IL PORCOSPINO BATTERÀ IL DRAGONE? – LA GUERRA ASIMMETRICA TRA CINA E TAIWAN È COMINCIATA: PECHINO HA PRATICAMENTE ACCERCHIATO L’ISOLA, CHE OGNI GIORNO È VITTIMA DI CIRCA 220MILA ATTACCHI HACKER CINESI, TENTATIVI DI PROVOCARE BLACKOUT E AZIONI DI SPIONAGGIO – A TAIPEI REAGISCONO PREPARANDO L’ORMAI FAMOSA STRATEGIA DEL “PORCOSPINO”: RENDERE DI FATTO “INOCCUPABILE” IL TERRITORIO, TRAMITE LA RESISTENZA, OPERAZIONI DI GUERRIGLIA ASIMMETRICA E CYBER
Estratto dell'articolo di Gianni Vernetti per “la Repubblica”
La guerra asimmetrica fra Cina e Taiwan è già iniziata. Ogni giorno l'isola subisce circa 220.000 attacchi informatici provenienti dalla struttura di cyber- war promossa da Pechino, che inonda quotidianamente i social network di fake news per screditare le leadership politica dell'isola e ridurne la legittimità.
A questo si aggiungono numerosi tentativi più invasivi per provocare black-out della fornitura di energia elettrica, interrompere i canali di telefonia mobile e infine tentare di carpire segreti industriali, in particolare nel settore strategico dei chip e dei semiconduttori. Ma in tutti i caffè di Taipei il leitmotiv è uno soltanto: «Quanto potrà resistere Taiwan in caso di attacco della Cina? Saremo una nuova Ucraina o crolleremo nei primi giorni del conflitto?».
ESERCITAZIONI CINESI SULLO STRETTO DI TAIWAN
Ieri il governo ha approvato il nuovo Budget della Difesa con un aumento del 13,9% rispetto all'anno precedente per un totale di 523,5 miliardi di dollari di Taiwan (17,4 miliardi di euro).
Il nuovo budget verrà presto discusso e approvato in Parlamento e nel Paese si scontrano diverse scuole di pensiero sulla migliore strategia militare da adottare. In molti chiedono di aumentare i riservisti, estendere la leva obbligatoria (oggi solo per i maschi maggiorenni e soltanto della durata di 4 mesi), costruire un sistema di difesa territoriale molto diffuso e radicato nel territorio.
LA STRATEGIA DEL PORCOSPINO - TAIWAN VS CINA
Ha fatto molto discutere una recente intervista rilasciata al quotidiano giapponese Nikkei dell'ex capo di stato maggiore Lee Hai-min che ha sostanzialmente proposto un modello di «difesa asimmetrica a porcospino», abbandonando scelte estremamente costose, come la costruzione di nuovi sommergibili, per costruire invece una «forza di difesa territoriale più economica, mobile, con maggiori capacita di sopravvivenza e soprattutto in grado di far pagare un prezzo molto alto ai possibili occupanti».
Il riferimento all'Ucraina è evidente. [...] Ciò che preoccupa di Xi è la sua spregiudicatezza ed il far prevalere la geo-politica sull'economia, interrompendo una tradizione di almeno 20 anni, nella quale gli interessi strategici cinesi collimavano sostanzialmente con quelli economici.
[...] «Pechino - racconta (Wu Tzu Li, ex Capitano di Vascello della Marina taiwanese ed oggi dirige l'Institute for National Defense and Security Research, ndR) - ha tre opzioni militari nei confronti di Taiwan: 1) il blocco totale dell'isola per impedire l'accesso alle risorse energetiche e spezzare le catene di approvvigionamento; 2) l'invasione con attacchi missilistici, mezzi anfibi con elevate perdite umane; 3) la guerra ibrida con attacchi cyber e forse con azioni militari limitate. Le esercitazioni militari di questi giorni sono però una prova generale del primo scenario, che ritengo al momento il più probabile». [
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