CONTE NON SPETTA AL MINISTRO DELL'INTERNO DECIDERE COME SI SVOLGERA LA CRISI
Ugo Magri per "la Stampa"
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meme sulla crisi di governo conte e mattarella
Che la crisi stesse precipitando, lo si era gia intuito l' altra sera quando Salvini, da Sabaudia, aveva sganciato la sua <
Dopodiche, dimissionario o sfiduciato, il governo giallo-verde uscira di scena e non potra nemmeno indicare a Bruxelles il nome del nostro Commissario Ue. Mattarella avviera consultazioni che si annunciano brevi, in quanto M5S e Lega mai tornerebbero insieme, mentre il Pd si dichiara indisponibile a governi tecnici. A quel punto il capo dello Stato ne prendera atto e sciogliera le Camere fissando nuove elezioni per una domenica che potrebbe essere l'ultima di ottobre. E il nuovo governo? Se ne riparlera a Natale.
IL BIS -CONTE DIMEZZATO
Valerio Valentini per Il Foglio - stralci
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Matteo Salvini, ai suoi uomini, lo ripete da settimane: "Dietro a Conte c' e Mattarella, occhio. Le cose che lui dice sono ispirate dal capo dello stato". E non a caso anche ieri pomeriggio, quando gli eventi stavano ormai precipitando verso l' irrimediabile, la sintonia tra il premier e il presidente della Repubblica e tornata a percepirsi: perche il leader della Lega pretendeva da Conte dimissioni immediate da comunicare a Mattarella, al contrario il premier, che al Colle era gia salito in mattinata, ribadiva la necessita di un passaggio formale alle Camere, da riaprire per l' occasione a inizio della prossima settimana.
E pero, se pure uguale era l' intento di Conte e Mattarella - chiamare, cioe, Salvini allo scoperto: fargli assumere la piena responsabilita della rottura - diversi erano gli scenari immaginati. Perche mentre Conte, nel silenzio di Palazzo Chigi, si adoperava per guadagnare tempo e ponderare la possibilita di un suo nuovo incarico, magari anche con maggioranze diverse, il capo dello stato, nel rispetto della grammatica costituzionale, vedeva nella parlamentarizzazione della crisi il passo necessario verso la formazione di un nuovo governo che porti il paese alle elezioni. Del resto, questo resta un punto fermo, nella dilagante confusione gialloverde: la volonta di Mattarella di affidare a un governo "di transizione" il compito di traghettare la crisi.
NICOLA ZINGARETTI E MATTEO RENZI
A tal punto e solida, la certezza, che si vaglierebbe gia il profilo del possibile nuovo premier: che non sarebbe stato individuato nella figura di Giancarlo Giorgetti (che ieri, mentre circolavano indiscrezioni su un suo mandato esplorativo, era a spasso per i sentieri dell' Alpe Motta, in Valchiavenna), ma in quello di Giovanni Tria.
Uno scenario, questo, che deve spaventare non poco il leader della Lega, se e vero che, mentre chiedeva ai suoi contabili economici di preparare il budget per la campagna elettorale, dall' altra s' informava con chi gli tiene i conti in Parlamento di possibili ribaltoni parlamentari, venendo a sapere che anche cinque o sei dei suoi sarebbero pronti a tradire e a confluire tra i possibili "responsabili".
Il rischio della palude, Salvini, lo avverte: e forse anche per questo nella nota con cui ieri, di fatto, ha sancito la morte del governo gial loverde, ha chiesto tempi rapidi e certi. "An diamo subito in Parlamento per prendere atto che non c' e piu una maggioranza". E insieme alla palude, Salvini teme appunto la nascita di "un governicchio" che non a caso e stato il primo bersaglio della macchina della propaganda di Luca Morisi. Il quale dapprima, quando Salvini e arrivato a Palazzo Chigi per l' incontro decisivo con Conte, ha chiesto ai parlamentari leghisti di stare calmi, di "non allarmarsi", e poi ha sguinzagliato la sua Bestia social ad abbaiare: "Stop governi tecnici". Sintomo di una paura reale, specie perche, in uno scenario del genere, le elezioni nel 2019 sarebbero tutt' altro che scontate, e anzi molto piu probabilmente potrebbero slittare all' estate del 2020.