L’ACCORDO SI AVVICINA - DOPO AVER PRESO SCHIAFFI PER UN MESE DAGLI UCRAINI, LA RUSSIA AMMORBIDISCE LE SUE POSIZIONI: NON CHIEDE PIÙ CHE IL PAESE VENGA “DENAZIFICATO” (NON SANNO MANCO LORO CHE VUOL DIRE) ED È PRONTA A LASCIARE CHE KIEV ADERISCA ALLA UE, A PATTO CHE RIMANGA “MILITARMENTE NON ALLINEATA”: "NON ATTACCHEREMO I PAESI NATO" - DALLA BOZZA PER ORA RIMANE FUORI LA RIVENDICAZIONE DELLE REGIONI DI DONETSK E LUGANSK. ZELENSKY ORMAI SAREBBE DISPOSTO A CEDERE SU DONBASS E CRIMEA. MA CHE SI FA CON MARIUPOL?
Ucraina: Cremlino, non vogliamo usare armi nucleari
(ANSA) - "Nessuno in Russia sta prendendo in considerazione l'idea di usare armi nucleari". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a Pbs.
Alla domanda del giornalista se il presidente russo Vladimir Putin abbia mai minacciato di usare armi nucleari nel caso in cui un terzo fosse intervenuto nel conflitto in Ucraina Peskov ha risposto: "Non credo. Ha invece dichiarato con chiarezza che se qualcuno dovesse interferire la Russa ha tutti i mezzi necessari per reagire e punire chi lo farà".
Ucraina: Cremlino, l'Occidente ci ha dichiarato guerra economica
vladimir putin volodymyr zelensky
(ANSA) - "Dobbiamo adattarci alle nuove condizioni. E sfortunatamente, quelle condizioni sono piuttosto ostili". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista a Pbs a proposito delle sanzioni dell'Occidente in risposta all'invasione dell'Ucraina. "Siamo entrati nella fase di una guerra totale", ha sottolineato.
esplosione a leopoli ucraina 4
"I paesi dell'Europa occidentale, gli Stati Uniti, il Canada, l'Australia, stanno conducendo una guerra contro di noi nel commercio, nell'economia, sequestrando le nostre proprietà, i nostri fondi, bloccando le nostra transazioni finanziarie. E dobbiamo adattarci al nuova realtà", ha detto ancora Peskov.
Ucraina: Zelensky contrario a 'sanzioni condizionali'
(ANSA) - In un recente discorso video, il presidente Volodymyr Zelensky si è pronunciato contro sanzioni 'condizionali' che ipotizzino una ulteriore escalation del conflitto, citando "segnali e avvertimenti" che alcune sanzioni, come l'embargo petrolifero russo, saranno imposte se la Russia utilizzerà armi chimiche contro l'Ucraina. Lo riporta il Kyiv independent. "Non ho parole. Pensate a cosa si è arrivati: ad aspettarci l'uso di armi chimiche", ha detto.
Ucraina: Cremlino, Russia non attaccherà Paesi Nato
(ANSA) - La Russia non ha in programma di attaccare nessun paese della Nato, ha detto all'emittente statunitense PBS il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, a meno che non sia "un atto reciproco". Lo riferisce la Tass. Rispondendo a una domanda sul possibile allargamento del conflitto a Paesi Nato, Peskov ha detto che "se non ci sarà un atto reciproco, se non ce lo fanno fare, non possiamo pensarci e non vogliamo pensarci".
Ucraina: delegazioni arrivate a Istanbul per negoziati
(ANSA) - I negoziatori ucraini e russi sono arrivati a Istanbul, in Turchia, per l'atteso faccia a faccia, il primo in due settimane, volto a concordare un cessate il fuoco in Ucraina, o almeno un accordo sul soccorso umanitario agli sfollati. Lo riferisce la Bbc. "Non stiamo commerciando persone, terra o sovranità", ha affermato in proposito il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
"L'obiettivo minimo saranno i corridoi umanitari e quello massimo il raggiungimento di un accordo su un cessate il fuoco", ha detto alla televisione nazionale, mentre il consigliere del ministero degli Interni ucraino Vadym Denysenko si è detto scettico sulla possibilità di una svolta.
Anche un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano - aggiunge la Bbc - ha espresso dubbi simili sulle speranze di progresso, affermando che il presidente russo Vladimir Putin non sembrerebbe pronto a scendere a compromessi per porre fine alla guerra. Nel frattempo, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che è importante che i colloqui proseguano, pur non avendo finora prodotto progressi sostanziali.
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UCRAINA, TUTTO PRONTO PER I NEGOZIATI. FT: MOSCA CEDE SU «DENAZIFICAZIONE», OK A KIEV NELLA UE
La Russia non chiede più che l’Ucraina venga «denazificata» ed è pronta a lasciare che Kiev aderisca alla Ue a patto che rimanga militarmente non allineata. Lo scrive il Financial Times citando quattro persone informate sui negoziati tra i due paesi.
Nella bozza del documento per il cessate il fuoco, sottolineano le fonti, non compaiono più le parole «denazificazione», «smilitarizzazione» e protezione legale per la lingua russa.
A poche ore dalla ripresa dei negoziati in Turchia, le concessioni da parte della Russia arrivano in un momento in cui l’offensiva di terra è in una fase di stallo grazie alla resistenza dell’Ucraina. Dalla bozza resta fuori uno dei punti più critici per l’Ucraina, ovvero la rivendicazione delle regioni separatiste filorusse del Donbass e di Donetsk.
Si spera nella svolta, ma prevale lo scetticismo
Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, intanto, ha preparato l’incontro parlando sia con Vladimir Putin che con Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo, dal canto suo, si è detto disposto a discutere della futura neutralità del paese senza rinunciare all’integrità territoriale.
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Si spera dunque nella svolta ma è forte lo scetticismo, anche dopo la notizia dell’avvelenamento di Abramovich e di altri due mediatori. Il presidente Usa Joe Biden, intanto, su Putin non ritratta. E su Twitter insite: «È un dittatore». E mentre il presidente francese Emmanuel Macron sentirà Putin, oltre mille mercenari della Wagner sarebbero schierati nell’est dell’Ucraina.
Negoziatori a Istanbul
I negoziatori ucraini e russi sono già arrivati a Istanbul, in Turchia, per l’atteso faccia a faccia, il primo in due settimane, volto a concordare un cessate il fuoco in Ucraina, o almeno un accordo sul soccorso umanitario agli sfollati.
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha detto alla televisione nazionale che «l’obiettivo minimo saranno i corridoi umanitari e quello massimo il raggiungimento di un accordo su un cessate il fuoco», mentre il consigliere del ministero degli Interni ucraino Vadym Denysenko si è detto scettico sulla possibilità di una svolta. Anche un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano - aggiunge la Bbc - ha espresso dubbi simili sulle speranze di progresso, affermando che il presidente russo Putin non sembrerebbe pronto a scendere a compromessi per porre fine alla guerra. Nel frattempo, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che è importante che i colloqui proseguano, pur non avendo finora prodotto progressi sostanziali.
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Cremlino: attacco a Paesi Nato? Non vogliamo pensarci
La Russia non ha in mente alcun attacco a Paesi Nato. Lo ha detto al canale televisivo americano Pbs il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, a meno che non sia «un atto reciproco».
Ma «non possiamo pensarci e non vogliamo pensarci», ha spiegato Peskov che ha aggiunto che la Russia si sente circondata da una «realtà ostile», perché è «nel mezzo di una guerra, economica e commerciale», portata avanti dai Paesi dell’Occidente. E poi: «Dobbiamo adattarci alle nuove condizioni, e sfortunatamente sono piuttosto ostili. I paesi dell’Europa occidentale, gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, stanno conducendo una guerra contro di noi nel commercio, nell’economia, nel sequestro delle nostre proprietà, nel sequestro dei nostri fondi, nel blocco delle nostre relazioni finanziarie. Dobbiamo adattarci alla nuova realtà».
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Respinti 7 attacchi russi in 24 ore
Sul versante bellico, in ultimo, le forze ucraine hanno respinto sette attacchi russi nelle ultime 24 ore distruggendo 12 carri armati e 10 veicoli da combattimento di Mosca: lo affermano funzionari di Kiev, secondo quanto riporta il Guardian. L’aviazione ucraina, inoltre, ha abbattuto 17 velivoli russi, inclusi otto aerei, tre elicotteri, quattro velivoli senza pilota e due missili da crociera.
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