BUIO FITTO SUL PNRR – IL MINISTRO DEGLI AFFARI EUROPEI TENTA LA MISSIONE DEL DISGELO A BRUXELLES, MA L’ITALIA È OSSERVATO SPECIALE DELLA COMMISSIONE PER I RITARDI SUL PIANO: LA TERZA RATA ANCORA NON SI VEDE, E ANCHE LA QUARTA POTREBBE SLITTARE – GENTILONI PROVA A DARE UNA MANO (È INCAZZATO CON ELLY SCHLEIN CHE NON LO VUOLE CAPOLISTA ALLE EUROPEE), MA POCO PUÒ – IL CONFRONTO IMPIETOSO CON IL PNRR SPAGNOLO E IL TENTATIVO DI SPOSTARE 10 MILIARDI SUL PIANO ENERGETICO “REPOWER”
Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera,Marco Bresolin per “la Stampa”
RAFFAELE FITTO E PAOLO GENTILONI
La missione del disgelo di Raffaele Fitto è iniziata con il primo volo del lunedì per Bruxelles. Al ministro degli Affari comunitari, Giorgia Meloni aveva affidato il compito di cancellare le tracce dello scontro a distanza di venerdì scorso sulle modifiche dei poteri alla Corte dei Conti.
Né il governo, né tantomeno i vertici della Commissione europea possono permettersi una rottura sul Recovery Plan. Per averne conferma basta leggere fra le righe una dichiarazione del commissario agli affari economici Paolo Gentiloni: «Bisogna attuare il Piano, perché altrimenti il dialogo con chi non vuole sentir parlare di impegni comuni sarebbe molto complicato».
giorgia meloni e ursula von der leyen in emilia romagna
Il soggetto della frase anodina sono i Paesi nordici, «impegni comuni» sta per debito europeo. Gentiloni, in quanto italiano e responsabile del dossier, è più esposto di altri. E per paradosso l'ex premier, uno dei papabili capilista del Pd alle europee dell'anno prossimo, è fra coloro i quali sta facendo di tutto perché l'Italia esca dal pantano del Pnrr […]
Sopire troncare, troncare sopire. Nella lunga giornata a Bruxelles Fitto non avrebbe incontrato solo la responsabile della task force sul Piano Céline Gauer, ma anche il capo di gabinetto della presidente Ursula von der Leyen, Bjoern Seibert.
[…] "Repower Eu" è il primo passo della riscrittura del Piano. La dote iniziale sono 2,7 miliardi aggiuntivi per gli obiettivi di transizione energetica. Nelle intenzioni di Fitto quel capitolo dovrebbe lievitare a più di 10 miliardi, quasi tutti investimenti da affidare alle grandi aziende partecipate dallo Stato.
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Un paio di settimane fa Fitto ha spedito una bozza della quale non si sa quasi nulla. Ma quella è la strada scelta di comune accordo da Roma e Bruxelles per evitare che l'intera revisione del Piano - che arriverà solo durante l'estate - non diventi un argomento per i partner più critici e il congelamento della terza e della quarta rata.
C'è poi un'ulteriore ragione che spinge Roma ad accelerare i tempi: oggi […] il governo spagnolo approverà e invierà alla Commissione la sua proposta di modifica del Piano nazionale che lievita da 70 a 160 miliardi fra contributi a fondo perduto e prestiti. Il Pnrr spagnolo - il più importante dopo quello italiano - per Meloni è un benchmark fastidioso.
raffaele fitto ursula von der leyen
Un episodio accaduto ieri mattina spiega bene la tensione che si respira nelle stanze comunitarie a proposito del Recovery italiano. «L'Italia non ha ancora presentato il nuovo capitolo del RePowerEU da aggiungere al Pnrr», dice uno dei portavoce durante il briefing quotidiano. E in effetti, secondo le informazioni raccolte, finora Palazzo Chigi ha fatto recapitare soltanto schede tecniche, non una proposta definita. Ma in un primo momento il governo ha interpretato quelle parole come una nuova critica ai ritardi.
ursula von der leyen stefano bonaccini raffaele fitto
Stessa cosa è avvenuta poco dopo con il portavoce numero uno della Commissione a proposito dell'ipotesi di travasare risorse dal Pnrr al RePowerEU: deve trattarsi di «nuove misure e nuovi investimenti», non di «togliere soldi» da un capitolo «per metterli in un altro». Parole interpretate come un altolà all'idea italiana di spostare sui progetti per la transizione energetica i fondi destinati ai progetti non più realizzabili con il Pnrr. In realtà "RePowerEU" non nega questa possibilità, […] Ma in caso di modifica […] per circostanze «oggettive» (lo prevede l'articolo 21 del regolamento del Piano), è possibile incrementare le risorse destinate alla transizione energetica, togliendole ai progetti non più realizzabili.
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