vladimir putin

PUTINATE – “IL COMPAGNO PUTIN ERA UNA SPIA PRONTA, DISCIPLINATA E SCRUPOLOSA”: VLAD FA ESPORRE ALL’ARCHIVIO CENTRALE DI SAN PIETROBURGO IL RAPPORTO DEL KGB CHE LO LODA – PUTIN VENIVA LODATO DAI SUOI SUPERIORI PER IL LAVORO, PER IL MIGLIORAMENTO “DEI LIVELLI IDEOLOGICI E POLITICI” E PER LA SUA ABILITÀ NEL JUDO. FU PROPRIO LA SUA PASSIONE PER L’ARTE MARZIALE GIAPPONESE A PERMETTERE AL FUTURO PRESIDENTE DI…

 

Giuseppe Agliastro per “la Stampa”

 

Vladimir Putin da giovane alle prese con l'amica Elena

Vladimir Putin? È una giovane spia «pronta, disciplinata e scrupolosa», fedele al comunismo ma anche dotata di un certo carisma. È così che l' attuale presidente russo appariva ai suoi superiori quando era un ufficiale del Kgb di circa 25 anni. Lo rivela un rapporto della fine degli anni '70 esposto in questi giorni all' Archivio Centrale di Stato di San Pietroburgo.

 

il rapporto del kgb su vladimir putin

Secondo alcuni osservatori, il documento appartiene ai servizi segreti sovietici, ma il direttore dell' archivio sostiene che si tratti di una relazione del Komsomol, il ramo giovanile del partito comunista sovietico.

vladimir putin

 

Il fatto che il profilo di Putin sia ora in mostra nell' antica capitale degli zar rientra nel processo di esaltazione del leader russo messo in atto dal Cremlino. Ma il documento fornisce comunque un interessante ritratto del giovane Putin, rimasto così legato al suo passato da 007 da essersi circondato in questi anni di ex colleghi dell' intelligence sovietica o presunti tali: dal segretario del Consiglio di Sicurezza Nikolai Patrushev al potentissimo Igor Sechin, a capo del colosso del petrolio Rosneft.

 

vladimir putin agente del kgb

«Il compagno Putin - si legge nel documento - migliora costantemente i suoi livelli ideologici e politici» e «si impegna attivamente nel lavoro di educazione del partito». Nel rapporto Putin è descritto come una persona «moralmente retta» che gode di «una ben meritata autorevolezza tra i colleghi». Ma secondo l' ex generale del Kgb Aleksey Kondaurov questa valutazione non ha nulla di eccezionale. «Di solito - spiega - scrivevamo "persona moralmente retta" quando non c' era altro da dire».

vladimir putin con i genitori nel 1985

 

Putin però era lodato dai suoi superiori (del Kgb o del Komsomol) «per il lavoro ben organizzato e per i risultati» nonché per la sua abilità nel judo: un asso nella manica di cui il leader russo ama fare sfoggio anche ora, presentandosi spesso sul tatami davanti alle telecamere.

 

vladimir putin fa judo 2

Putin non ha dimenticato gli anni da giovane judoka a a San Pietroburgo. Il suo amico d' infanzia ed ex sparring partner di judo Arkady Rotenberg è adesso uno degli oligarchi più ricchi della Russia ed è stata una sua azienda a costruire il ponte tra la Russia e la Crimea, la penisola che Mosca si è annessa illegalmente nel 2014. Stando alla tv Dozhd, fu proprio la passione per il judo a permettere a Putin e Rotenberg di guadagnare i primi soldi negli anni '70 facendo le controfigure in alcuni film patriottici sovietici. Poi Putin proseguì sulla strada del patriottismo arruolandosi nel Kgb dove rimase per 16 anni, fino al crollo dell' Urss nel 199. Dal 1985 al 1990 lavorò a Dresda, in Germania Est. Tra il 1998 e il 1999 fu a capo dell' intelligence russa, poi segretario del Consiglio di sicurezza e premier.

VLADIMIR PUTIN LUIGI DI MAIOvladimir putin steso dalla judoka ntalia kuzyuinavladimir putin tindervladimir putin steso dalla judoka ntalia kuzyuina 1vladimir putin fa judo 4vladimir putin fa judovladimir putin viktor orban 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…