DAGONEWS
Vi ricordate quel vecchio e facile mondo diviso in due tra USA e URSS, tra Occidente e Oriente, Nato e Varsavia, ecc.? Tutti sappiamo che quel duopolio è morto ormai da un po' e ci eravamo abituati a vedere nuovi attori sulla scena. Ma la Libia è l'esempio più clamoroso di come dal duopolio siamo passati a una gigantesca orgia del potere dove nessuno capisce più chi si è infilato nell'ammucchiata.
Nel 2011, quando fu fatto fuori Gheddafi, gli attori principali erano gli USA di Obama, che secondo l'ex presidente furono ''sfruttati'' da Sarkozy e Cameron con la riluttante complicità dell'Italia. Il tutto per mettere le mani di Total e BP sul petrolio del paese con la scusa delle primavere arabe.
Sappiamo tutti com'è andata a finire, e ora il garbuglio è ancora più folle: Haftar, già vellicato da Macron, è andato a Mosca per firmare una tregua sotto dettatura di Lavrov, il ministro degli esteri russo, che si è comprato l'amicizia del baffo della Cirenaica – noto per essere un generale senza esercito – dopo avergli fornito qualche centinaia di mercenari russi che operano sotto la bandiera del famigerato gruppo Wagner.
Solo che oltre alla Russia e alla Turchia (che invece ha rifornito di armi il suo rivale Al Serraj), Haftar deve fare i conti pure con altri due soggetti: il presidente egiziano Al Sisi (il primo a ''credere'' in lui e a proteggerlo sul piano internazionale) e MBZ, ovvero il principe Mohammed Bin Zayed degli Emirati Arabi Uniti, che ha finanziato i suoi assedi alla Tripolitania.
I due lo avrebbero chiamato mentre era al Cremlino per dissuaderlo dal firmare. Lui, un po' intimorito, ha spiegato che può scherzare con l'Italia ma non con Putin. Al Sisi e MBZ lo avrebbero rassicurato così: contatteremo personalmente lo zar per trovare un accordo.
Anche perché su una cosa vanno molto d'accordo: la Libia non diventerà terra di conquista (solo) di Russia e Turchia. Ognuno ha messo le sue fiches sul tavolo, ora bisogna capire chi mette di più (soldi e/o armi). Capite ora perché Di Maio e Conte, senza più l'America né l'Europa alle spalle, posso fare solo i cicisbei ai vertici internazionali?
LIBIA: LAVROV, NEGOZIATI A MOSCA ERANO CONTRIBUTO A BERLINO
(ANSA) - "Non abbiamo mai preteso che sarebbe stata la riunione finale per risolvere ogni problema". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a proposito dell'incontro a Mosca tra Sarraj e Haftar terminato per ora in una stallo. "Abbiamo promosso questa riunione come contributo alla conferenza di Berlino che si terrà domenica prossima", ha detto Lavrov, osservando che La Russia aveva raccomandato alla Germania di invitare tutte le parti libiche a prenderne parte. Lo riporta la Tass.
LIBIA: DI MAIO, CONFERENZA BERLINO ANCHE GRAZIE A NOI
(ANSA) - "Auspichiamo che la tregua possa reggere sul terreno. Il fatto che Haftar non abbia ancora firmato fa capire quanto la situazione è complessa". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un'informativa al Senato. "Nessun Paese da solo può pensare di risolvere la crisi, l'intera comunità internazionale. Se siamo riusciti a stabilire la data di domenica per la conferenza politica è anche grazie all'incessante lavoro dell'Italia", ha aggiunto ricordando i ringraziamenti della Germania per questo.
AL SERRAJ ERDOGAN al sisi mbz copia