beppe sala giuseppe conte

SALA SCARICA CONTE: “NESSUNA INTESA CON IL MOVIMENTO 5 STELLE AL PRIMO TURNO” – IL SINDACO DI MILANO NON SI FA ABBINDOLARE DALLA LETTERA-PIPPONE DELL’AVVOCATO DI PADRE PIO AL “CORRIERE”: “UN ACCORDO A 50 GIORNI DAL VOTO E DOPO CINQUE ANNI IN CUI NOI ERAVAMO MAGGIORANZA E LORO OPPOSIZIONE, ANCHE DURA, SAREBBE VISTO COME UN'OPERAZIONE DI PALAZZO, UN'ALCHIMIA ELETTORALE. GLI ACCORDI POLITICI DI LARGO RESPIRO NON POSSONO ESSERE FATTI SOLO SULLA BASE DELLE POSSIBILI CONVENIENZE DEL MOMENTO…”

 

 

giuseppe conte beppe sala

LETTERA-PIPPONE DI PEPPINIELLO AL “CORRIERE” CON SUPER CAZZATA. SCRIVE: ‘’RENDERE MILANO AUTOSUFFICIENTE, A LIVELLO ALIMENTARE, PER IL 2050, DANDO PRIORITÀ A QUEI DUECENTOMILA BAMBINI CHE VIVONO IN POVERTÀ NELLA METROPOLI” – PECCATO PER IL NOVELLO LEADER DEI 5STELLE CHE L’ISTAT ABBIA REGISTRATO NEL 2020 UN TOTALE DI 176.683 PUPI MENEGHINI (0-14) – ‘’IL SUO LUOGOTENENTE BUFFAGNI PROVA A METTERE UNA PEZZA PARLANDO DI ERRORE DI BATTITURA DEL GIORNALE, SALVO POI SCOPRIRE CHE ANCHE LUI AD APRILE AVEVA CITATO LA STESSA CIFRA DEI 200MILA. FORSE È UN OBIETTIVO DEL M5S: AVERE PIÙ POVERI A MILANO PER POTER DIRE CHE LA SOLUZIONE È IL REDDITO DI CITTADINANZA"

beppe sala

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/conte-non-misura-duomo-ndash-lettera-pippone-peppiniello-279611.htm

 

 

SALA "AL PRIMO TURNO NIENTE INTESA CON IL M5S BERNARDO INSULTA MILANO"

Estratto dell’articolo di Alessia Gallione per “la Repubblica”

 

Alla fine, Beppe Sala ha detto no: l'alleanza al primo turno con M5S non verrà siglata. «Un accordo a 50 giorni dal voto e dopo cinque anni in cui noi eravamo maggioranza e loro opposizione, anche dura, sarebbe visto come un'operazione di palazzo, un'alchimia elettorale. Gli accordi politici di largo respiro non possono essere fatti solo sulla base delle possibili convenienze del momento», dice il sindaco di Milano.

LA LETTERA DI GIUSEPPE CONTE AL CORRIERE DELLA SERA

 

Che, però, non chiude la porta al dialogo (futuro) con il Movimento guidato da Giuseppe Conte. Strada sbarrata invece a chi, come il suo avversario di centrodestra Luca Bernardo, dice di non fare distinzioni tra fascisti e antifascisti: «Un insulto alla Milano città medaglia d'oro della Resistenza».

 

Sindaco, nella sua scelta di non correre insieme a M5S ha pesato di più la contrarietà di pezzi della sua coalizione come i Riformisti - Azione, Italia Viva, civici - unita alle perplessità del Pd milanese o la distanza di visione sulla città?

SALA CONTE 1

«Ascolto sempre tutti, ma poi ragiono con la mia testa. Ha influito il confronto tra la mia visione politica e ciò che esprime attualmente il M5S».

 

Eppure il pressing c'è stato. Lo stesso Conte con un intervento sul Corriere della Sera ha ammesso gli errori fatti in passato al Nord e ha rilanciato una sorta di programma senza mai citare, a queste latitudini, il reddito di cittadinanza.

ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE BY OSHO

«Le parole di Conte sono apprezzabili. Trovo spunti di convergenza sulla centralità della sostenibilità ambientale e del supporto al mondo del lavoro, a partire dalle piccole e medie imprese. Su queste basi possiamo immaginare di lavorare insieme nella prossima consiliatura. Oggi però è più corretto, come ripeto da mesi, che le due proposte di città si presentino in autonomia. E che i milanesi scelgano liberamente a quali idee e a quale classe dirigente affidare i prossimi cinque anni».

 

 

(…)

MEME DI LUCA BERNARDO CON PISTOLA

Al suo avversario Bernardo, che dice di non distinguere tra fascisti e antifascisti, replica che chi non lo fa non è degno di guidare Milano.

«Finora non ho risposto praticamente mai a Bernardo. Dalla destra milanese non è ancora emersa un'idea complessiva di città. La nostra è chiara: sostenibilità ambientale, lavoro, equità, trasporto pubblico di qualità, vocazione internazionale, città in 15 minuti. La loro? Ma c'è un limite che non può essere sorpassato: una frase come la sua è inammissibile in qualunque altro Paese democratico. A Milano, città Medaglia d'oro della Resistenza, è un insulto ai nostri valori».

 

(…)

 

ARTICOLO INTEGRALE:

SALA CONTE

https://www.repubblica.it/politica/2021/08/15/news/sala_milano_m5s_bernardo-314039925/

BEPPE SALA E GIUSEPPE CONTE CON LA PALA

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)