LA SCUOLA E' IN TRANS - POLEMICHE AL LICEO CAVOUR DI ROMA DOVE UN PROF SI E’ RIFIUTATO DI RICONOSCERE LA NUOVA IDENTITA’ MASCHILE DI UNA RAGAZZA: “DAVANTI A ME HO UNA DONNA, NON POSSO RIFERIRMI A TE DIVERSAMENTE” - L’ISTITUTO HA APPROVATO UN REGOLAMENTO DELL’IDENTITÀ ALIAS CHE PERMETTE DI UTILIZZARE IL GENERE CHE SI VUOLE A SCUOLA - ORA I COMPAGNI DI SCUOLA DELLO STUDENTE TRANS E I GENITORI CHIEDONO ALLA PRESIDE DI PUNIRE IL PROFESSORE…
Alessia Rabbai per https://www.fanpage.it
"Davanti a me ho una donna, non posso riferirmi a te diversamente" sarebbero le parole che un professore del liceo Cavour di Roma lo scorso martedì 8 novembre ha rivolto a un ragazzo transgender. A denunciare l'episodio di transfobia sono stati gli studenti, che hanno raccontato quanto sarebbe accaduto in classe, ribadendo che "la scuola deve essere un luogo sicuro e inclusivo".
Per venerdì è in programma un'assemblea straordinaria, durante la quale verrà affrontato l'argomento. Non sarebbe la prima volta che accadono abusi nei confronti degli studenti romani, i precedenti nei Licei Plinio Seniore e Pilo Albertelli. "Troppo spesso vediamo nei nostri istituti discriminazioni e violenze – ha commentato Valeria Cigliana, Rete degli Studenti – il 18 Novembre saremo in piazza in tutta Italia".
andrea, ragazzo trans al liceo cavour di roma 3
"Uno studente trans riceve il suo compito in classe, che ha firmato con il nome di elezione, come previsto dall’art. 4 del Regolamento dell’Identità Alias approvata nell’istituto, che permette di utilizzare il genere che si vuole a scuola – raccontano gli studenti – Il nome è sbarrato, riceve un attacco dal suo docente che dice: ‘Non hai nessun diritto di farlo, non mi interessa il regolamento'. La discussione continua nella vicepresidenza, dove il docente esclama: "Davanti a me ho una donna, non posso riferirmi a te diversamente".
"La vicepreside ha aiutato e sostenuto lo studente ma – spiegano – non sono state presi provvedimenti disciplinari nei confronti del professore, che si rifiuta di applicare gli strumenti compensativi di diritto dello studente. Ora i compagni di scuola e genitori chiedono alla direzione che vengano prese anche delle misure legali: "Faremo in modo che nessuno possa dover più vivere eventi del genere, nel luogo dove ognuno ed ognuna di noi dovrebbe essere se stesso al 100 per cento".
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"CARRIERE ALIAS GARANTISCONO BENESSERE A MIGLIAIA DI STUDENTI"
Sulla vicenda è intervenuto anche il portavoce del Gay Center Pietro Turano: "Esiste una sola legge degli anni '80 in Italia per il riconoscimento dei percorsi di affermazione di genere: una legge ormai superata. Le Carriere Alias, nel deserto normativo italiano, sono uno strumento fondamentale per garantire a migliaia di studenti e studentesse il benessere e rispetto minimi. Quello che è accaduto al Liceo Cavour, già noto per numerosi episodi di omotransfobia, è grave e violento. Gay Help Line ha ricevuto segnalazione e chiederà immediati chiarimenti".
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