MA QUANTO ROSICA MARIO MONTI PER IL SUCCESSO RACCOLTO DA DRAGHI? - “IL GIORNALE”: “PURE LUI PROFESSORONE, PURE LUI CON SOLIDI STUDI NEGLI STATI UNITI E IMPORTANTI ESPERIENZE POLITICHE NELLE ISTITUZIONI EUROPEE. ANCHE LUI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. PROFILI SIMILI, MA CONTESTI TOTALMENTE DIVERSI. UNO (AL MOMENTO) AMATO, L'ALTRO (DA TEMPO) DETESTATO. SE IL SUO GOVERNO È STATO CONSIDERATO COME UNO DEI PIÙ IMPOPOLARI DI SEMPRE, QUALCHE MOTIVO CI DEVE ESSERE…”

-

Condividi questo articolo


Francesco Maria Del Vigo per “il Giornale”

 

MARIO DRAGHI MARIO MONTI MARIO DRAGHI MARIO MONTI

Mario rosica per Mario. Alla faccia della sobrietà, del Loden e dell' austerità. Di fronte al successo raccolto da Draghi, ancor prima di essersi insediato, Monti si scompone e si scalda, perdendo qualche grado della sua celeberrima freddezza. Da quando l'ex numero uno della Bce è stato convocato al Colle una sorta di quiete e di speranza hanno avvolto l'opinione pubblica.

 

Certo, Salvini è ancora troppo brutto e cattivo perché le educande del Pd possano sedersi tranquillamente al tavolo con lui, la Meloni si mette cautamente di traverso, i Cinque Stelle sono allo sfascio e Giuseppe Conte non è felice di vedersi sostituito e scavalcato nei sondaggi così, in quattro e quattr' otto.

 

il presidente dell eurogruppo juncker a destra in una rara foto con mario draghi e mario monti aspx il presidente dell eurogruppo juncker a destra in una rara foto con mario draghi e mario monti aspx

Ma quello che rosica di più è l' altro Mario. Quello che nessuno, non a caso, ha mai chiamato Supermario. Pure lui economista, pure lui professorone, pure lui con solidi studi negli Stati Uniti e importanti esperienze politiche nelle istituzioni europee. Anche lui presidente del Consiglio. Profili simili, ma contesti totalmente diversi. Uno (al momento) amato, l' altro (da tempo) detestato.

 

Monti fu paracadutato a palazzo Chigi da Giorgio Napolitano per imporre agli italiani una politica di sacrifici e austerità, passata alla storia come un periodo di lacrime e sangue. Non che adesso ci si aspettino sorrisi e tsunami di champagne, ma lui era stato chiamato per tagliare (cosa che, ammettiamolo, ha fatto anche con un certo sadico e malcelato compiacimento) mentre Draghi è stato convocato per gestire, senza sperperare, gli oltre 209 miliardi del Recovery fund. Vedremo cosa combinerà.

MARIO DRAGHI E MARIO MONTI MARIO DRAGHI E MARIO MONTI

 

Ma questa cosa, al professore, proprio non va giù. Parliamoci chiaro: se il suo governo è stato considerato come uno dei più impopolari di sempre, qualche motivo ci deve essere. Gli italiani, e le loro tasche, ne sanno qualcosa. Ma Monti non lo accetta e ieri, ospite a In mezz' ora in più su Raitre, si è tolto un acidissimo macigno dalla scarpa: «Questo non è il momento di fare le puntualizzazioni, ma all' epoca del governo di Mario Monti (prende anche lui le distanze da se stesso?, ndr), la punta di diamante dell' austerità in Europa era proprio la Bce, prima con Trichet e poi con Draghi per un certo periodo».

Draghi, Merkel e Monti Draghi, Merkel e Monti

 

Insomma, signori, se Monti ha dissanguato gli italiani la colpa non è sua, ma di Draghi, dopo quasi un decennio ha avuto il coraggio di vuotare il sacco: il vampiro era l'altro. Non pago, inizia a gufare: «La campana di anestetico, creata dalla Bce, si ridurrà, riemergerà la realtà dei problemi. Penso che si presenteranno dei momenti difficili».

 

Un'uscita poco austera e alquanto menagrama per un ex premier. Anche perché al governo dei professori gli italiani hanno già consegnato la loro pagella nel 2013, quando Scelta Civica, la lista di Monti, si assestò sotto un misero 10 per cento. Tutti bocciati. Lui, da allora, non ha smesso di rosicare.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...