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“IL PEGGIORE” POTEVA FARE MOLTO MEGLIO – GLI SPETTACOLI DI BEPPE GRILLO A TEATRO FANNO FLOP: LE PRENOTAZIONI LATITANO E I BIGLIETTI NON SONO PROPRIO A PORTATA DI PERCETTORE DI REDDITO DI CITTADINANZA – AI MARGINI DEL MOVIMENTO 5 STELLE, CON LE BEGHE GIUDIZIARIE DEL FIGLIO CIRO AD AFFOLLARE LA SUA TESTA, BEPPE-MAO PUÒ CONSOLARSI CON I 300MILA EURO ALL’ANNO CHE GLI DÀ CONTE PER FARLO STARE BUONO. E SPERA DI OTTENERE L’8X MILLE FONDANDO LA “CHIESA DELL’ALTROVE…”

BEPPE GRILLO AL TEATRO MANCINELLI DI ORVIETO

1. GRILLO TORNA IN TEATRO E FA FLOP L’ELEVATO ORA È «IL PEGGIORE»

Estratto dell’articolo di Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

Comico, solitario y final. Beppe Grillo, l’Elevato diventato Il Peggiore, ha perso il pubblico. Ai margini nel M5s, deluso dal teatro. Per rendersi conto del declino del fondatore del Movimento basta poco. […]

 

E allora non resta che provare a prenotare un posto per assistere alle prossime date dello show «Io sono il Peggiore», l’atteso ritorno in scena di Grillo dopo l’annullamento, tre anni fa causa pandemia, di Terrapiattista, il suo ultimo tour.

 

Partiamo da Napoli, spettacolo in programma oggi al Teatro Diana. Innanzitutto notiamo che i prezzi non sono proprio accessibili per un percettore-tipo del reddito di cittadinanza. Si parte dai 24 euro in galleria per arrivare ai 33 euro in poltroncina, fino ai 42 euro della platea. Reindirizzati dal Blog di Grillo sul sito della vendita dei ticket, balzano subito all’occhio i posti ancora disponibili. Insomma, non c’è la fila. Anzi, accaparrarsi un biglietto all’ultimo minuto non è per niente difficile. Nel tardo pomeriggio di ieri c’erano 77 sedie vuote in platea, 39 poltroncine disponibili e 55 in galleria.

ROBERTO FICO E PASQUALE TRIDICO ASSISTONO ALLO SPETTACOLO DI BEPPE GRILLO A ORVIETO

 

[…] Lo staff di Grillo è preoccupato. Anche perché il comico puntava molto […] sul suo ritorno a teatro dopo un periodo di silenzio. […] Un leader a mezzo servizio che prova a fare il comico a metà produce teatri semivuoti. 28 febbraio, Teatro Colosseo di Torino, altra città simbolo del grillismo, siamo sempre lontani dal sold out. In poltrona ci sono 127 posti ancora vuoti. Non va meglio in galleria: 214 ticket disponibili. […]

 

A più di un mese di distanza dalla chiusura del Festival più politico della storia della canzone italiana, il fondatore del M5s sarà al Teatro Ariston di Sanremo. Nella cittadina della sua Liguria, in vista della data del 17 marzo, per il Garante si ripropone lo stesso scenario non entusiasmante che abbiamo visto nelle grandi città. Poltronissima numerata a 40 euro, 64 posti liberi. Poltrona numerata a 35 e 30 euro? C’è posto per 201 persone. E per finire 224 biglietti acquistabili in galleria numerata al prezzo di 25 e 22 euro.

 

BEPPE GRILLO E LO SPETTACOLO A ORVIETO

Rimanendo al mese di marzo, va un po’ meglio la data del 20 al Teatro Brancaccio di Roma, la città della politica. La platea è tutta occupata, ma ci sono 109 sedie vuote sulla prima balconata e 256 in seconda balconata. Il peggiore poteva fare di meglio.

 

2. DALLA «CHIESA DELL’ALTROVE» ALLE FRASI SUL FIGLIO GRILLO IN VERSIONE CREPUSCOLARE

Estratto dell’articolo di Claudio Bozza per il “Corriere della Sera”

 

[…] Conte guida sì un partito che veleggia sopra il 15%, ma le chiavi sono di «Beppe». Il garante, a sua volta, ha bisogno che la sua creatura sia in salute, perché dal Movimento riscuote un contratto di circa 300 mila euro annui come consulenza per la comunicazione, che oltretutto scade ad aprile.

 

BEPPE GRILLO E LO SPETTACOLO A ORVIETO

Difficile il momento anche a livello privato: il figlio Ciro è finito alla sbarra con l’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di due ragazze conosciute in Costa Smeralda: «È un processo politico», si è sfogato a Orvieto. Le spese legali sono molto alte e, in caso di condanna, c’è il rischio di risarcimenti colossali. E anche per questo far quadrare il bilancio famigliare per Grillo è ben più complicato di prima. Così, forse per il medesimo motivo, a quasi 75 anni «Beppe» è stato costretto a tornare a lavorare come showman. E la politica, almeno per ora, resta lontana: «Il leader è Conte, il mago di Oz che ha fatto rinascere il Movimento», gli riconosce oggi dopo gli scontri brutali di un paio d’estati fa. In questa fase racconta di volersi dedicare ad altro, come a fondare la Chiesa dell’Altrove; per ottenere l’8 per mille e finanziare, ha spiegato dal palco, progetti di beneficenza.

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