge – finora ha chiesto 54 milioni di euro di penali all’operatore che ha vinto il bando di copertura, Open Fiber.

banda larga 1

 

Il secondo piano è del 2021 e ha fatto partire i lavori nel 2022: Italia 1 Gigabit, con i fondi del Pnrr, quindi vincolati alle scadenze europee. È più ambizioso del primo piano e mira a portare a tutti gli italiani una rete Internet non solo veloce ma “a prova di futuro”, con velocità di almeno 1 Gigabit. […] Il sito Connetti Italia, del governo, riferisce lo stato del piano con gli ultimi dati disponibili: a novembre era arrivato a coprire appena il 3,46% degli indirizzi civici previsti.

 

open fiber 3

Ne è stato messo in lavorazione il 15,32%. Sugli indirizzi civici è emersa però una querelle. Circa la metà di quelli previsti nel piano sono risultati inesistenti, per storici problemi dei nostri database della toponomastica italiana. I civici da coprire saranno quindi circa la metà del previsto ma il territorio da raggiungere con i cavi fibra ottica sarà lo stesso, con case più rarefatte. Per questo imprevisto, potrebbe essere necessario dover posare più fibra: è quanto ha denunciato Open Fiber (uno dei vincitori del bando 1 Gigabit; l’altro è Tim).

 

banda larga

L’operatore prevede che servirà così almeno un altro anno in più sul previsto (giugno 2026). «Il Piano Italia 1 Giga è stato caratterizzato sin dai suoi inizi da ritardi rispetto agli obiettivi», rimarca Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile dell’Area Scenari e Intelligence di The European House – Ambrosetti , società di consulenza. «Un’ulteriore revisione degli obiettivi da concordare con l’Ue - aggiunge - appare al momento difficile perché i termini andrebbero oltre la scadenza dei fondi previsti dal Pnrr, lasciando come unica possibilità uno sforzo congiunto delle parti coinvolte nell’attuazione del Piano».

banda larga

 

I problemi sono così seri che «serve probabilmente un reset dell’intero piano», secondo Cristoforo Morandini, analista preso Ptsclas. Senza sottovalutare un altro tema: nelle zone raggiunte dal piano ci sono state troppi pochi abbonamenti per una «progressiva tendenza degli utenti a sostituire la connessione fissa con quella mobile e risparmiare sul canone mensile», spiega Tavazzi. In audizione alla Camera a fine 2023 il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti (Fdi) aveva accusato i governi precedenti: «I ritardi accumulati rispetto alle scadenze Pnrr sono una diretta conseguenza delle decisioni prese dal governo che ci ha preceduti».

open fiber 1open fiber fibra otticaopen fiber open fiber 2

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO