Estratto dell'articolo di Michele Bocci per www.repubblica.it
Farmacista, responsabile di Fratelli d'Italia per la sanità e pure del partito in Puglia, Marcello Gemmato ha iniziato a fare il sottosegretario alla Salute prendendo di mira i vaccini e le decisioni "politiche e non scientifiche" del governo precedente. In televisione ieri sera ha sostenuto: non è detto che senza vaccini la pandemia sarebbe andata peggio. Così si è messo in una posizione diversa rispetto al suo ministro e per certi versi anche rispetto alla presidente del consiglio.
Proprio oggi Orazio Schillaci ha ribadito che a breve, la prossima settimana, partirà una campagna pubblicitaria del ministero per la vaccinazione. E la premier Giorgia Meloni, al G20, ha detto che "il Covid è in calo in molti Paesi, tra questi l'Italia. Grazie al lavoro straordinario del personale sanitario, ai vaccini, alla prevenzione, alla responsabilizzazione dei cittadini, la vita è tornata progressivamente alla normalità".
Alle polemiche durissime sulle sue parole, con tanto di richieste di dimissioni, questa mattina Gemmato ha risposto dicendo di credere nei vaccini. A peggiorare le sue dichiarazioni però spunta anche un post social in cui inneggia a Julius Evola, noto per le sue idee promotrici di nazismo e fascismo.
La campagna del ministro per la vaccinazione
"Stiamo organizzando un lancio sulle principali reti e stiamo valutando anche la presenza di testimonial, preferirei avere attori non professionisti. Stiamo realizzando dei filmati in queste ore e daremo comunicazioni quanto prima", ha spiegato Schillaci. […]
marcello gemmato giorgia meloni
Sembra assai diversa la posizione del sottosegretario. Ieri sera durante la trasmissione di Rai 2 "Restart-L'Italia ricomincia da te", ha prima detto: "Registro che per larga parte della pandemia l'Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti".
Quando il conduttore Aldo Cazzullo ha ribattuto che "senza vaccini sarebbe stato magari peggio", l'esponente di Fratelli d'Italia ha replicato: "Questo lo dice lei, non abbiamo l'onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini". […]
Le reazioni, Letta: "Non può rimanere in carica"
TWEET DI MATTEO BASSETTI CONTRO MARCELLO GEMMATO
Le reazioni, politiche e non, non hanno tardato ad arrivare. "Un sottosegretario alla Salute che nega i vaccini non può rimanere in carica". Lo scrive in un tweet il segretario del Pd, Enrico Letta. Dello stesso avviso Il leader del terzo polo Carlo Calenda, sempre su Twitter "Gemmato si deve dimettere. Un Sottosegretario alla salute che non prende le distanze dai #novax è decisamente nel posto sbagliato".
"Ma come si fa a dire che non c'è prova scientifica che i vaccini, che sono serviti a salvare la vita a milioni di persone? Basterebbe saper leggere la letteratura scientifica. Un bel tacer non fu mai scritto...", dice Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. […]
La marcia indietro: "Ho sempre sostenuto la validità dei vaccini"
"Sono stupefatto dalle strumentalizzazioni che l’opposizione sta montando in queste ultime ore in merito ad alcune mie dichiarazioni rilasciate ieri alla trasmissione Re Start di Rai 2». Quando la polemica era ormai esplosa, Gemmato è intervenuto di nuovo, parlando appunto di strumentalizzazioni. "Ho sempre sostenuto la validità dei vaccini e la capacità che hanno di proteggere soprattutto i più fragili, come sottosegretario alla Salute ed esponente di FdI voglio sgombrare il campo da interpretazioni faziose e ideologiche» […]
Le altre prese di posizione del sottosegretario: vaccinare solo chi rischia la morte
Nei giorni scorsi Gemmato aveva già parlato di vaccini e pandemia. Sempre con dichiarazioni discutibili e discusse. "L'idea di questo ministero, nostra, del ministro - ha affermato il 9 novembre - è quella di mettere in sicurezza i cluster che hanno dato mortalità. Sono dati di epidemiologia medica, statistici, non si inventa nulla: si vede che i cluster che danno mortalità sono i fragili, gli anziani, gli immunodepressi. Quelle sono le persone alle quali noi consigliamo di vaccinarsi e lo consigliamo in maniera forte e puntuale".
Non sarebbe consigliato il richiamo vaccinale, invece, "a chi sta bene, a chi si riconosce in un cluster che non dà mortalità, sia per analisi costo-beneficio, sia perché vi sono delle reazioni avverse all'assunzione di farmaci e di vaccini". Per queste posizioni è stato attaccato ad esempio da Walter Ricciardi, professore di Igiene alla Cattolica e consigliere del ministro alla Salute precedente, Roberto Speranza.
Il reintegro dei medici No vax
Sui medici non vaccinati reintegrati, che molte Regioni hanno deciso di non far lavorare a contatto con pazienti fragili. "Abbiamo semplicemente anticipato di sette settimane il fatto che 4mila medici tornino a fare il loro lavoro. Trasferisco una semplice considerazione: molti di loro non sono famigerati No Vax ma persone che avevano fatto la prima e la seconda dose, in più avevano contratto la malattia, e interrogato l'Ordine dei Medici chiedendo se fossero equiparati agli altri cittadini, con il raggiungimento dell'immunizzazione tramite la malattia. Rispetto a questo non è stata data risposta dal ministero precedente . E questi medici, sono stati messi fuori dai ruoli". [..]
ORAZIO SCHILLACI 6 ROBERTO SPERANZA ORAZIO SCHILLACI