GIORGIA CHI? – VON DER LEYEN HA BISOGNO DELLE “STAMPELLE” PER ASSICURARSI LA RIELEZIONE ALLA GUIDA DELLA COMMISSIONE, E TENTA DI RASSICURARE VERDI E LIBERALI: “CON IL GRUPPO ECR NON CI SARÀ UNA COOPERAZIONE STRUTTURALE” – LA REAZIONE DEI VERDI: “ERA IMPORTANTE CHE CI FOSSE UN PASSO AVANTI. VEDREMO COSA PRESENTERÀ NELLE SUE LINEE GUIDA IN PLENARIA” – I NAZISTELLI DELL’AFD FONDANO UN ALTRO GRUPPO DI ESTREMA DESTRA, “EUROPA DELLE NAZIONI SOVRANE”, CHE SI AFFIANCA AI CONSERVATORI DELLA MELONI E AI PATRIOTI DI ORBAN, SALVINI E LE PEN...

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VERDI UE, 'SU VON DER LEYEN PUNTIAMO A UNA SCELTA DI GRUPPO'

ursula von der leyen giorgia meloni g7 borgo egnazia ursula von der leyen giorgia meloni g7 borgo egnazia

(ANSA) - "Vogliamo avere un documento scritto che sarà finalizzato la prossima settimana. Sulla base di questo poi ci sarà un'indicazione" di voto, anche se "gli eurodeputati possono decidere da soli cosa fare. Preferiamo e puntiamo a una decisione di gruppo". Lo hanno detto i co-presidenti dei Verdi Ue, Terry Reintke e Bas Eikhout, durante un punto stampa dopo l'incontro con Ursula von der Leyen in vista del voto per il suo bis in programma la prossima settimana alla plenaria del Parlamento europeo. "Puntiamo a mantenere la nostra coerenza" come gruppo "anche per questo voto", hanno sottolineato.

 

VERDI, 'PASSI AVANTI CON URSULA MA DECIDIAMO GIOVEDÌ'

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(ANSA) - "Non c'è ancora una conclusione ora, era importante che ci fosse un passo avanti. Vedremo cosa presenterà nelle sue linee guida in Plenaria. In quell'occasione parlerà a tutti e sarà lì che vedremo dove stiamo. Abbiamo ancora bisogno di negoziati, di una settimana ancora". Lo hanno detto i co-presidenti dei Verdi Ue, Bas Eickhout e Terry Reintke, dopo la riunione con Ursula von der Leyen, durata circa due ore.

 

"Il Ppe nel corso della campagna ha mandato un messaggio chiaro" sul dialogo "con i partiti pro-Ucraina, pro-Ue e pro-Stato di diritto. Non vediamo altre opzioni che non l'unione di questi 4 partiti Ue", hanno aggiunto.

 

VON DER LEYEN CEDE A VERDI E LIBERALI

Estratto dell’articolo di www.open.online

 

comitato elettorale afd - festeggiamento per i risultati delle europee comitato elettorale afd - festeggiamento per i risultati delle europee

Non c’è due senza tre. Dopo i Conservatori e riformisti europei – gruppo guidato dai Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni – e i nuovi “Patrioti per l’Europa” in cui siedono i nazional-populisti di Lega, Rassemblement National, Fidesz e altri Paesi europei, nasce oggi al Parlamento europeo un nuovo gruppo politico di destra, se possibile ancor più radicale.

 

Si chiamerà “Europa delle nazioni sovrane” e sarà guidato principalmente, come da anticipazioni degli ultimi giorni, dai tedeschi nostalgici dell’AfD. Il gruppo è stato formato ufficialmente oggi con la riunione costitutiva al Parlamento europeo: il presidente della nuova formazione sarà l’eurodeputato tedesco dell’AfD René Aust.

 

comitato elettorale afd - festeggiamento per i risultati delle europee comitato elettorale afd - festeggiamento per i risultati delle europee

Che questo gruppo, così come quello ispirato da Viktor Orbàn nell’ultima settimana, resteranno fuori dal perimetro della nuova maggioranza europea, non c’è dubbio. Il “cordone sanitario” anti-estremisti è già pronto.

 

Il problema, per Ursula von der Leyen ma pure per Giorgia Meloni, è che diverse altre formazioni della futuribile maggioranza premono con forze perché fuori dai giochi resti pure l’Ecr guidato dalla premier italiana. Dopo i socialisti e democratici, lo hanno ribadito con chiarezza oggi alla presidente-ricandidata alla guida della Commissione Ue sia i liberali di Renew sia i Verdi, dei cui voti von der Leyen ha bisogno per assicurarsi la rielezione. […] oggi l’ex ministra di Merkel si è dovuta sbottonare in termini inediti: «Con il gruppo Ecr non ci sarà una cooperazione strutturale», ha assicurato von der Leyen nell’incontro con la delegazione di Renew, protrattasi per oltre due ore.

 

ursula von der leyen giorgia meloni ursula von der leyen giorgia meloni

Il che, tuttavia, non esclude ovviamente accordi ad hoc soprattutto con Meloni e la sua pattuglia, né tanto meno che confluiscano su di lei i voti di FdI. Sempre che la premier, a questo punto, consideri conveniente prestarsi a tale gioco, dopo essersi ritrovata ai margini degli equilibri politici già in sede di nomine dei top jobs da parte dei capi di Stato e di governo.

 

Di certo c’è che sull’altro versante a fare da ulteriore stampella alla maggioranza restano invece pronti i Verdi, che valuteranno però con attenzione il programma che von der Leyen presenterà in Aula la prossima settimana. [...]

 

 

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