PUTIN FA LO SPLENDIDO COI VACCINI CHE NON HA - GRAZIE A UNA FURBA CAMPAGNA DI PROPAGANDA POLITICA LA RUSSIA STA OFFRENDO LO SPUTNIK A TUTTO IL MONDO, PECCATO PERÒ CHE IN PATRIA GLI INOCULATI SIANO SOLO 6 MILIONI, MENTRE MOSCA È PERSINO COSTRETTA A IMPORTARE DOSI DALL'ESTERO, PER ESEMPIO DALLA COREA DEL SUD - L'UNIONE EUROPEA NON SI FIDA E NON SI FIDANO MANCO I RUSSI: IL 60% DELLA POPOLAZIONE NON VUOLE LA PUNTURINA...

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Fabrizio Dragosei per il "Corriere della Sera"

 

vladimir putin 2 vladimir putin 2

La Russia offre il suo Sputnik V a tutto il mondo e finora lo ha già esportato in parecchi Paesi, dal Venezuela a San Marino. Una campagna di propaganda politica ben orchestrata, sostengono Stati Uniti e diversi critici europei del Cremlino, visto che in patria le persone inoculate sono ancora pochissime e visto anche che per far fronte alle sue necessità Mosca è costretta a importare dosi dall'estero. Proprio così.

 

vladimir putin 1 vladimir putin 1

Lo Sputnik vola verso La Paz e viene offerto all'Unione Europea. Ma poi a Mosca le dosi arrivano, ad esempio, dalla Corea del Sud: «I vaccini sono Sputnik V sviluppati in Russia e prodotti dalla compagnia farmaceutica coreana Hankook Korus Pharm».

 

Altre dosi potranno provenire dall'India con la quale la Russia ha raggiunto importanti accordi di produzione. E anche quelle promesse a decine di Paesi in tutto il globo saranno quasi certamente inserite nelle fiale in stabilimenti esteri. Qualche giorno fa il Fondo russo che si occupa della commercializzazione del siero aveva promesso oltre 310 milioni di dosi.

VLADIMIR PUTIN COL VACCINO SPUTNIK VLADIMIR PUTIN COL VACCINO SPUTNIK

 

Contemporaneamente sono state strette intese di produzione con parecchi Paesi, compresi alcuni europei: Italia, Spagna, Francia, Germania. Il maggior produttore al mondo sarà sicuramente l'India dove sono state siglate intese con la Virchow Biotech (200 milioni di dosi), la Stelis Biopharma (200 milioni) e la Gland Pharma (252 milioni).

 

Dalla Corea del Sud saranno complessivamente sfornate 150 milioni di dosi e 63 milioni arriveranno dalla cinese Shenzhen Yuanxing Gene-tech Co.

 

ursula von der leyen e vladimir putin ursula von der leyen e vladimir putin

Uno dei maggiori problemi dello Sputnik è la mancanza di un via libera da parte dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) che ha iniziato il processo di controllo e revisione ma si sta muovendo con i piedi di piombo (anche troppo, per alcuni).

 

Ma la questione non è solo questa e le preoccupazioni espresse anche dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen appaiono più che giustificate: «Ci chiediamo come mai la Russia stia offrendo teoricamente milioni e milioni di dosi mentre non fa sufficienti progressi nel vaccinare la sua popolazione».

vladimir putin vladimir putin

 

Effettivamente in patria le cose continuano ad andare a rilento, nonostante i ricorrenti annunci trionfalistici delle autorità. Vladimir Putin, che è stato immunizzato solo pochi giorni fa, ha fatto sapere che 4,3 milioni di persone hanno ricevuto entrambe le dosi (6,3 se si considera solo la prima iniezione). Numeri assai bassi visto che la popolazione russa è di 146 milioni e gli adulti (i vaccinabili) sono 110 milioni.

 

I piani sono di coinvolgere 68 milioni di persone entro luglio o agosto. Ma forse anche prima «se la produzione aumenterà e la campagna proseguirà», ha detto la vicepremier Tatiana Golokova. Ai ritmi attuali, sarà assai difficile.

 

joe biden e vladimir putin nel 2011 joe biden e vladimir putin nel 2011

La Commissione europea, secondo quanto ha affermato Draghi, avrebbe accertato che al massimo i vari stabilimenti in patria e all'estero possono produrre 55 milioni di dosi dello Sputnik. Decisamente troppo poche. In Russia la gente non si fida molto, e questo è stato rilevato anche da sondaggi indipendenti: quasi il 60 per cento degli interpellati ha detto di non avere intenzione di ricorrere al vaccino.

 

vaccino sputnik vaccino sputnik

Tra l'altro, il Paese è totalmente «aperto» (tutto funziona, mascherine solo sui trasporti e nei negozi) e la gente non ha la sensazione del pericolo, nonostante i dati poco rassicuranti. Quasi novemila casi al giorno, con 300 morti e un totale di quattro milioni e mezzo di infettati con oltre duecentomila decessi. Tutti i dati relativi a produzione, distribuzione, export, eccetera appaiono coperti dal più stretto riserbo, per non dire vero e proprio segreto di Stato.

 

il vaccino russo il vaccino russo

Due volte il Corriere ha chiesto cifre precise al Fondo e in entrambi i casi non ha ricevuto alcuna risposta. In base a quanto ha ricostruito il New York Times, lo Sputnik viene prodotto in sette aziende private che agiscono su licenza. Ma sarebbero scarsamente incentivate a incrementare il lavoro visto che vengono pagate molto poco (addirittura al di sotto dei costi, secondo una fonte).

 

sputnik sputnik

Poi hanno seri problemi tecnologici. «Sfortunatamente la Russia non produce affatto macchinari biotech e quindi dobbiamo aspettare che arrivino pezzi dall'estero», ha dichiarato un consulente delle società farmaceutiche private. E questo, al di là degli effetti propagandistici degli accordi, è probabilmente uno dei motivi per i quali il Fondo russo sta spingendo tanto per raggiungere intese di produzione all'estero. Lì le aziende hanno il know-how e i meccanismi per mettere veramente in orbita lo Sputnik.

 

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