SONO MOLTE LE VITTIME DI ANTONIO DI FAZIO, L'IMPRENDITORE ACCUSATO DI NARCOTIZZARE E POI VIOLENTARE LE RAGAZZE CHE FINIVANO TRA LE SUE GRINFIE - NON AGIVA DA SOLO: AVEVA UNA "RETE" DI COLLABORATORI E COMPLICI ALCUNI DEI QUALI LEGATI ALLA CRIMINALITÀ - LE RAGAZZE, CHE VENIVANO CONTATTATE ATTRAVERSO I SOCIAL CON OFFERTE DI TIROCINIO E LAVORO, STATE COSTRETTE A RIVEDERSI NELLE FOTO CHE DI FAZIO HA CONSERVATO PER ANNI, CRIPTATI SULLE MEMORIE DEL SUO COMPUTER.

-

Condividi questo articolo


Monica Serra per "la Stampa"

 

antonio di fazio antonio di fazio

Le vittime sono molte. E Antonio Di Fazio non agiva da solo. Ci sarebbe tutta una «rete» di collaboratori e complici che, più o meno consapevolmente, si agitava attorno al «moderno Barbablù» finito in carcere con l' accusa di violenza sessuale aggravata, lesioni e sequestro di persona. E, quel che è peggio, c' è il timore che non fosse l' unico «collezionista" seriale di "donne trofeo». Di certo per i magistrati lui era pericoloso, molto pericoloso.

 

Seppur all' apparenza un millantatore, per anni, tra pistole giocattolo, lampeggianti delle forze di polizia e finti tesserini dei servizi segreti, è riuscito a terrorizzare le sue vittime, tutte giovanissime. Magari anche grazie ad alcune amicizie legate alla criminalità, su cui ora indagano i carabinieri.

 

antonio di fazio antonio di fazio

Nessuna delle giovani, tra la paura e le benzodiazepine in grado di offuscare i ricordi degli abusi, in passato aveva osato denunciarlo. Una storia dell' orrore che non si sa da quanto tempo vada avanti. Perché gli accertamenti in corso su cellulari e computer del cinquantenne stanno portando alla luce immagini terribili e inquietanti di ragazze senza un nome. Di cui, in alcune foto, non si vede neanche il volto.

 

Abusi brutali su corpi inermi, di giovani narcotizzate e violate, spesso proprio nell'appartamento di 210 metri quadrati in zona Sempione che il cinquantenne divideva con l'anziana madre. Come le prime tre ragazze che, dopo aver risposto all' appello dei pm, ieri sono state sentite fino alle otto sera al quarto piano del palazzo di giustizia di Milano. Jeans, maglietta, scarpe da tennis: tutte ventenni, studentesse universitarie, dalla faccia pulita che hanno fatto fatica anche a parlare, a raccontare.

antonio di fazio 2 antonio di fazio 2

 

Tutte «adescate» dall' imprenditore cinquantenne seguendo un modus operandi sempre uguale, con l'offerta di opportunità di lavoro o di stage. Proprio come la studentessa di 21 anni della Bocconi che, la sera del 26 marzo, è stata «avvelenata» con le benzodiazepine, fotografata e abusata. E si è risvegliata il giorno dopo a casa sua talmente stordita da non ricordare, all' inizio, che cosa le fosse capitato.

 

Profili simili tra loro. Giovani donne che in più di un caso sarebbero state contattate attraverso i profili social da collaboratori di Di Fazio con offerte di tirocinio, possibilità di un futuro che, subito, si sono trasformate in un incubo. E che ieri sono state costrette a rivedersi in quegli scatti «sconvolgenti» che Di Fazio ha conservato per anni, criptati sulle memorie del suo computer.

 

antonio di fazio antonio di fazio

Se nel tempo li abbia tenuti per sé o scambiati con altri, le indagini condotte dai carabinieri di Porta Monforte, e ora anche del Nucleo investigativo del Comando provinciale, non sono ancora riusciti a stabilirlo. Ma il fronte dell'inchiesta coordinata dal pm Alessia Menegazzo e dall' aggiunto Letizia Mannella si sta allargando sempre di più. E le chiamate ai carabinieri col passare delle ore si stanno moltiplicando. Anche se in diversi casi le ragazze si vergognerebbero al punto da non trovare la forza di parlare, di spiegare. Tra l'altro, il ritmo a cui stanno viaggiando le indagini dimostra che, a breve, potrebbero arrivare altri colpi di scena.

 

Davanti a così gravi accuse, il cinquantenne interrogato nel pomeriggio dal giudice Chiara Valori si è avvalso della facoltà di non rispondere. Significative anche le parole del suo difensore, l' avvocato Rocco Romellano, che ora potrebbe puntare a una perizia psichiatrica. Di Fazio, ha spiegato, «non sta bene, è molto confuso e provato. Personalmente, l' ho sempre conosciuto come una persona cordiale, onesta e tranquilla. Ma non posso sapere se avesse una doppia vita». Del resto «le accuse contro di lui sono molto gravi».

ANTONIO DI FAZIO ANTONIO DI FAZIO antonio di fazio antonio di fazio

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...

DAGO-SPIFFERA: SUSSURRI & RUMORS – CHI SE LO PAPPA "IL FOGLIO"? LOTITO E' INTERESSATO MA MAINETTI L'AVREBBE PROPOSTO ANCHE A CAIRO - COSA DIRANNO A PONTIDA ORBAN E WILDERS: LANCERANNO BORDATE ALLA MELONI SU MIGRANTI, UCRAINA E RUSSIA? - LA SANTANCHE' RINVIATA A GIUDIZIO SI DIMETTE O NO? LA SORA GIORGIA HA SEMPRE FATTO CAPIRE CHE LA "PITONESSA" DEVE SLOGGIARE SE FINISCE A PROCESSO. MA OCCHIO: IL DESTINO DELLA "SANTA" INFLUENZERA' ANCHE QUELLO DI SALVINI SUL CASO OPEN ARMS (SE SI DIMETTE LEI PER UN RINVIO A GIUDIZIO, COME PUO' RESTARE AL SUO POSTO IL LEGHISTA CON UNA CONDANNA IN PRIMO GRADO?) - BOCCHINO "INSEGUE" LE MELONI - LE INGENUITA' DEI FRATELLI ELKANN