luc montagnier

"LE SUE IDEE ERANO BALZANE" - PIERGIORGIO ODIFREDDI LIQUIDA LUC MONTAGNIER E LE SUE RECENTI POSIZIONI NO VAX: "UNO SCIENZIATO È UN UOMO COME TUTTI GLI ALTRI, E NON UN ORACOLO, IL FATTO CHE UNA VOLTA GLI SIA ANDATA BENE E ABBIA DETTO QUALCOSA DI INTELLIGENTE, O SCOPERTO QUALCOSA DI GENIALE, NON GLI IMPEDISCE ALTRE VOLTE DI DIRE STUPIDAGGINI. NEL 2015 A UN MEETING A LINDAU, C'ERA MONTAGNIER, E CONFESSO DI AVER PROVATO TENEREZZA PER LUI. LA TAVOLA A CUI SI SEDEVA RIMANEVA INESORABILMENTE E VUOTA, E NESSUNO ANDAVA MAI A SEDERSI VICINO A LUI"

LUC MONTAGNIER, DA NOBEL A IDOLO NO-VAX L'ASCESA E LA CADUTA DEL SIGNORE DELL'AIDS

Piergiorgio Odifreddi per "la Stampa"

Piergiorgio Odifreddi

 

Luc Montagnier è morto ieri a Parigi, a 89 anni. Io l'ho conosciuto nel 2015, a un meeting quinquennale che si tiene a Lindau, sul lago di Costanza. Vi sono invitati tutti i premi Nobel scientifici, e quella volta ce n'erano sessanta: una compagnia in cui una persona normale si trova ovviamente a disagio e in imbarazzo, anche se in realtà fa più impressione un premio Nobel isolato, che tanti messi assieme. Infatti Jim Watson, che è il più famoso scienziato vivente, non c'era: lui evita ogni meeting con più di due o tre premiati, perché sa che la sua luce brillante ne risulterebbe un po' offuscata.

luc montagnier 9

 

C'era invece Montagnier, e confesso di aver provato tenerezza per lui. Il meeting era organizzato in modo che a ogni grande tavola si sedesse un solo Nobel, così da impedir loro di fare comunella, e permettere invece un contatto con i fortunati invitati, che consistevano in massima parte di dottorandi e ricercatori selezionati in tutto il mondo. Ebbene, la tavola a cui si sedeva Montagnier rimaneva inesorabilmente e invariabilmente vuota, e nessuno andava mai a sedersi vicino a lui e alla moglie!

 

luc montagnier 7

Un giorno ci sono andato io, e gli ho chiesto se aveva voglia di darmi un'intervista sulle sue posizioni eccentriche, soprattutto sulla religione. Mi ha chiesto chi ero, da dove venivo, perché volevo parlargli, e gli ho spiegato che non ero un giornalista, ma un matematico, e che avevo firmato un libro con un papa: forse poteva fidarsi, o almeno poteva provare. Ha voluto consultarsi con la moglie, e dopo averlo fatto mentre io mi ero allontanato, mi ha risposto di no. Evidentemente non voleva mettere in discussione le proprie idee, e faceva benissimo, tanto queste erano balzane.

 

luc montagnier 4

Nel 1983 Montagnier aveva però scoperto a Parigi, insieme a Françoise Barré-Sinoussi, il virus dell'Aids, e l'aveva chiamato LAV (Virus Associato alla Linfoadenopatia). Più o meno simultaneamente, lo stesso virus era stato scoperto negli Stati Uniti da Robert Gallo, che dimostrò il suo legame con l'Aids e lo chiamò HTLV (Virus T-Linfotropico Umano). Ne nacque una feroce disputa di priorità ai due lati dell'Atlantico, che fu sanata soltanto qualche anno dopo grazie a un intervento diretto dei presidenti francese Mitterand e americano Reagan, nel quale fu anche deciso di usare per il virus il nuovo nome HIV (Virus dell'Immunodeficienza Umana).

 

luc montagnier 5

Nel 2008 Montagnier e Barré-Sinoussi (pure lei presente a Lindau) ricevettero il premio Nobel per la medicina per la loro scoperta, ma Gallo fu lasciato fuori. Cavallerescamente, Montagnier riconobbe che anche Gallo avrebbe avuto diritto a vincerlo, perché la scoperta del virus era altrettanto importante della dimostrazione del suo legame con l'Aids. Ma così vanno le cose a Stoccolma, dove le scelte e le motivazioni dei premi Nobel sono spesso imperscrutabili, e sempre insindacabili.

 

luc montagnier 2

Una cosa però è sicura: un Nobel scientifico premia una particolare scoperta in fisica, chimica o medicina, e non certifica per niente la validità di tutto ciò che i vincitori possono dire o pensare nel resto della loro vita, soprattutto al di fuori del proprio campo di studi. E poiché uno scienziato è un uomo come tutti gli altri, e non un oracolo, il fatto che una volta gli sia andata bene e abbia detto qualcosa di intelligente, o scoperto qualcosa di geniale, non gli impedisce altre volte di dire stupidaggini o prendere cantonate.

 

MONTAGNIER 44

In genere non ce ne accorgiamo, perché gli scienziati sono di solito tenuti fuori dai dibattiti televisivi e mediatici, ma quando vincono un premio Nobel ci sono tirati dentro per i capelli, e spesso fanno figuracce. Su Wikipedia inglese c'è addirittura una pagina intitolata Nobel disease (non tradotta in italiano), dedicata a un florilegio delle scemenze che sono uscite dalla bocca dei Nobel.

 

La più lunga citazione in quella pagina è dedicata a Montagnier, a causa delle sue affermazioni sui vaccini che causano l'autismo, sulla memoria dell'acqua, sulla validità dell'omeopatia, sulla verità dei miracoli di Lourdes, e così via. Queste cose, oltre a non fare onore allo scienziato e alle sue ricerche sull'HIV, dimostrano che fidarsi delle sue ultime prese di posizione a proposito del Covid-19, in particolare sulla cancerosità e tossicità dei vaccini a m-RNA, non è altro che un appello all'autorità mal riposto, effettuato da parte di chi non ha idea di come funzioni la scienza.

MONTAGNIER 44

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)