oligarchi russi calcio

GLI OLIGARCHI NEL PALLONE - NELLA CLASSIFICA DEI PIÙ RICCHI DEL MONDO, CI SONO 117 RUSSI, E I PRIMI TRE HANNO O HANNO AVUTO DEI RAPPORTI CON IL CALCIO - ALISHER USMANOV FU UNO DEI PRINCIPALI AZIONISTI DELL'ARSENAL DAL 2007 AL 2018 E DAL 2019 LA SUA HOLDING USM È SPONSOR DELL'EVERTON, SULEYMAN KERIMOV NEL 2004 CERCÒ DI ACQUISTARE LA ROMA DEI SENSI - INSIEME ALL'ARTE, IL CALCIO È VISTO COME UN BUON INVESTIMENTO PER FAVORIRE UN'IMMAGINE POSITIVA DEI MULITMILIARDARI…

Stefano Boldrini per “il Messaggero”

roman abramovich

 

Cominciarono con il commercio di jeans e personal computer, importati clandestinamente e rivenduti a peso d'oro. Poi misero le mani sulle immense ricchezze dell'Unione Sovietica al collasso, passando dal ruolo di funzionari a quello di proprietari. Oggi possiedono multinazionali, squadre di calcio, patrimoni d'arte, aerei, yacht di ultima generazione. Sono gli oligarchi russi e occhio al significato della parola, di origine greca, oligarkia: comando di pochi.

 

suleyman kerimov

Nelle classifiche specializzate dei super benestanti, appaiono ben 117 nomi e tra questi, i primi tre hanno avuto, o hanno, legami profondi con il calcio. Nell'ordine: Alisher Usmanov, 18,4 miliardi di patrimonio, acciaio e telecomunicazioni; Suleyman Kerimov, 15,8 mld, uomo d'affari; Roman Abramovich, 14,5 mld e quattro passaporti, acciaio, energie e attività varie.

 

Attenzione al secondo, Kerimov: nel 2004 cercò di acquistare la Roma dei Sensi. L'accordo sembrava raggiunto, ma qualcosa, o qualcuno, fece saltare tutto. Mistero e leggenda accompagnano da allora questa storia, in pieno stile oligarchi.

roman abramovich 7

 

DOMINUS

Il numero uno per eccellenza è Roman Abramovich, dal 2003 proprietario del Chelsea, portato in vetta al pianeta appena 18 giorni fa, nella finale del mondiale per club vinta 2-1 contro il Palmeiras. In questi 19 anni, l'oligarca di Saratov ha speso oltre 2 miliardi di euro e conquistato 22 trofei. Ai dipendenti dei Blues, allenatori compresi, è vietato pronunciare il suo nome: bisogna chiamarlo boss.

roman abramovich 8

 

Abramovich, coinvolto due giorni fa tra i mediatori dei colloqui Ucraina-Russia, vive protetto da un esercito di guardie del corpo. I suoi yatch sono equipaggiati con batterie missilistiche. Parla poco l'inglese e da quando nel 2018 il governo britannico rifiutò di concedergli il visto rimediò all'istante ottenendo il passaporto israeliano -, solo un paio di volte è stato avvistato allo Stamford Bridge. Sabato, per prevenire il congelamento del Chelsea, asset di prima grandezza, ha affidato il club alla fondazione dei Blues, ma ora l'organismo che lo dirige chiede precise garanzie.

 

alexander tsjigirinski

Abramovich ha avuto una relazione speciale con Alexander Tsjigirinski, proprietario del Vitesse Arnhem dal 2013 al 2018. Dal 2018 il club olandese, avversario della Roma nel prossimo turno di Conference, è nelle mani di Valery Oyf, russo di origine ucraina. E' però con il suo predecessore che Abramovich fece affari, utilizzando il Vitesse come centro di sviluppo dei giovani: Nemanja Matic e Mason Mount i talenti più importanti.

maxim demin

 

ARTE

Oyf e Maxim Denim, proprietario del Bournemouth (Championship), non sono collegati direttamente a Putin, al contrario di Abramovich, considerato uno degli uomini più vicini al presidente russo. In Francia impera dal 2011 Dmitry Rybolovlev, magnate del Monaco, 6,7 mld dollari di patrimonio e collezione d'arte da urlo: Gauguin, Modigliani, Picasso, Matisse, Monet, Van Gogh e il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci. Possiede persino un'isola in Grecia.

alisher usmanov

 

SUPERATI

Altri oligarchi sono più defilati nel mondo del calcio, ma presenti quando si tratta di aprire il portafoglio: è il caso di Usmanov. Dal 2007 al 2018 fu uno dei principali azionisti dell'Arsenal. Dal 2019 la sua holding USM è sponsor dell'Everton. L'Inghilterra, Londra in particolare, è il paese di riferimento dei riccastri russi.

 

 Nel calcio, però, sono stati via via superati da americani, emiri e sceicchi. Si consolano con altri lussi. Possiedono appartamenti da urlo e castelli. Usano aerei privati ed elicotteri per gli spostamenti. Spendono e spandono. La City, del resto, è una formidabile centrifuga di denaro: in quei 2,9 kmq, il money non puzza mai.

alexander tsjigirinski vitesse dmitry rybolovlev

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE - NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…