joe biden marjorie taylor greene discorso sullo stato dell unione

I DEMOCRATICI AMERICANI NON VOGLIONO NONNO BIDEN MA NON HANNO ALTERNATIVA - “SLEEPY JOE”, FORTE DELL'ASSENZA DI VERI SFIDANTI NEL PARTITO, SI È MOSTRATO PIU' CAZZUTO DEL SOLITO AL CONGRESSO, IN OCCASIONE DEL DISCORSO SULLO STATO DELL’UNIONE – IL PIANO PER L’UCRAINA DI BIDEN E DEI SUOI GENERALI: LA CRIMEA VA LASCIATA A PUTIN. E SUL DONBASS RUSSOFONO SERVIRA' UNA TRATTATIVA. MA PRIMA GLI UCRAINI DOVRANNO COSTRINGERE I RUSSI A RINCULARE… - VIDEO

 

DAGONOTA

joe biden discorso sullo stato dell unione 2

Il discorso sullo Stato dell’Unione, nonostante i tanti punti delicati affrontati e le critiche ricevute, ha segnato un punto a favore di Joe Biden. Come gli era capitato di rado negli ultimi mesi, “Sleepy Joe” è sembrato pimpante, arzillo e un po’ più cazzuto.

 

Ha blandito e umiliato i repubblicani a seconda dei temi, ha preso di petto la deputata che gli ha dato del bugiardo (la super trumpiana Marjorie Taylor Greene) e ha risposto ai buu e alle critiche invitando tutti alla collaborazione. Si è messo a discutere e ha replicato punto per punto.

 

Nonostante questa performance pimpante, però, Biden deve affrontare sondaggi non proprio clementi: secondo una rilevazione del Washington Post e di Abc (non certo media ostili ai liberal), diffusa nei giorni scorsi quasi il 58% degli elettori democratici vorrebbe un candidato più giovane alla Casa Bianca del 2024.

 

 

SONDAGGIO WASHINGTON POST/ABC SUL GRADIMENTO DI JOE BIDEN

Il punto è che i desiderata degli elettori non convergono con il materiale umano a disposizione del partito: se non Biden, chi? L’assenza di una reale alternativa per vincere è, per ora, la migliore garanzia del presidente uscente.

 

Il vecchio Joe nel discorso al Congresso ha affrontato solo collateralemente argomenti di politica internazionale. Ma, nei giorni scorsi, ha anche avuto un colloquio con i vertici dell’intelligence e del Pentagono, per capire cosa accadrà sul fronte ucraino nei prossimi giorni.

 

marjorie taylor greene contro biden al congresso

Vuole avere un quadro chiaro per decidere se partecipare all’incontro a Kiev organizzato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von Der Leyen per il 24 febbraio, a un anno dall’inizio dell’invasione russa.

 

Al di là della partecipazione all’incontro, che servirà a mostrare la compattezza del fronte occidentale a sostegno di Zelensky, Biden e i suoi generali sono d’accordo su due punti: la Crimea va lasciata a Putin e sul Donbass russofono andrà aperta una trattativa separata, che dovrebbe portare a una sorta di autonomia, come già previsto dai vecchi Accordi di Minsk.

 

joe biden discorso sullo stato dell unione 4

Comunque, il negoziato non inizierà prima che la resistenza ucraina abbia costretto l’esercito russo a rinculare. L’idea degli americani è cristallizzare le posizioni sul campo di battaglia, prima di scendere a qualsiasi tipo di compromesso con Putin.

 

STATO DELL’UNIONE, BIDEN: «DEVO FINIRE IL LAVORO». E LA DEPUTATA REPUBBLICANA: «SEI UN BUGIARDO»

Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per www.corriere.it

 

casa bianca

«Dobbiamo finire il lavoro», ha ripetuto più volte il presidente Joe Biden nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, ieri sera, davanti a senatori e deputati riuniti nell’aula della Camera che da gennaio è controllata dai repubblicani, e davanti a milioni di telespettatori. «Ai miei amici repubblicani dico che, se abbiamo potuto lavorare insieme nel passato Congresso, non c’è ragione per cui non possiamo farlo ora. Il popolo ci ha mandato un messaggio chiaro: la lotta fine a sé stessa, il potere fine a sé stesso, il conflitto fine a sé stesso non portano da nessuna parte».

 

 

joe biden discorso sullo stato dell unione

In un Congresso diviso, con alle spalle lo speaker repubblicano Kevin McCarthy dove l’anno scorso sedeva Nancy Pelosi, il presidente democratico ha affermato di aver reso l’America più sicura, prospera e meno divisa, di averla aiutata a riemergere dalla pandemia («Oggi il Covid non controlla più le nostre vite») e di aver «creato 12 milioni di posti di lavoro in due anni, più di quanti alcun presidente ne abbia creati in 4 anni». «E due anni fa — ha aggiunto Biden riferendosi all’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021— la nostra democrazia ha affrontato una delle minacce più grandi dalla Guerra civile. Benché ammaccata, la nostra democrazia non si è piegata e non si è spezzata».

 

marjorie taylor greene contro biden al congresso

Biden ha rivendicato i successi del suo piano economico, […] ma ha anche riconosciuto che troppi americani non ne sentono ancora gli effetti […].

 

Biden ha teso la mano più volte ai repubblicani, invitandoli a lavorare insieme, ma ha anche lanciato loro ripetuti avvertimenti: «Alcuni minacciano di annullare l’Inflation Reduction Act. Se cercate di aumentare i costi delle medicine vendute su prescrizione medica, opporrò il veto». E i repubblicani lo hanno applaudito a volte: per esempio quando ha promesso di sostenere i prodotti americani («Buy American» e «Made in America»).

 

joe biden kevin mccarthy

Biden è stato fischiato, invece, quando ha affermato che oggi i repubblicani «tengono l’economia in ostaggio», mentre «sotto l’amministrazione precedente il deficit era salito per quattro anni di seguito… Quasi il 25% dell’intero debito nazionale, un debito accumulato nel corso di 200 anni, è stato aggiunto solo dall’amministrazione del mio predecessore. E come ha risposto il Congresso allora? Ha alzato il tetto del debito tre volte». Alcuni repubblicani, come la deputata della Georgia Marjorie Taylor Greene, hanno gridato «bugiardo» quando Biden ha affermato che «anziché far pagare la loro parte ai ricchi» vogliono tagli all’assistenza sociale e al programma sanitario per gli anziani. [...]

joe biden discorso sullo stato dell unione deputati repubblicani al congresso discorso sullo stato dell'unione di joe biden discorso sullo stato dell'unione di joe bidendiscorso sullo stato dell'unione di joe biden discorso sullo stato dell'unione di joe biden discorso sullo stato dell'unione di joe biden bono vox con paul pelosi discorso sullo stato dell'unione di joe biden discorso sullo stato dell'unione di joe biden joe biden discorso sullo stato dell unione joe biden discorso sullo stato dell unione jill biden al congresso joe biden discorso sullo stato dell unione kamala harris kevin mccarthy

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…