irina slavina

UNA SLAVINA FRANA SU PUTIN – VIDEO CHOC: LA GIORNALISTA IRINA SLAVINA SI È UCCISA DANDOSI FUOCO DAVANTI ALLA POLIZIA A NIZHNY NOVGOROD. OVVIAMENTE PRIMA ACCUSA PUTIN SU FACEBOOK: “PER LA MIA MORTE INCOLPATE PER FAVORE LA FEDERAZIONE RUSSA” – IN PASSATO AVEVA GUIDATO PROTESTE ANTI-CREMLINO E LE ERA STATA PERQUISITA CASA, MA SECONDO IL GOVERNO NON ERA NÉ SOSPETTATA NÉ INDAGATA

 

Giuseppe Agliastro per “la Stampa”

irina slavina 5

 

La giornalista russa Irina Slavina si è uccisa dandosi fuoco davanti al comando di polizia della sua città, Nizhny Novgorod: un gesto estremo, che potrebbe essere la tragica conseguenza di una vera e propria persecuzione subita dalla reporter per la sua attività da giornalista non allineata nella Russia di Putin.

 

In questi anni, tanti giornalisti e dissidenti sono stati uccisi o aggrediti in Russia. Irina si è suicidata, ma prima di farlo ha puntato il dito contro lo Stato e secondo molti osservatori rientra anche lei nella lunga lista delle vittime delle persecuzioni politiche in Russia. «Hanno fabbricato un caso penale con un'accusa politica.

 

irina slavina si da' fuoco

Ieri le hanno perquisito la casa, segando le porte e sequestrando i computer. L'hanno assolutamente portata al suicidio», ha commentato Aleksey Navalny, il numero uno degli oppositori di Putin adesso in convalescenza a Berlino dopo un sospetto avvelenamento per il quale gli occhi sono tutti inevitabilmente puntati sul Cremlino.

 

Il giorno prima del suicidio, la reporter aveva infatti denunciato che la polizia aveva fatto irruzione nel suo appartamento portando via computer, cellulari e altre apparecchiature, compresi il portatile di sua figlia e il telefonino di suo marito. Il Comitato Investigativo russo si è subito affrettato ad assicurare che Irina non si è tolta la vita per le perquisizioni.

 

«Non era né sospettata né indagata, ma solo una testimone» di un'inchiesta, dichiarano le autorità. Ma in Russia il passo da testimone a imputato può essere molto breve, e soprattutto un post pubblicato dalla giornalista poco prima di uccidersi pare smentire decisamente le rapide conclusioni ufficiali: «Per la mia morte incolpate per favore la Federazione Russa», aveva infatti scritto Slavina su Facebook. Irina in passato era stata condannata a pagare multe salate.

 

irina slavina si da' fuoco 2

Una volta per una battuta su internet considerata «oltraggio alle autorità», un'altra volta per aver guidato un piccolo corteo in memoria del dissidente Boris Nemtsov, freddato a colpi di pistola praticamente sotto le mura del Cremlino. Ma che cercava ora la polizia a casa sua? Secondo la reporter, «opuscoli, volantini e conti» del gruppo d'opposizione Open Russia, e si sospetta che nell'ambito della stessa inchiesta siano stati perquisiti anche gli uffici del vice presidente della sezione locale del partito d'opposizione Yabloko e di altri tre attivisti.

irina slavina si da' fuoco 3

 

Si tratta di un elemento molto importante. Open Russia è infatti un'organizzazione fondata dall'ex oligarca anti-Putin Mikhail Khodorkovsky, che ha trascorso dieci anni dietro le sbarre per una condanna che molti considerano di matrice politica e ora vive a Londra. Il ramo britannico di Open Russia è stato bollato come «ente indesiderato» ed è ora nella lista nera del Cremlino.

 

caserma di nizhny novgorod

«Non ho nulla a che fare con Open Russia», aveva spiegato la reporter alla testata The Insider raccontando del raid della polizia a casa sua. «Dicono che Open Russia finanzi le proteste a Nizhny Novgorod contro lo sviluppo predatorio e peggiorativo di una delle aree verdi più rappresentative della città, il Parco Svizzero», ma «la gente - aveva sottolineato Irina - va lì del tutto spontaneamente e ogni martedì forma una catena umana». Irina Slavina era la direttrice di una piccola testata online locale, Koza.Press, scriveva delle proteste e, contrariamente a molti media regionali russi, dava voce anche all'opposizione. «Come giornalista, non posso ignorare questi eventi», aveva chiarito prima di uccidersi.

irina slavina si da' fuoco 1fiori per irina slavina irina slavina si da' fuoco 4irina slavina 2

 

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO